Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft: sotto accusa per corruzione, coinvolta anche l’Italia

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

La notizia è stata data in primis dal Wall Street Journal e poi ha iniziato ad essere diffusa a tutta forza dai media nelle ore successive: le autorità federali a stelle e strisce, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) con la Securities and Exchange Commission (SEC), hanno cominciato ad indagare su possibili tangenti pagate da Microsoft a funzionari governativi stranieri in cambio della sottoscrizione di contratti software.

Tra i paesi al centro dei casi di corruzione vi sarebbero, sempre attenendosi a quanto riportato dal WSJ, Italia, Romania e Cina.

Nel caso specifico dell’Italia viaggi e regali sarebbero stati il mezzo principale sfruttato da Microsoft per ottenere facilmente gli appalti governativi.

Per il momento non sono stai fatti nomi e neppure ipotesi ma le accuse riguardano direttamente l’estensione nazionale del gruppo.

Non risultano disponibili neppure date esatte ragion per cui non è ancora chiaro se la vicenda in questione faccia riferimento al periodo in cui alla guida di Microsoft Italia c’era Pietro Scott Jovane o, in tempi più recenti, a Carlo Purassanta.

Hacker: è in Romania la capitale mondiale delle truffe via internet

Hacker Romania

Dove si trova la capitale mondiale degli hacker? A dare la risposta ci ha pensato il quotidiano francese Le Monde: a Ramnicu Valcea, nella zona centro-meridionale della Romania, ai piedi dei Carpazi, che, già da diverso tempo a questa parte, ha conquistato la denominazione di “Hackerville”.

Si tratta della cittadina Rumena più conosciuta, al momento, tra la popolazione degli Stati Uniti, e non solo.

Infatti, così come sottolineato da Stelian Petrescu, professore di geografia intervistato, la Romania, sino a qualche tempo addietro, era un territorio praticamente sconosciuto per gli americani, eccezion fatta per la Transilvania e la leggenda di Dracula ma, a quanto pare, la fama di Ramnicu Valcea ha conseguenzialmente incrementato anche quella della sua patria.

Per avere un’idea di quella che è la concentrazione di hacker presenti a Ramnicu Valcea è sufficiente prendere in considerazione alcuni dati.

Procura di Como: “Sfrutteremo le doti informatiche di questo ragazzo per combattere la pedofilia sul web”

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Già, il titolo è alquanto intrigante ma molto adatto a quella che è la tematica del post in questione: un ex-hacker Romeno sarebbe stato ingaggiato dalla polizia di Como per aiutare a contrastare la pedofilia sul web.

Davvero incredibile la notizia riportata dal Corriere della Sera nella quale viene spiegato che appunto Gabriel Bogdan Ionescu -tutt’ora sta scontando una pena di 3 anni per aver truffato dei conti Poste attraverso un complesso programma sviluppato da lui stesso– aiuterà le autorità nell’impresa descritta precedentemente.