Apple I venduto all'asta 500 mila euro

Apple I all’asta, venduto alla cifra record di 500 mila euro

Apple I venduto all'asta 500 mila euro

Probabilmente in molti tra voi lettori di Geekissimo lo sapranno già, altri, invece, lo apprenderanno soltanto adesso ma fatto sta che l’Apple I è stato il primo computer Apple, quello realizzato nel lontano 1976, quando l’oramai più che celebre mela morsicata non era ancora un colosso, è venduto direttamente da Steve Jobs in soli 200 esemplari.

Per poter acquistare un Apple I, equipaggiato con un processore MOS 6502 da 1 MHz cui erano abbinati 4 Kb di RAM, occorrevano, all’epoca, 666 dollari, una cifra questa grazie alla quale era possibile portare a casa un dispositivo costituito da una scheda madre, una tastiera ASCII di Datanetics, un alimentatore e un monitor Sony dalla risoluzione di 40×24 caratteri, il tutto assemblato in un case di legno molto artigianale e opzionalmente era possibile aggiungere un lettore di cassette utilizzabile per la memorizzazione ed il caricamento del software.

Degli originari 200 esemplari oggi ne sono “sopravvissuti” solo 43 e soltanto 6 di questi sono perfettamente funzionanti.

Apple annuncia un evento per il 23 ottobre: l’iPad mini è vicino

Da anni si parla dell’ipotetico iPad mini, ma solo da poco tempo è arrivata la conferma ufficiale della Apple. In realtà, l’azienda ha diffuso solo l’annuncio del suo prossimo evento, senza svelare quale sarà il dispositivo protagonista. La mela morsicata non ha mai parlato di questo piccolo tablet, ma i rumors sembrano essere ormai sicuri: il device sarà mostrato il 23 ottobre!

Un anno senza Steve Jobs

Il 5 ottobre di un anno fa, Steve Jobs è passato a miglior vita trasformandosi da pirata della Silicon Valley ad icona pop. Come accade con i cantanti e le star di Hollywood, anche il co-fondatore di Apple dopo il trapasso si è trasformato in un personaggio perfetto, in odore di santità ad uso e consumo delle masse. Forse era quello che voleva, chissà. In ogni caso, l’interrogativo più pressante di queste ultime ore è: cos’è cambiato in questi dodici mesi?

Apple, la risposta alle accuse sugli ebook

Apple risposta cartello ebook

Nel corso delle ultime ore il Dipartimento di Giustizia statunitense ha ufficializzato l’apertura di una causa nei confronti di Apple e degli editori coinvolti nella faccenda relativa al cartello degli ebook ma, a distanza di poco tempo dalle accuse, l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo ha già avuto modo di dire la sua.

Apple, infatti, ha risposto alle accuse di aver costruito un cartello intorno al mercato degli ebook sfruttando, in particolare, quello che viene oramai comunemente identificato come modello di agenzia definendole semplicemente come non vere ed andando inoltre a sottolineare come il lancio di iBookstore, avvenuto nel 2010, abbia soltanto contribuito a portare innovazione e competizione facendo cadere il monopolio detenuto in tal ambito da Amazon e permettendo agli utenti di beneficiare degli ebook che ora sono più interattivi e coinvolgenti.

Musica digitale: Neil Young vuole progettare un nuovo e rivoluzionario formato di file

Neil Young nuovo formato musica digitale

Per Neil Young, la celebre rockstar canadese, il mondo della musica ha bisogno di essere rivoluzionato e per farlo cercherà di offrire a tutti gli appassionati alle sette note ed alla tecnologia un nuovo formato digitale di qualità superiore rispetto a tutto quanto reso disponibile sino a questo momento dai formati di compressione maggiormente diffusi, specie quelli impiegati dagli store online.

Alla base dell’ambizioso progetto sembrerebbe poi esserci Pono, ovvero un sistema per la creazione di file musicali recentemente annunciato basato su un insieme di librerie e su un legame al mondo in the cloud mediante cui ottimizzare la qualità dell’audio senza però andare ad incidere sulla spinosa questione del peso complessivo di ogni file.

Steve Jobs vince un Grammy postumo

Questa notte a Los Angeles si è tenuta la 54° edizione dei Grammy Awards, una kermesse listata a lutto per la morte di Whitney Houston in cui la memoria è sembrata farla da padrona. Infatti, oltre alla cantante scomparsa sabato, gli organizzatori della manifestazione hanno voluto omaggiare un altro importante personaggio passato a miglior vita di recente, Steve Jobs.

Sebbene non direttamente coinvolto nello show business musicale, il compianto fondatore di Apple scomparso il 5 ottobre 2011 è stato insignito del Grammy Trustees Award per il contributo che hanno portato all’industria musicale invenzioni come iPod ed iTunes. A ritirare il premio, che Apple vince per la seconda volta (l’altra era stata nel 2002), il senior vice president della divisione Internet Software and Services del colosso di Cupertino, Eddy Cue. Ecco il video.

Steve Jobs, l’FBI pubblica il dossier completo

Steve Jobs dossier FBI

Tra gli archivi dell’FBI risulta presente, come forse era facile aspettarsi, un dossier completo su Steve Jobs, l’ex CEO Apple, rimasto segreto sino ad oggi e pubblicato online, qualche ore addietro, dallo stesso ufficio federale di investigazione divenendo adesso alla portata di tutti.

Il dossier risulta comprensivo di circa 200 pagine mediante cui vengono indagati i diversi aspetti della personalità del fondatore della mela morsicata più celebre al mondo, della carriera, delle cause legali nelle quali è stato coinvolto, dei rapporti che aveva con vari personaggi e molto altro ancora.

L’esame dell’intero dossier è ancora in corso ma ad un primo colpo d’occhio emergono già alcune interessanti informazioni che sino a questo momento erano rimaste completamente, o quasi, sconosciute contrariamente ad altre che, invece, risultano abbastanza note.

Tra i primi dettagli ne sono emersi alcuni, di cui ne viene fatta menzione anche nella biografia ufficiale di Walter Isaacson, quali quelli relativi al “reality distortion field”, ovvero l’esperto utilizzo della parola per modificare quella che è la percezione della realtà degli interlocutori al fine di poterli convincere di qualcosa che, in effetti, non risulta vero e che sarebbe potuto eventualmente diventarlo in futuro.

iPad 3: il lancio è fissato per il compleanno di Steve Jobs?

iPad 3 lancio compleanno Steve Jobs

La news arriva da alcune fonti asiatiche e, almeno per il momento, non vi è assolutamente nulla di certo e di confermato ma, stando a quanto reso noto nelle ultime ore dal Focus Taiwan, il prossimo 24 febbraio la Apple presenterà alla vasta utenza un nuovo e tanto atteso prodotto: l’iPad 3.

La notizia è tutta basata sulle testimonianze di alcuni fornitori di componenti per la nota azienda di Cupertino ed anche sul fatto che l’iPad 3 viene dato come il device più probabile per la prima uscita dopo il lancio dell’iPhone 4S.

Ungheria, inaugurata la statua di Steve Jobs

Vi ricordate la storia della statua di Steve Jobs fatta costruire in Ungheria da una software house locale? Con le immagini pubblicate un paio di settimane fa eravamo rimasti alla sua realizzazione da parte dello scultore Erno Toth, ora la statua è pronta e la sua installazione presso la sede di Graphisoft si è svolta a favore di fotografi e telecamere qualche giorno fa. Potete vederla nella foto qui sopra.

L’opera ritrae il compianto CEO di Apple morto lo scorso 5 ottobre in una posa da keynote con uno degli immancabili iDevice in mano. La somiglianza c’è, ma francamente rimangono molti dubbi sulla natura e sul gusto di chi ha commissionato l’opera. Gabor Bojar, il capo di Graphisoft, continua ad asserire di acer voluto la statua in segno di riconoscenza nei confronti di Jobs che aveva finanziato l’azienda ai suoi albori, ma i dubbi che si tratti solo di una mossa pubblicitaria sono tutt’altro che dissipati.

Budapest, in arrivo una statua di Steve Jobs

Mica credevate che questo giorno non sarebbe mai arrivato? Dopo i libri, le app, le trasmissioni televisive e i gadget più di cattivo gusto di questo mondo, alla fine è arrivata anche lei: la statua di Steve Jobs. La stanno costruendo in Ungheria ed il prossimo 21 dicembre verrà installata nel campus di una software house di Budapest, la Graphisoft.

Come potete vedere dalle foto a corredo del post, l’opera consiste una statua di bronzo realizzata partendo da modelli in cera che rappresenta il compianto fondatore di Apple in una posa tipica da keynote, probabilmente riferita all’evento di lancio del primo iPhone. A crearla Erno Toth, un rinomato scultore ungherese, che ha ricevuto la commissione di creare la statua da Gabor Bojar, il capo di Graphisoft.

Steve Jobs “non interessato” alle radiazioni di iPhone?


Molti di voi ricorderanno sicuramente la storia di Tawkon, l’applicazione per misurare il livello di radiazioni degli smartphone rifiutata dall’App Store di Apple. Ebbene, la vicenda ha ricevuto clamorosi sviluppi che vedono coinvolto nientepopodimeno che Steve Jobs.

Dopo aver avuto dei colloqui apparentemente proficui con alcuni dirigenti di Apple che, di fatto, avevano aperto qualche spiraglio all’entrata del software “anti-radiazioni” su App Store, gli sviluppatori di Tawkon hanno ricevuto una vera e propria doccia fredda quando a una loro e-mail ha risposto il CEO di Apple in persona dicendo di non avere nessun interesse in merito alla questione. Qui sotto uno screenshot che testimonia la corrispondenza tra il fondatore di Tawkon, Gil Friedlander, e Jobs.

Infografica #2: iPad2

E’ stato presentato da poco l’iPad2 e noi di Geekissimo vi forniamo un infografica che riassume gli elementi degni di nota di questo restyling (utile soprattutto a chi si è perso i passaggi salienti del keynote del 2 Marzo). Steve Jobs, seppur in condizioni di salute non del tutto positive, ha svolto il proprio ruolo di oratore nell’esporre l’iPad2, il tablet che dovrebbe consacrare la Apple come leader assoluto di mercato (e detenere una sorta di potere monopolistico, considerando la percentuale di market share che si aggira intorno al 90%).

Steve Jobs, le foto del National Enquirer sono fake? [aggiornato]


AGGIORNAMENTO: il sito della CNN ha pubblicato una foto in cui Jobs compare al tavolo con tutti gli altri partecipanti al meeting di San Francisco indetto da Obama. Eccola:


Alla fine, le foto che ritrarrebbero Steve Jobs in fin di vita sono state pubblicate online. Si tratta di due scatti in cui si vede un uomo magrissimo ritratto di spalle intento a salire in un’auto: sembra proprio il CEO di Apple, ma potrebbe anche non essere lui.

A sollevare per primo forti dubbi sull’autenticità delle foto (che vi proponiamo anche noi qui sopra) è stato il blog Walk Like Steve Jobs, che in un post intitolato “Perché il National Enquirer si sbaglia su Steve Jobs”, ha dimostrato come negli scatti pubblicati dal tabloid americano compaia una vettura che non è quella del papà di iPod e iPhone.