Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Prossimamente Samsung potrebbe rendere disponibile sul mercato un nuovo smartwatch.

A differenza di quanto proposto sino ad ora dall’azienda sudcoreana si tratterebbe però di un orologio smart caratterizzato da un display rotondo e dunque molto simile a quello che Motorola ha scelto di integrare nel suo Moto 360.

A render nota la cosa è stato il sito web MobileGeeks che ha da poco scoperto l’esistenza di tre nuovi brevetti depositati da Samsung.

Lenovo potrebbe lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass

Lenovo potrebbe lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass

Lenovo potrebbe lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass

I Google Glass sono senza alcun dubbio uno tra i device tech più chiacchierati ed attesi dall’utenza. Cosciente di ciò e desiderosa di non lasciarsi sfuggire la grossa fetta di interessati agli indossabili anche Lenovo, a quanto pare, potrebbe lanciare un paio di occhiali per la realtà aumentata.

Una domanda di brevetto recentemente depositata suggerisce infatti le future intenzioni del gruppo cinese quali, appunto, quelle di lanciare un dispositivo rivale dei Google Glass.

La proprietà intellettuale depositata dall’azienda presso l’USPTO descrive infatti un dispositivo elettronico e un metodo di cattura del suono che risulta esteticamente molto simile agli occhiali di Big G e che proprio per tale ragione può essere identificato con il nome fittizio di Lenovo Glass.

Microsoft, un brevetto svela il suo possibile primo smartwatch

Microsoft, un brevetto svela il suo possibile primo smartwatch

Microsoft, un brevetto svela il suo possibile primo smartwatch

Quella dei dispositivi indossabili, lo abbiamo ripetuto più e più volte, sembra essere la nuova frontiera del mondo tech. Sono infatti sempre di più i grandi nomi del panorama dell’IT che si stanno dando da fare per lanciare sul mercato le proprie innovazioni in tal senso, smarwatch in primis.

Anche Microsoft pare essere particolarmente interessata alla cosa ed il brevetto che è emerso nel corso degli ultimi giorni ne è senza alcun dubbio un’evidente dimostrazione.

Una domanda di brevetto con cui viene descritto un dispositivo in grado di fare da orologio, da centro notifiche e tracker fitness per il monitoraggio della salute dell’utente ha infatti svelato i piani di Microsoft per entrare nel mondo dei dispositivi indossabili. Trattasi dunque di uno smartwatch avente funzioni molto simili al chiacchieratissimo iWatch.

Google vuole trasformare le conversazioni tra utenti in fumetti

Google vuole trasformare le conversazioni tra utenti in fumetti

Google vuole trasformare le conversazioni tra utenti in fumetti

Probabilmente spinto dal gran successo di Bitstrips, l’app che consente di creare fumetti personalizzati, il colosso di Mountain View si è assicurato una proprietà intellettuale, la prima depositata in questo 2014 da poco iniziato, relativa, appunto, alla tecnologia necessaria per trasformare le conversazioni in fumetti.

Nel brevetto di Google viene infatti descritto un nuovo, simpatico e più espressivo modo di comunicare. Due utenti scambiano alcuni messaggi in forma privata, il sistema ne estrae una parte e genera in modo automatico una striscia di fumetti con annessa rappresentazione grafica dei protagonisti. La striscia ottenuta può poi essere condivisa sui social network, ad esempio Facebook, Twitter e soprattutto Google+, ed inviata ad altre eventuali persone tramite messaggio di posta elettronica. È anche possibile che queste strisce di fumetti possano essere modificate da terzi, ma solo a discrezione dell’autore.

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Della compatibilità dei Google Glass con i ben più tradizionali e diffusi occhiali da vista se ne era già iniziato a parlare qualche mese fa quando, appunto, big G pubblicò un apposito post sul suo social network confermando l’intenzione di rendere i propri occhiali per la realtà aumentata accessibili a tutti, nessuno escluso (o quasi).

Ora, a distanza di settimane, la questione è tornata a galla ma questa volta ad attirare l’attenzione non è un aggiornamento di stato pubblicato su Google+ bensì la scoperta di una nuova proprietà intellettuale.

Si tratta di un brevetto di Google che conferma una soluzione per occhiali da vista che fornirà ai consumatori una maggiore possibilità di usare il dispositivo per la realtà aumentata sfruttando la montatura preferita.

La soluzione, nel dettaglio, dovrebbe risultare comprensiva di un modulo accoppiato ad una struttura indossabile che si andrebbe ad adattare agli occhiali da vista.

Google lancia OPN Pledge, brevetti liberi a favore dell’open source

Google OPN Pledge

Considerando il gran numero di device mobile e di piattaforme ad hoc che nel corso degli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa sul mercato anche il numero di cause legali inerenti brevetti e proprietà intellettuali è stato soggetto ad una vera e propria impennata.

Basti pensare, ad esempio, alla continua patent war tra Apple e Samsung combattuta da ambo le parti nel tentativo di impedire all’avversario di commercializzare questo o quell’altro device nei territori coinvolti.

Nel tentativo di mettere un punto alla faccenda Google ha quindi deciso di dare il via all’iniziativa Open Patent Non-Assertion Pledge, in breve OPN Pledge, mediante cui mettere a disposizione di sviluppatori e produttori tutta una serie di brevetti che potranno essere sfruttati liberamente per realizzare progetti open source.

In Google crediamo che un sistema open sia vincente. I software open source sono stati alla base di molte innovazioni nel cloud computing, nel Web mobile e, in generale, per Internet. Nonostante le piattaforme open si siano viste costrette ad affrontare sempre più attacchi sul fronte dei brevetti, forzando le aziende a difendersi attraverso l’acquisizione di nuove proprietà intellettuali, continuiamo il nostro impegno per costruire una Rete aperta, una che sappia proteggere la reale innovazione, offrendo ottimi prodotti e servizi.

Samsung guerra brevetti Ericsson

Samsung vuole bloccare le vendite di alcuni prodotti Ericsson negli Stati Uniti

Samsung guerra brevetti Ericsson

A Natale, è risaputo, tutti dovrebbero essere più buoni ma a quanto pare neanche l’arrivo delle tanto attese festività invernali è riuscito a rabbonire le grandi aziende appartenenti al mondo dell’IT ed impegnate nelle oramai incessanti battaglie a suon di brevetti.

Nel corso delle ultime ore, infatti, gli avvocati di Samsung hanno chiesto ai vertici della U.S. International Trade Commission o, per dirla in breve, ITC di ordinare il blocco delle vendite dei prodotti di Ericsson sul mercato a stelle e strisce.

Da notare che Ericsson, dopo circa due anni di negoziazione, aveva deciso di denunciare Samsung per violazione di ben 7 brevetti considerati essenziali nello sviluppo di un mercato di massa legato all’industria delle comunicazioni e, nello specifico, quelli facenti riferimento ad alcune tecnologie standard relative alle connessioni wireless, ai network LTE, alle frequenze radio e al trasferimento dei dati.

Microsoft voleva acquisire Nokia

Nokia, siglato accordo sui brevetti con RIM

Nokia vittoria brevetti RIM

La vicenda giudiziaria tra Nokia e RIM incentrata sulla volontà della prima di proteggere le innovazioni e la proprietà intellettuale ed in corso già da diversi mesi a questa parte può dirsi finalmente conclusa: la finlandese, infatti, ha chiuso con una piena vittoria la propria battaglia legale contro Research In Motion e, in tal modo, gli sono stati pienamente riconosciuti sia l’integrità sia il valore del proprio portfolio di brevetti.

La notizia, annunciata mediante un apposito comunicato, è stata diffusa proprio nel corso delle ultime ore per mano di Nokia stessa.

Nel comunicato non viene fatto riferimento ad alcun dettaglio importante ma è comunque possibile intuire chiaramente la vittoria di Nokia.

Nel comunicato si legge infatti che Nokia ha siglato un nuovo accordo di licenza sui brevetti con Research In Motion che porta a chiudere ogni vertenza pendente sui brevetti tra le due compagnie e cancella ogni azione legale per quanto concerne il territorio statunitense ma anche il Regno Unito ed il Canada.

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Europa, Samsung ritira l’attacco ad Apple

Apple Samsung tregua brevetti

I continui scontri tra Apple e Samsung che oramai da tempo immemore si susseguono a colpi di violazioni brevettuali sembrano essersi attenuati nel corso delle ultime ore durante le quali, stando a quanto riportato da The Verge, la sudcoreana ha ritirato la richiesta di ingiunzione verso i device della mela morsicata accusati, appunto, di violare proprietà intellettuali standard essenziali per quanto concerne Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Paesi Bassi.

Le azioni legali in questione fanno riferimento, nello specifico, ai sistemi irrinunciabili per il normale funzionamento di smartphone e tablet dei quali ora Samsung si dice pronta a una concessione in giusta licenza.

Un portavoce della sudcoreana ha infatti dichiarato: “Samsung rimane impegnata nel concedere in licenza le proprie tecnologie a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Crediamo fermamente che sia meglio che le aziende competano lealmente sul mercato, piuttosto che in tribunale. In quest’ottica abbiamo deciso di ritirare le richieste di ingiunzione nei confronti di Apple per i nostri brevetti standard nelle corti europee, nell’interesse di tutelare la scelta dei consumatori“.

Microsoft, SurfCast rivendica la violazione del brevetto delle Live Tiles

Windows 8 violazione brevetto Live Tiles

A soli tre giorni dal lancio sul mercato, Windows 8, il nuovo sistema operativo di casa Redmond, ha venduto ben 4 milioni di copie ma a frenare l’entusiasmo di Microsoft, almeno in parte, ci ha pensato SurfCast, una piccola società dell’Oregon specializzata nelle attività di desgin nell’ambito dei sistemi operativi che ha accusato il gran colosso dell’IT di violazione di brevetto nella feature Live Tiles.

Microsoft, quindi, è stata accusa di aver violato il brevetto di SurfCast facente riferimento alle oramai ben conosciute piastrelle animate che compongono gli schermi dei nuovissimi sistemi operativi, sia per desktop sia per mobile, di Microsoft.

Nel dettaglio, i vertici di SurfCast si sono rivolti ad una corte distrettuale del Maine denunciando, appunto, l’utilizzo indebito del brevetto numero 6,724,403 e facente riferimento ad un “metodo computerizzato per la presentazione delle informazioni da una varietà di fonti sullo schermo di un dispositivo”.

La richiesta di brevetto è stata inoltrata da SurfCast nel 2000 e l’azienda, a quanto pare, ha ottenuto i diritti di sfruttamento ad aprile del 2004.

Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Samsung Galaxy Nexus, annullato il divieto di vendita negli USA

Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Il Samsung Galaxy Nexus, lo smartphone nato, appunto, dalla collaborazione tra Google e la sudcoreana, può continuare ad essere commercializzato senza problemi anche in terra a stelle e strisce dove aveva rischiato il blocco delle vendite per mano di Apple.

Tempo fa, infatti, Apple aveva domandato il blocco delle vendite del Galaxy Nexus sulla base del brevetto siglato come 8.086.604, quello facente riferimento alla ricerca universale unificata, lamentando possibili vendite mancate.

La corte locale della California aveva quindi concesso su richiesta di Apple l’ingiunzione preliminare del device nato dalla collaborazione tra Google e Samsung.

Nel corso delle ultime ore, però, la corte federale d’appello USA ha ribaltato la sentenza preliminare.

Apple, l'iPhone registrerà video da 120 fps

Samsung si scaglia contro Apple, l’iPhone 5 infrange 8 brevetti

iPhone 5 violazione brevetti Samsung

L’iPhone 5 è stato presentato soltanto da pochissimo ma Samsung ha già messo nel mirino il nuovo device di casa Apple depositando una mozione per aggiungere lo smartphone in una causa presso la corte californiana di San Josè il cui dibattimento dovrebbe avere luogo nel 2014.

Si aggiunge quindi un ulteriore e nuovo tassello alla patent war oramai in corso da diverso, troppo tempo a questa parte poiché ad essere finiti nell’occhio del ciclone sono, ancora una volta, i brevetti.

Nello specifico, Samsung ha ottenuto un iPhone 5 proprio il giorno del debutto dopodichè ha dato il via alle indagini sul nuovo melafonino che hanno permesso alla sudcoreana di individuare l’infrazione di 2 brevetti wireless UMTS e 6 facenti riferimento ad ulteriori funzioni e già impiegati in passato come arma contro i precedenti modelli dell’iDevice.

RIM BlackBerry violazione brevettuale

RIM, multa da 147 milioni di dollari per violazione brevettuale

RIM BlackBerry violazione brevettuale

Che RIM non stia attraversando un buon periodo è oramai cosa nota a tutti ed a testimonianza di ciò vi è il sempre più incalzante crollo delle vendite dei BlackBerry.

Tuttavia, come se non bastasse, il colosso canadese si ritrova ora a dover fare i conti con una multa, abbastanza salata, che dovrà provvedere a pagare in quanto incolpata di violazione brevettuale.

RIM, infatti, ha perso una causa legale nei confronti di Mformation Technologies, una piccola società del New Jersey specializzata in soluzioni per la gestione dei device mobile, per violazione brevettuale ed ora dovrà quindi pagare una multa da ben 147,2 milioni di dollari.

A sentenziare il tutto è stata la corte federale di San Francisco che dopo un’accurata valutazione della documentazione presentata da entrambe le parti coinvolte ha stabilito che il software di RIM che girà su device BlackBery e che, per essere più precisi, permette di gestire i dispositivi da remoto, va a violare quelle che sono le proprietà intellettuali della Mformation Technologies.