Foto che mostra i Google Glass ed il loro packaging

Google Glass, prossimamente sarà possibile inviare denaro con Wallet

Google Glass, prossimamente sarà possibile inviare denaro con Wallet

Prossimamente tutti i fortunati utilizzatori dei Google Glass potrebbero avere la possibilità di inviare del denaro ai propri contatti mediante il servizio Google Wallet e direttamente dai tanto chiacchierati occhiali semplicemente utilizzando la propria voce.

Basterà quindi pronunciare “Ok Glass, invia denaro” per avviare la procedura di trasferimento del denaro che potrà poi essere portata a termine con un semplice e rapido swipe attraverso l’interfaccia studiata da Google stessa per il suo dispositivo indossabile.

A render nota la notizia è stato in primis il sito web TechCrunch che ha fatto sapere di aver ricevuto l’informazione da una fonte anonima molto vicina ai piani alti dell’azienda.

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Google Glass, le componenti hardware costano meno di 80 dollari

Google Glass, le componenti hardware costano meno di 80 dollari

Allo stato attuale delle cose i Google Glass possono essere acquistati soltanto dagli sviluppatori interessati al prezzo di 1500 dollari. La cifra richiesta è dunque tutt’altro che modica ma la reale spesa effettuata da Google per produrre i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata pare invece sia inferiore agli 80 dollari.

È proprio questo quel che salta fuori da un recente teardown eseguito su un’unità di Google Glass e condiviso da TechInsights che gestisce il portale Teardown.com.

Dal teardown si apprende infatti che le componenti hardware che costituiscono i Google Glass hanno un costo totale di 79,78 dollari, circa il 5% del prezzo attualmente imposto per il dispositivo. Il margine di guadagno per ogni unità di Google Glass distribuita sarebbe dunque enorme.

Google Glass, ora è possibile tenere d’occhio SMS da iPhone e Calendar

Google Glass, ora è possibile tenere d'occhio SMS da iPhone e Calendar

Dopo il major update dei giorni scorsi che ha portato Android 4.4 KitKat sui Google Glass il colosso delle ricerche in rete si è detto pronto al rilascio di un nuovo aggiornamento per i suoi chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata. Tale aggiornamento va ad introdurre due interessanti ed utili novità: il supporto agli SMS ricevuti su un iPhone e il servizio Calendar.

Con il supporto agli SMS ricevuti su iPhone viene offerta la possibilità di ricevere direttamente sugli occhiali le notifiche degli SMS ricevuti da iDevice anche se, è il caso di sottolinearlo, con qualche limitazione. Infatti, così come specificato da Google stessa mediante un apposito post pubblicato sul suo social network, a causa di alcune limitazioni con iOS sarà unicamente possibile leggere gli SMS e non rispondere. Per poter rispondere ai messaggi ricevuti sarà quindi necessario utilizzare direttamente l’iPhone. Non è tuttavia da escludere che in futuro la situazione possa cambiare (in meglio) considerando il fatto che i Google Glass supportano già da tempo gli SMS da smartphone Android e che è soltanto questo quello che può essere considerato come il primo vero passo verso una maggiore integrazione tra gli occhiali di Big G e iOS.

Google Glass: ora è possibile provarli prima dell'acquisto

Google Glass: ora è possibile provarli prima dell’acquisto

Google Glass: ora è possibile provarli prima dell'acquisto

Google ha deciso che prima di acquistare i suoi occhiali per la realtà aumentata agli utenti interessati deve essere concessa la possibilità di sperimentarne quelle che sono le fattezze. Stando infatti a quanto emerso in rete nel corso degli ultimi giorni sembra proprio che Big G stia permettendo ai potenziali acquirenti dei Google Glass di provare il dispositivo prima di finalizzarne l’acquisto effetuandone l’esborso economico richiesto pari alla “modica” cifra di 1500 dollari.

A render nota la buona nuova è stato un utente di Reddit che ha provveduto a pubblicare uno screenshot dell’email inviatagli da Google per informarlo della nuova iniziativa e del materiale in tal modo ricevuto.

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

In più occasioni si è parlato dell’aiuto concreto che i Google Glass possono offrire qualora impigati a scopo professionale. Esempio emblematico di ciò sono senza alcun dubbio l’utilizzo che la polizia di New York, le hostess della Virigin Atlantic ed i Vigili del Fuoco ne hanno fatto.

Gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete sono però stati sfruttati anche in ambito ospedaliero. Oltreoceano, infatti, dopo il loro primo ingresso in sala operatoria avvenuto a giungo del 2013 i Google Glass sono stati sfruttati anche quest’anno per un intervento chirurgico. Il medesimo percorso è stato recentemente intrapreso anche in Italia, per la prima volta in assoluto.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato diramato l’annuncio che l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, sarà il primo centro ospedaliero in Italia a fare uso dei Google Glass.

Google Glass: in vendita per un solo giorno, è sold out

Google Glass: in vendita per un solo giorno, è sold out

Per la prima volta in assoluto e nella sola giornata del 15 aprile Google ha messo in vendita i Google Glass permettendo quindi a tutti (tutti gli abitanti degli Stati Uniti, per essere precisi!) di acquistarne un’unità.

A quanto pare le vendite sono andate molto bene, anzi benissimo al punto tale da aver fatto registrare il sold out!

Per il momento il team di Big G non ha ancora condiviso numeri precisi riguardo quante unità di occhiali per la realtà aumentata siano state vendute ma stando a quanto comunicato il modello bianco dei Google Glass, quello identificato con il nome di Cotton White, è andato letteralmente a ruba. Su Google+ il team di Google Glass scrive infatti “Wow, che mattinata! Siamo felici di vedere così tante facce nuove (e montature) nel programma Explorer” aggiungendo inoltre “solo un rapido aggiornamento: abbiamo esaurito la versione bianca Cotton, quindi le cose si stanno muovendo molto rapidamente“.

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Google Glass, secondo caso di aggressione per gli occhiali di Big G

Google Glass, secondo caso di aggressione per gli occhiali di Big G

Nel corso delle ultime ore a San Francisco ha avuto luogo un nuovo episodio di aggressione a causa dei Google Glass.

Il giornalista di Business Insider Kyle Russel è stato intatti attaccato da una donna mentre camminava tra le strade della città ed è stato derubato intenzionalmente dell’oramai celebre dispositivo di Mountain View in seguito distrutto e reso inutilizzabile.

Il giornalista racconta che stava camminando con un amico nel Mission District di San Francisco quando una donna gli si è avventata contro urlando “Glass!” e nel giro di pochi secondi è riuscita a strappargli via dal viso il dispositivo. Dopo aver privato il giornalista dei Google Glass la donna è scappata poi a gambe levate provvedendo, al contempo, a distruggere il dispositivo e a lasciarlo per terra.

Foto che mostra i Google Glass in primo piano

I Google Glass saranno in vendita il 15 aprile

I Google Glass saranno in vendita il 15 aprile

Dopo tanto chiacchiericcio e dopo tanta attesa i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete, sono finalmente pronti a fare il loro debutto sul mercato. Il 15 aprile oramai alle porte i Google Glass, infatti, non saranno più ad appannaggio di pochi eletti ma “chiunque” potrà averne un paio.

L’iniziativa è stata annunciata da Google stessa mediante la pubblicazione di un post ad hoc su Google+.

Ogni giorno riceviamo richieste da coloro i quali non hanno ancora trovato un modo per entrare nel programma Explorer, e noi vogliamo anche il loro feedback. Ecco perché il prossimo martedì, 15 aprile, proveremo il nostro ultimo e più grande esperimento di espansione del programma Explorer mai fatto fino a oggi. Permetteremo a chiunque negli Stati Uniti di diventare un Explorer con l’acquisto dei Glass.

Google Glass soluzione dentisti

Google vuole la registrazione del marchio Glass

Google vuole la registrazione del marchio Glass

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, in un futuro non molto lontano potrebbero chiamarsi semplicemente Glass. Il colosso di mountain View ha infatti intenzione di commercializzare i suoi occhiali chiamandoli nel modo più sintetico e conciso possibile ed a dimostrazione di ciò vi è la domanda di registrazione del marchio inoltrata lo scorso anno all’USPTO.

Per il momento, è però opportuno sottolinearlo, la domanda non è stata ancora accettata. L’ufficio che si occupa anche della gestione dei brevetti e delle proprietà intellettuali ha infatti chiesto a Big G ulteriori chiarimenti ponendo due obiezioni: una riguardante l’impegno di un termine già utilizzato da altre società quale, appunto, “glass” con il rischio di creare confusione nei consumatori e l’altra facente riferimento al fatto che non è possibile ottenere come trademark un termine generico.

Google Glass: ora è possibile provarli prima dell'acquisto

Marc Newson: i Google Glass fanno sembrare un idiota chi li indossa

Marc Newson: i Google Glass fanno sembrare un idiota chi li indossa

A quanto pare a Marc Newson, uno dei designer industriali più rinomati al mondo, i Google Glass non piacciono affatto o almeno questo è quel che se ne deduce da una recente intervista concessa dallo stesso a Dezeen durante la quale ha appunto affermato che gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete fanno sembrare un idiota chi li indossa.

Mar Newson ha infatti dichiarato che “La tecnologia indossabile è certamente il futuro, non c’è dubbio su questo. Se sia proprio il caso di metterla su un paio di occhiali, non ne sono sicuro. C’è un rischio reale che sembri un po’ idiota. Quello che Google ha fatto finora, non morirei per indossarli. Penso che sembri davvero abbastanza stupido” aggiungendo inoltre “È un po’ come quella meravigliosa invenzione chiamata Segway: è un fantastico pezzo di tecnologia ma sembri davvero un pirla quando vai in giro su uno di questi“.

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, Big G non vuole leggi che ne vietano l’uso al volante

Google Glass, Big G non vuole leggi che ne vietano l'uso al volante

Per quanto utili ed intriganti possano essere i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, non sono ben visti alla guida, che si tratti di auto, moto o di un altro mezzo di trasporto poco importa, poiché, a detta di molti, potrebbero essere fonte di distrazione portando, di conseguenza, al verificarsi di incidenti stradali.

Stando a quanto riportato da Reuters pare però che Google si stia dando particolarmente da fare affinché i suoi occhiali per la realtà aumentata possano essere utilizzati anche alla guida di una vettura.

Sembra infatti che Big G stia pressando i politici di almeno tre Stati americani per assicurarsi che la proposta di legge che vorrebbe del tutto vietare i suoi occhiali per la realtà aumentata venga bloccata prima che il dispositivo faccia la sua comparsa sul mercato.

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di big G

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di Big G

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di big G

I Google Glass, è oramai cosa certa, una volta giunti sul mercato risulteranno senz’altro molto utili in svariati campi e per lo svolgimento di più e più attività ma… non saranno tutte rose e fiori o almeno questo è quello che lascia intuire la vicenda verificatasi nelle scorse ore in terra a stelle e strisce.

Sara Slocum, una donna di San Francisco, ha infatti dichiarato di essere stata aggredita e derubata da alcuni uomini per aver indossato all’interno di un bar i Google Glass.

Sara ha raccontato, ai giornali locali e mediante un post condiviso su Facebook nelle scorse ore, di trovarsi nel bar Molotov’s nella Haight Street e di essere impegnata a spiegare agli astanti il funzionamento del dispositivo quando qualcuno le strappato gli occhiali per la realtà aumentata di Big G dal viso insieme alla borsetta e allo smartphone.

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass, abbiamo avuto modo di vederlo in più occasioni, sono un dispositivo che per le sue caratteristiche può rivelarsi particolarmente utile in una gran varietà di circostanze, sia per mero diletto sia per scopi professionali.

A tal proposito, alle varie esperienze d’uso già segnalate nelle scorse settimane qui su Geekissimo va ora a sommarsi un’ulteriore ed interessante dimostrazione di come gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete possono rivelarsi utili per lo svolgimento di specifiche attività in ambito ospedaliero. A testimoniarlo è l’operazione portata a termine da due medici dell’Indiana University Health Methodist Hospital.

Durante una ricostruzione della parete addominale il dott. Paul Szotek ed il dott. Jeff Browne hanno utilizzato i Google Glass per consultare le lastre e l’esito delle risonanze magnetiche del paziente. Grazie agli occhiali per la realtà aumentata di Google i due medici hanno quindi potuto effettuare l’operazione in questione senza bisogno di spostare la loro attenzione dal tavolo operatorio e senza dover necessariamente interrompere il procedimento chirurgico.

Foto che mostra i Google Glass in primo piano

Google Glass, l’utilizzo prolungato può provocare forti mal di testa

Google Glass, l'utilizzo prolungato può provocare forti mal di testa

Chris Barrett è il filmaker salito agli onori della cronaca per aver filmato l’arresto di alcuni ragazzi con i Google Glass nonchè colui il quale ha parlato degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete come uno strumento di notevole importanza per il giornalismo partecipativo decantandone caratteristiche e potenzialità in tal senso.

Barrett è però anche colui che prima di ogni altro ha puntato il dito contro i Google Glass accusando il dispositivo tech di big G di essere la causa dei suoi mal di testa.

Intervenuto sulle pagine di CNET Barrett ha infatti spiegato come e perché i Google Glass sarebbero l’origine delle sue emicranie.