Un paio di settimane fa vi avevamo parlato della decisione di Mininova di rimuovere i torrent illegali dal suo archivio, una scelta dovuta alle sempre più forti pressioni da parte delle autorità legali che già da tempo si occupavano di Mininova. Lo staff del famoso tracker BitTorrent ha comunque deciso di collaborare fin da subito, e si è rassegnato alla fine a rimuovere la montagna di materiale illegale che ne aveva fatto uno dei tracker più gettonati della rete. Fino a quel giorno.
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Twitterfeed, i vostri RSS diventano Tweets
Anche se in Italia Twitter ancora fa fatica ad affermarsi è evidente che il trend è in continua crescita. Se siete utenti di Twitter da almeno sei mesi avrete certamente notato che i tweets in lingua italiana continuano a crescere, anche se per ora sono riservati ai geek.
In ogni caso, se siete webmaster, webmarketer o semplicemente blogger intenzionati ad avere una diffusione accettabile non potete ignorare la possibilità che Twitter si trasformi nel nuovo mezzo principale di distribuzione del buzz e quindi dovreste almeno dargli una possibilità. Il punto sappiamo qual è, soprattutto quando si è blogger pro bono e non si dispone di così tanto tempo per gestire una campagna di webmarketing come si deve, si tende ad ignorare tutte le novità che la rete ogni giorno ci rovescia addosso essendo ben consapevoli che informarsi e scrivere porta già via più tempo di quello che potremmo dedicare a questa attività.
Twitterfeed è un ingegnoso servizio che ci aiuterà a risparmiare tempo senza rinunciare alla nostra presenza su quello che si è presto affermato come il terzo social network più diffuso al mondo. In particolare Twitter, con i suoi 140 caratteri si presta particolarmente bene al buzz di articoli, e per molti sta incominciando a sostituire gli RSS come fonte giornaliera di updates. Se avete un blog vorrete quindi postare titolo e link di ogni articolo ogni qual volta uno nuovo ne viene pubblicato, ma farlo manualmente è spesso noioso, e per poter avere un feedback su quanto sia di successo questa iniziativa tende a diventare altri 20 minuti tolti alle nostre altre attività.
TOSBack, tiene traccia per voi delle modifiche nei ToS
Un argomento molto sensibile sul web è la privacy. L’iscrizione a qualunque social network prevede l’accettazione di determinati ToS (Terms of Service) dove, in soldoni, c’è scritto come verranno utilizzati i vostri dati da parte dei proprietari del servizio. Quasi nessuno li legge e spesso ci limitiamo ad accettarli senza troppe premure.
Questo comportamento darebbe un gran vantaggio ai Social Network se non fosse per il fatto che sulla rete, un solo utente scrupoloso può diventare un centro di informazione fidato e se qualcosa nei ToS dovesse andare in una direzione non chiara, il putiferio è sempre pronto ad esplodere. Ricorderete sicuramente quello che è successo lo scorso Febbraio quando Facebook cambiò unilateralmente i propri ToS introducendo condizioni decisamente invadenti per la privacy dei suoi utenti.
Una volta partito l’allarme dagli scrupolosi di cui sopra, sulla rete è stato un buzz degno degli annali della rete. Le proteste sono montate traducendosi prima in un gruppo Facebook per il ripristino dei vecchi ToS e, di fronte l’apparente inflessibilità del controverso social network, in un esodo di massa di utenti da Facebook con un conseguente crollo delle visite. In seguito a questi eventi Facebook decise di ripristinare i vecchi ToS scusandosi con tutti gli utenti per l’accaduto.
Pirate Bay: ecco la mappa mondiale dei pirati!

Tutti i tracker torrent privati sotto controllo
I tracker torrent privati sono ottimi quando dobbiamo cercare un file che in siti come Piratebay o Mininova, tracker pubblici, non sono messi in risalto. Lo svantaggio di questi tracker privati deriva dal fatto che bisogna aspettare che si aprano le iscrizioni e registrarsi per poter scaricare.
E molto spesso queste registrazioni sono chiuse; per questo motivo oggi voglio segnalarvi Trackerchecker che raccoglie parecchi tracker privati e informa quasi in tempo reale se le iscrizioni sono aperte o meno.
Creiamo un account su Demonoid.com
111 milioni di dollari per violazione di copyright, il tragico epilogo della vicenda TorrentSpy

La chiusura del sito non ha comunque interrotto il corso giudiziario, anzi, ieri è stata pronunciata la sentenza ufficiale, che condanna Torrent Spy a pagare 111 milioni di dollari.
12 milioni di utenti, The Pirate Bay continua la sua corsa

Mentre il primo ha perso, a seguito della decisione di rendere disponibile solo materiale non protetto da copyright, la maggior parte degli utenti, il secondo festeggia il raggiungimento dell’ennesimo eccezionale traguardo.
TorrentSpy chiude i battenti

Dopo circa un anno di estenuanti battaglie giudiziarie e dopo aver speso centinaia di migliaia di dollari per pagare i legali, TorrentSpy ha deciso spontaneamente, senza aver ricevuto nessun tipo di condanna dal tribunale, di sospendere il servizio.
Come si legge dal comunicato ufficiale lasciato nell’ Home Page di TorrentSpy, il motivo principale che ha spinto verso questa drastica ma necessaria soluzione è la battaglia legale intrapresa contro la MPAA circa 2 anni fa, quando il sito era giunto all’apice del successo ed un giudice federare ordinò a TorrentSpy di rendere disponibili tutti i dati relativi alle attività dei propri utenti.
I resoconti e i log dettagliati dovevano essere forniti direttamente alla MPAA.