Guida: come installare KDE su Ubuntu 11.04 Natty Narwhal


Con l’uscita di Ubuntu 11.04 vi siete convinti a provare una distro Linux per la prima volta nella vostra vita. Il sistema operativo del pinguino vi incuriosisce, vi affascina la possibilità di avere a disposizione un mucchio di programmi gratis che hanno poco (o nulla) da invidiare alle loro controparti commerciali, ma l’interfaccia utente del nuovo Ubuntu – quella Unity che tanto ha fatto discutere – proprio non vi va a genio.

Avete perfino provato a seguire la nostra guida su come disabilitare Unity e usare Gnome ma anche in questo caso gli esiti non sono stati tra i più felici: trovate Gnome troppo scarno e privo di appeal. Beh, sappiate che non siete i soli e, proprio per questo, oggi abbiamo deciso di proporvi una guida su come installare KDE su Ubuntu 11.04 Natty Narwhal.

Cos’è KDE? KDE è un altro ambiente desktop per sistemi Linux decisamente più sofisticato e carino da vedere rispetto a Gnome e Unity. Inoltre, il suo “look and feel” è molto simile a quello dei vari Windows 7 e Vista, facilitando così la vita a chi prova per la prima volta il sistema operativo del pinguino e non vuole subire traumi per il passaggio da un ambiente di lavoro all’altro. Tutti i (pochi) passi da seguire per installarlo, li trovate qui sotto.

Ubuntu 11.04: come disabilitare Unity e usare Gnome


Scriviamo questo post in seguito alle numerose richieste ricevute da parte di voi lettori in merito ad Unity, la nuova shell che ha sostituito parzialmente GNOME in Ubuntu 11.04. Pare, infatti, che molti utenti siano convinti che l’utilizzo di Unity sia una scelta obbligata e sia impossibile tornare al buon vecchio menu di GNOME: falso.

Canonical ha reso l’opzione un po’ troppo complicata da trovare, ma è possibile disabilitare Unity e usare Gnome in Ubuntu 11.04 senza alcun tipo di sbattimento e senza ricorrere a soluzioni di terze parti. Ecco come in dettaglio.

Ubuntu: come nascondere le cartelle delle partizioni Windows

Quando si ha a che fare con un sistema dual-boot composto da Windows e Ubuntu, ci si ritrova sempre a utilizzare partizioni di disco condivise che sono ovviamente piene di cartelle che viste dal sistema del pinguino risultano pressoché fastidiose, inutili e rischiosamente modificabili da chiunque.

Si tratta delle cartelle tipo “System Volume Information”, “MSOCache”, ecc., che però, grazie a un trucchetto postato da un utente su “Lifehacker”, abbiamo scoperto nascondibili senza perdite di tempo e, cosa ancora più importante, senza alcuna alterazione delle stesse, che quindi rimangono integre e perfettamente utilizzabili sia da Windows che da Linux.

Ubuntu: liberare spazio su hard disk cancellando la cache dei pacchetti

Se siete fra quegli utenti che hanno installato Ubuntu con la speranza di riportare un PC non più di primissimo pelo a nuova vita, sappiate che il vostro amato pinguino sperpera un bel po’ di spazio su disco senza che ce ne sia la reale necessità.

Come mai? Semplice, quando fate un aggiornamento o installate una nuova applicazione su Ubuntu, il sistema scarica sul disco tutti i pacchetti necessari all’installazione dei software ma poi non li cancella, li ripone bensì nella cache dei pacchetti conservata dall’OS nel caso in cui i componenti scaricati per una determinata applicazione possano tornare utili anche in altre occasioni.

Per controllare quanto spazio su disco occupa la cache dei pacchetti sul vostro sistema, avviate il Terminale e lanciate il seguente comando: du -sh /var/cache/apt/archives*. Sorpresi da quante centinaia di MB sono occupati in maniera (quasi) inutile? E allora ecco come procedere per liberarsene:

Ubuntu 10.04: visualizzare le icone nel menu “Sistema” (e non solo)

Dopo aver visto come aprirlo con il tasto Win della tastiera, oggi torniamo ad occuparci del menu “Programmi” di Ubuntu, quello collocato in alto a sinistra che dà accesso alle applicazioni, le risorse e le impostazioni di sistema. Lo facciamo non per aggiungergli nuove funzionalità o richiamarlo in modi particolari, ma semplicemente per aggiungere ad esso delle icone laddove mancano, ossia nella sezione Sistema e in un paio di voci di quella Risorse.

Una cosa inutile? Può darsi. Una frivolezza? Sicuramente. Ma anche su Linux l’occhio vuole la sua parte e, quindi, abbiamo deciso di porre ugualmente questo tema alla vostra attenzione.

Come largamente prevedibile da neofiti ed esperti del mondo Linux, tutto quello che bisogna fare per visualizzare le icone nel menu “Sistema” (e non solo) di Ubuntu 10.04 è dare un comando dal Terminale. Il seguente:

gconftool-2 --type Boolean --set /desktop/gnome/interface/menus_have_icons True

Ubuntu 10.4: aprire il menu dei programmi con il tasto Win

Come abbiamo avuto modo di ribadire in diverse circostanze, per chi è alle prime armi con Ubuntu (e più in generale con il mondo Linux) è molto importante ritrovare nel nuovo sistema operativo molti dei comandi e dei “gesti” a cui ci si è abituati usando Windows. Fra questi, anche se potrebbe sembrare sciocco, figura anche l’utilizzo del tasto Win della tastiera per accedere al menu Start, il menu dei programmi nell’OS del pinguino.

La logica detterebbe di recarsi nel pannello di controllo delle Scorciatoie da tastiera e associare da lì l’esecuzione del comando Mostra il menu principale del pannello al tasto Win, ma purtroppo questo non si può fare in quanto il suddetto tasto non viene riconosciuto dall’utility per la mappatura delle scorciatoie da tastiera.

Questo vuol dire che non è possibile aprire il menu dei programmi con il tasto Win su Ubuntu? Assolutamente no. Questa missione apparentemente impossibile in realtà si può portare a termine, ed anche con estrema facilità. Ecco in dettaglio cosa fare:

Ubuntu 10.4: 5 piccoli accorgimenti per velocizzare il lavoro quotidiano

Come tutti i sistemi operativi di questo mondo, anche Ubuntu 10.4, per quanto solido e performante appena “uscito dalla scatola”, può essere migliorato con dei piccoli accorgimenti e l’installazione di alcune utility in grado di velocizzare il lavoro quotidiano con l’OS del pinguino. Qui sotto trovate ne trovate 5: nulla per cui strapparsi i capelli, ma se state muovendo i primi passi con Ubuntu potrebbero farvi scoprire piacevoli sorprese. Leggete e provateli, vi divertirete sicuramente.

Velocizzare il boot

Come gli utenti Linux più smaliziati ben sanno, è possibile velocizzare l’avvio di Ubuntu di qualche secondo, ordinando i file del proprio profilo.
  1. Avviare il terminale;
  2. Dare il comando sudo gedit /etc/default/grub per aprire il file di configurazione di GRUB con l’editor di testo predefinito;
  3. Sostituire la riga GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=”quiet splash” con GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=”quiet splash” profile e salvare le modifiche;
  4. Dare il comando sudo update-grub2 per aggiornare GRUB.
Il successivo riavvio del sistema durerà più del solito, in quanto verranno riordinati i file del boot. Dopodiché dovrebbe andare tutto più veloce.

Dopo l’ottimizzazione, occorre cancellare la voce profile aggiunta in precedenza al file grub e aggiornare il boot loader dando il comando sudo update-grub2.

Ubuntu 10.4: cosa fare quando Gwibber non si collega a Facebook

Quando si prova per la prima volta Ubuntu 10.04, non si può non rimanere affascinati da Gwibber, la comodissima utility integrata nella tray bar che permette di ricevere notifiche e aggiornare il proprio stato su tutti i principali social network (Facebook,Twitter, FriendFeed, ecc.) senza aprire il browser e risparmiando un mucchio di tempo prezioso.

Peccato che tutto questo entusiasmo venga spesso smorzato da un bug che, incredibile ma vero, non permette di associare il proprio account di Facebook al software, restituendo un messaggio di errore proprio quando si dovrebbe autorizzare Gwibber a pubblicare notizie sulla propria bacheca personale.

Un problema non da poco, insomma, ma che può essere riparato con una procedura quasi assurda per la sua facilità. Ecco di preciso quale:

Come modificare il registro di Windows da Ubuntu

Avete a che fare con un sistema Windows che non vuole più saperne di avviarsi correttamente, sapete dove mettere le mani nel registro per sistemare la situazione ma purtroppo non avete un disco di pronto soccorso sotto mano. Che si fa? Semplice, si usa una bella versione live di Ubuntu.

Forse non tutti lo sanno, ma installando l’utility chntpw è possibile sfruttare la popolarissima distro Linux di Canonical per modificare il registro di Windows senza effettuare l’accesso al sistema Microsoft. Se volete scoprire come, non vi resta che dare uno sguardo alla rapidissima guida che trovate qui sotto.

  1. Avviare la propria versione Live di Ubuntu;
  2. Avviare il terminale;
  3. Dare il comando sudo apt-get install chntpw e procedere con l’installazione di chntpw;

Recuperare file cancellati su partizioni NTFS con Linux

Anche se è difficile ammetterlo, anche ai geek più bravi capita di cancellare dei file per sbaglio. Certo, far sapere in giro che si è eliminata accidentalmente una tesi universitaria piuttosto che un importante documento di lavoro assicura una figura barbina quasi uguale a quella di Emanuele Filiberto a Sanremo, ma c’è un modo per rifarsi immediatamente agli occhi di amici e colleghi e recuperare la propria aura da santone del codice binario.

Se vi state chiedendo quale, leggete il titolo del post. Da veri geek, al posto di usare uno dei tanti software ultra-user-friendly per il recupero dei file cancellati sulle partizioni NTFS (quelle di Windows, tanto per intenderci), possiamo compiere la medesima operazione sfruttando una distro Linux live o un’installazione di Linux (nel nostro caso Ubuntu).

La procedura passo passo per portare a termine la “missione” la trovate qui sotto. Forse a primo acchito può sembrare un tantino complicata, ma vi assicuriamo che col tempo e la pratica diventa tutto molto più semplice. E poi, se non fosse difficilotta che razza di geekata sarebbe? ‘Taca banda!

Lanciare il Terminale;

Accertarsi di aver installato il pacchetto contenete il software per il recupero dei file cancellati su drive NTFS, dando il comando sudo apt-get install ntfsprogs. Nel caso in cui questo non dovesse risultare presente, procedere con l’installazione;

Video di Youtube direttamente da Totem

Video di Youtube direttamente da Totem

Oggi vedremo come cercare e visualizzare video direttamente dal media player Totem di Ubuntu. Con questo procedimento potremo anche visualizzare i video in alta qualità recentemente introdotti su Youtube. Per iniziare apriamo il MoviePlayer, selezioniamo Modifica-Plugins controlliamo che la voce YouTube browser sia abilitata, altrimenti abilitiamola e clicchiamo su chiudi.

Adesso selezioniamo Youtube dal box in altro a destra presente in Totem. Adesso possiamo cercare e visualizzare video da Youtube. Per visualizzarli facciamo doppio click. Se ci appare un messaggio d’errore che ci avvisa della mancanza di uno specifico plugin non abbiate paura.