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Apple: Night Shift in arrivo su Mac e altri dispositivi?

Con l’aggiornamento a iOS 9 Apple ha introdotto sui suoi device portatili la modalità Night Shfit. Al momento la funzionalità non risulta disponibile per gli altri prodotti della mela morsicata ma ben presto le cose potrebbero cambiare.

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Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore Apple ha effettuato la registrazione del trademark. Di conseguenza, in un futuro non molto lontano la comoda funzionalità potrebbe sbarcare anche su Mac oltre che su Apple Watch e fra i produttori di assistenti alla guida compatibili con il sistema CarPlay.

Google Glass soluzione dentisti

Google vuole la registrazione del marchio Glass

Google vuole la registrazione del marchio Glass

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, in un futuro non molto lontano potrebbero chiamarsi semplicemente Glass. Il colosso di mountain View ha infatti intenzione di commercializzare i suoi occhiali chiamandoli nel modo più sintetico e conciso possibile ed a dimostrazione di ciò vi è la domanda di registrazione del marchio inoltrata lo scorso anno all’USPTO.

Per il momento, è però opportuno sottolinearlo, la domanda non è stata ancora accettata. L’ufficio che si occupa anche della gestione dei brevetti e delle proprietà intellettuali ha infatti chiesto a Big G ulteriori chiarimenti ponendo due obiezioni: una riguardante l’impegno di un termine già utilizzato da altre società quale, appunto, “glass” con il rischio di creare confusione nei consumatori e l’altra facente riferimento al fatto che non è possibile ottenere come trademark un termine generico.

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Proprio pochi giorni fa Microsoft ha annunciato ufficialmente OneDrive, il nuovo nome per il servizio di cloud storage proprietario. Il cambio del nome è stato effettuato dalla redmondiana dopo aver perso il diritto di utilizzare il marchio SkyDrive.

La storia, a quanto pare, è però destinata a ripetersi. OneDrive potrebbe avere un ciclo di vita decisamente breve!

Stando infatti a quanto emerso in rete da qualche ora a questa parte pare che One.com abbia già dato il via ad una consultazione con esperti in fatto di marchi per valutare le eventuali azioni da intraprendere per difendere il proprio business. Il CEO dell’azienda Thomas Medard Frederiksen ha infatti dichiarato che OneDrive è un nome e un servizio troppo simile a One.com Cloud Drive, la soluzione cloud di One.com che consente di conservare i file e di sincronizzare le cartelle sul computer.

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Apple, problemi nella registrazione del marchio iWatch in USA e UK

Nel corso degli ultimi giorni sono state segnalate a più riprese operazioni di registrazione del marchio iWatch. In Russia, Giappone, Messico, Taiwan e Turchia, infatti, Apple ha depositato il marchio del tanto chiacchierato smart watch facendo quindi ben sperare in merito all’effettivo arrivo sul mercato del device indossabile.

Stando a quanto emerso durante le ultime ore Apple starebbe tentando di registrare il marchio anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito dove, però, l’esecuzione di tale operazione potrebbe non essere così semplice.

Il brand iWatch, infatti, è già stato registrato negli USA e in UK da altre società ragion per cui Apple potrebbe faticare parecchio prima di riuscire ad ottenere la licenza.

Nel dettaglio, in terra a stelle e strisce il nome iWatch è già stato registrato dalla società OMG Electronics, una startup in fase di crowdfunding su Indiegogo per la realizzazione di un orologio multimediale.

Apple registra il marchio iWatch anche in Messico, Taiwan e Turchia

Apple registra il marchio iWatch anche in Messico, Taiwan e Turchia

Apple registra il marchio iWatch anche in Messico, Taiwan e Turchia

Dopo aver depositato il marchio iWatch in Russia e dopo aver eseguito la medesima operazione in Giappone nel corso delle ultime ore è emersa online la notizia che Apple ha fatto altrettanto anche in Messico, Taiwan e Turchia.

Nel dettaglio, la richiesta di registrazione del marchio iWatch è stata depositata direttamente da Apple all’inizio dello scorso mese in Taiwan mentre in Messico e in Turchia l’azienda è ricorsa a Maria Teresa Eljure Telle. Già in passato Apple aveva affidato il medesimo compito ai dipartimenti in questione per tutelare l’iPad e altri iDevice che sono poi stati immessi sul mercato.

Nella documentazione relativa alla registrazione del marchio in Taiwan viene specificato il nome iWatch unitamente al colore del dispositivo che stando a quanto dichiarato sarà nero, un dato questo che tuttavia non implica che lo smart watch della mela morsicata non possa essere lanciato anche in altre colorazioni.

Apple, l'iWatch potrebbe essere dotato di sensori biomedici

Apple ha depositato il marchio iWatch in Giappone

Apple ha depositato il marchio iWatch in Giappone

Proprio qualche ora fa abbiamo pubblicato un post inerente il prossimo lancio di uno smart watch prodotto da Foxconn, adesso, invece, ulteriori notizie facenti riferimento ad Apple ed al settore dei dispositivi indossabili hanno cominciato ad impazzare a tutta forza in rete.

Stando a quanto emerso Apple ha recentemente depositato il marchio iWatch in Giappone. Il marchio si riferisce, ufficialmente, a un “computer portatile” o a un “dispositivo orologio”.

La domanda è stata depositata durante i primi giorni di giugno presso l’ufficio brevettuale giapponese, un dato questo che risulta di fondamentale importanza poiché dimostra chiaramente, o quasi, come Cupertino abbia cominciato ed effettuare i primi passi necessari per poter procedere al lancio del nuovo e tanto chiacchierato dispositivo cercando inoltre di evitare di incorrere in eventuali grane legali.

iWatch registrazione nome Russia brevetto batteria ricurva

Apple registra il marchio iWatch e brevetta una batteria curva

iWatch registrazione nome Russia brevetto batteria ricurva

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni sull’iWatch il nome assegnato per convenzione allo smart watch di Cupertino potrebbe presto diventare realtà.

Dalla Russia, infatti, giungono alcuni report secondo cui Apple avrebbe già provveduto ad effettuare la registrazione del marchio presso il Rospatent, il servizio federale russo per la protezione della proprietà intellettuale.

L’indiscrezione, è però opportuno sottolinearlo, non ha ancora trovato alcuna conferma diretta ragion per cui è necessario prenderla con le pinze anche perché se si tiene conto del classico modus operandi di Apple è davvero molto raro che l’azienda si esponga a tal punto per un prodotto che non è stato ancora presentato.

In passato, infatti, Apple ha registrato i marchi dei suoi dispositivi sfruttando società controllate o create ad hoc così come nel caso dell’iPad per il quale si era venuta a formare la IP Application Development Limited (IPAD ltd).

iPhone Gradiente Eletronica

iPhone, in Brasile Apple potrebbe perdere il diritto all’uso del marchio

iPhone Gradiente Eletronica

Alcune settimane fa è stata immessa sul mercato una serie di nuovi smartphone basati su Android e pensati esclusivamente per il Brasile che sin da subito ha fatto parlare di sé per il particolare nome che contraddistingue l’intera gamma: iPhone.

Si, esatto, la serie di smartphone Android in questione è stata contrassegnata con il nome di quello che, invece, è noto praticamente in tutto il mondo per essere il “melafonino” di Cupertino.

Tenendo conto di ciò sin da subito è stata ipotizzata l’avvicendarsi di una battaglia legale tra Apple e Gradiente Eletronica SA, il produttore dei device Android, per il controllo del nome.

A tal proposito, se in molti avrebbero dato per certo il fatto che sarebbe stata Apple ad avere la meglio e che l’unico smartphone identificabile con il nome di iPhone potesse essere il suo i rumors stanno invece facendo sorgere il dubbio che le cose, d’ora in avanti, potrebbero non stare più in tal modo.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

Apple, Amazon e la disputa per il termine app store

App Store Apple Amazon battaglia legale

Già da qualche tempo a questa parte Apple porta avanti la tesi secondo cui l’utilizzo, da parte di Amazon, del termine “app store” in riferimento, appunto, allo store per Kindle Fire ha tratto in inganno gli utenti confondendoli sul fatto che il negozio di app dell’azienda di Bezos possa condividere e presentare alcune delle caratteristiche tipiche del marketplace di Cupertino facendo quindi perdere fatturato alla mela morsicata.

Tenendo conto di tali ragioni la questione è stata quindi stata portata in tribunale in modo tale da poter ben definire quanto, effettivamente, l’utilizzo da parte di Amazon del termine app store avesse creato problemi ad Apple.

A tal proposito il giudice aveva dichiarato, in via ufficiosa, che l’utilizzo del termine app store in riferimento ad un negozio virtuale di applicazioni differente da quello presente su iTunes Store non ha influito in alcun modo sui consumatori.

Quanto dichiarato in un primo momento è stato ora nuovamente confermato.

Interfaccia Metro cambio nome

Microsoft, cambio di nome per l’interfaccia Metro

Interfaccia Metro cambio nome

Tra pochi giorni l’interfaccia Metro, quella che prima ha reso caratteristico il design prima di Windows Phone e poi quello di Windows 8, sarà soggetta ad un cambiamento di nome per problemi legati ad un conflitto di trademark.

Nel corso della giornata di ieri, infatti, Microsoft ha iniziato a notificare agli sviluppatori attivi sul proprio marketplace la necessità di evitare l’utilizzo del nome Metro nelle proprie applicazioni sottolineando il fatto che in caso contrario sarebbero potuti incorrere in eventuali dispute per violazione di trademark.

Inizialmente si è pensato che l’indicazione in questione fosse stata data dalla redmondiana onde evitare eventuali confusioni all’interno dell’ecosistema Windows 8.

In effetti, però, il nocciolo della questione sembrerebbe essere un altro.

HelloKitty, nuovo gioco MMORPG

Un nuovo MMORPG stavolta basato su HelloKitty

Hello Kitty, una croce per noi maschietti ed una delizia per le ragazze, io personalmente ho sempre trovato odioso quel gattino ma non posso negare che il business che si è creato attorno a questo nome è enorme. Hello Kitty, buffa gattina dolce e curiosa, è caratterizzata dal fiocco rosso sull’orecchio sinistro (talvolta il fiocco è rimpiazzato da un fiore a cinque petali o sono presenti entrambi, più raramente indossa altri accessori) e dall’assenza della bocca.

E’ attualmente un trademark molto forte che genera un fatturato di miliardi di dollari attraverso un merchandising variegato. Ecco perché c’era d’aspettarsi il sito hellokittyonline che come scritto è la fase finale dello sviluppo del MMORPG basato sul magico mondo della gattina.

Antigua vince il diritto alla pirateria. Parola del Wto

Antigua

Oggi vi racconto di una stranissima decisione del Wto (l’Organizzazione mondiale del Commercio, che ha lo scopo di supervisionare gli accordi commerciali tra i suoi 150 stati membri – praticamente quasi tutta la Terra): Antigua, la nazione caraibica, ha vinto il diritto di violare le protezioni di copyright imposte dagli Stati Uniti su film, software e musica. Un riconoscimento che vale più di 21 milioni di Dollari.

La storia è più o meno questa: Washington, secondo il Wto, è colpevole di aver impedito ai consumatori americani di poter utilizzare i servizi di gambling online (quindi casino, scommesse, etc) con base nell’isola, permettendo però allo stesso tempo agli statunitensi di scommettere sui cavalli e sui siti americani. Antigua e Barbuda, così, sentendosi danneggiati hanno chiesto 3,44 miliardi di Dollari di danni: basti pensare che l’industria delle scommesse online è la seconda più grande, dopo il turismo, dell’isola. Fin qui una disputa tra due paesi.