
Itsme: se la rivoluzione degli OS passa per l’Italia [progetti]

Grazie al computer gli studenti hanno un professore sempre disponibile, che non si lamenta e che consuma solo elettricità. Grazie a Wolfram Alpha, infatti, è possibile risolvere problemi molto complessi senza spendere un solo centesimo. Si tratta di un’ottima soluzione se si dispone di una connessione ad internet, ma nel caso in cui fossimo all’università? Insomma, sappiamo che da qualche parte c’è una connessione ma spesso è possibile che non sia disponibile o fuori uso (mai farci affidamento per cose importanti).
E qualcosa offline del genere? Purtroppo non esiste ancora nulla che permetta di risolvere problemi di ogni genere senza una connessione ad internet. Possiamo però accontentarci di una calcolatrice. Usare quella preinstallata in Windows non è proprio una buona idea, ma voglio presentarvi qualcosa di sicuramente migliore, e più funzionale. Si tratta di SpeedCrunch, una calcolatrice scaricabile ed utilizzabile gratuitamente.
Qualche giorno fa vi mostrai un software che aveva a che fare con la chimica. Si trattava di Chemitorium che consentiva di dare uno sguardo a distanza ravvicinata alle molecole. Permetteva di creare la formula di struttura di una molecola e, con la visualizzazione 3D, consentiva di visualizzarla secondo la geometria spaziale che dettano le leggi fisiche. Insomma, si trattava senz’ombra di dubbio di un software molto utile, sopratutto agli studenti universitari che necessitano di vedere e non immaginare, cosa succede nel microscopico.
Oggi voglio presentarvi qualcosa che ha comunque a che fare con la chimica: pElement. Si tratta di una tavola periodica sotto forma di software. Starete pensando:” Ma che me ne faccio se posso comprare o al limite stampare una tavola periodica come tutte le altre?”. Be, questo è vero, ma pElement vi fornirà molte altre informazioni relative agli elementi, che vanno oltre il solito peso atomico o numero atomico.
La chimica è una delle materie per certi versi più difficile. Diversamente dalla fisica meccanica che da la possibilità di visualizzare almeno mentalmente cosa accade se lasciamo cadere una palla, oppure facciamo scivolare un mattone su un piano inclinato, la chimica ci permette solo lontanamente di immaginare cosa succede nel macroscopico, e tutto è tranne che intuitivo. Insomma, si sa benissimo che si ha a che fare con leggi differenti da quelle che siamo abituati a vivere nel quotidiano.
Con questa prefazione, voglio dire che le cose diventano più semplici quando riusciamo a vederle. Mentre un mattone che scivola è facilmente scrutabile, una molecola d’acqua è decisamente molto più difficile da vedere (usando un eufemismo). Eppure guardando la geometria molecolare, riusciremo a capire molte cose del microscopico. Ad esempio che gli atomi che compongono una molecola aventi stessa carica tentano di mantenere la maggior distanza possibile tra loro (esempio: molecola di metano che ha forma di tetraedro).
Lo studio di una funzione è una delle parti più importanti del programma di quinto superiore (almeno per gli indirizzi scientifici). Proprio per questo motivo, è anche una delle più difficili, che per alcuni ritornerà con prepotenza anche all’università. E’ indubbia la sua importanza anche in campo fisico. Ad esempio, il moto del proiettile è descritto da una parabola che, appunto, è una funzione.
Capita di trovare funzioni semplici, e di riuscirle a graficare ad occhi chiusi, ma ci sono funzioni che già solo a guardarle, sappiamo che non ci riusciremo mai. Da bravo studente dovremo metterci e disegnare il grafico. Ma alla fine del lavoro, chi ci assicura l’esattezza dei nostri calcoli? E’ qui che entra in gioco il software di oggi, il suo nome è 7math.
E’ da premettere che non esiste alcun software miracoloso e che quanto esposto fa parte di un progetto molto serio sviluppato dall’Università di Washington. Quello che il team di ricercatori universitari, già impegnati all’interno di progetti simili, ha cercato di realizzare è di ricostruire intere città partendo dalle foto pubblicate sul web.
Il sistema messo a punto consiste nello scaricare tutte le immagini associate ad un posto o ad una città da Flickr.com. Dopo aver completato la fase di download, il sistema è in grado di fare un match tra tutte le immagini al fine di trovare i punti in comune ed usare le informazioni per calcolare una struttura tridimensionale della città, evidenziando anche il punto da cui è stata scattata la singola immagine.
Cari lettori, oggi esordiamo con un caso di filosofia geek decisamente interessante, specialmente per noi geeks che ancora siamo nel mezzo del cammin dei nostri studi. Secondo un docente d’oltreoceano, le università, i grandi atenei che conosciamo oggi, potrebbero restare un ricordo, immagini sui libri di storia o su qualche album di Flickr. Su qualche sito Web, insomma: dovrebbero essere proprio questi ultimi a rendere inutili quelle grandissime strutture.
La teoria, in fondo, è interessante e non troppo utopica, se osservata da un punto di vista squisitamente geek. La situazione diventerebbe scottante, però, se la premonizione si realizzasse in dieci anni. Urge, quindi, qualche dettaglio in più.