
I legali di Google, il gran colosso delle ricerche in rete, hanno deciso di tendere una mano verso Hotfile ed i suoi vertici nel tentativo di difendere la celebre piattaforma di file hosting da Motion Picture Association of America (MPAA) unendosi quindi alla resistenza del cyberlocker in un tribunale della florida.
Al centro della questione vi è l’accusa da parte dell’Organizzazione americana dei produttori cinematografici di condivisione illegale di contenuti protetti da diritto d’autore ed a detta dei quali sarebbe favorita da Hotfile, visione che, tuttavia, pare non essere condivisa da big G.
La richiesta da parte delle major di bloccare in maniera definitiva Hotfile è infatti giunta a Google come una vera e propria minaccia per la presenza in rete di svariati servizi apparentemente legali.
Secondo quanto sostenuto da Google, infatti, la DMCA (Digital Millenium Copyright Act), ovvero quella legge che le major stanno utilizzando per chiedere la chiusura dei siti che vanno a violare il copyright, prevede che tutte le varie ed eventuali violazioni di diritti d’autore vengano dimostrate in modo tale da poter mettere in evidenza come il provider sotto accusa, in questo caso Hotfile, sia effettivamente al corrente del misfatto.




