Google, la trimestrale pubblicata per errore ed il fulmineo crollo in borsa

Google errore conti controllo in borsa

Quanto verificatosi nel corso delle ultime ore è stato un evento tutt’altro che piacevole per gli azionisti Google: il gran colosso di Moutain View, infatti, ha pubblicato in anticipo, quando ancora i mercati erano aperti, dei conti trimestrali tutt’altro che entusiasmanti caratterizzati da utili in calo e ricavi molto al di sotto delle attese.

Lo “scivolone” ha causato, inevitabilmente, un immediato crollo del titolo in Borsa che ha chiuso a -8,01% a 695,00 dollari e ha proseguito in calo nelle contrattazioni after-hour.

Il rilascio dei risultati, che solitamente avviene a trattative concluse, è stato effettuato in anticipo poiché, così come spiegato qualche ora dopo, la procedura è stata effettuata senza le debite autorizzazioni.

Il documento, infatti, doveva ancora essere definito nei dettagli e mancavano le dichiarazioni ufficiali da aggiungere firmate dal CEO.

Google intesa antitrust europa

Wall Street, Google vale più di Microsoft

Google sorpasso Microsoft Wall Street

Quella di ieri è stata una giornata particolarmente importante per Google: durante le contrattazioni avvenute a Wall Street il valore delle azioni del gran colosso delle ricerche in rete ha toccato quota 760 dollari.

Google, andando ancor più nel dettaglio, ha raggiunto, in tal modo, una capitalizzazione di quasi 250 miliardi di dollari, una cifra questa che ha permesso a big G di superare Microsoft, ben piazzata, oramai da diverso tempo a questa parte, al secondo posto nella classifica dei colossi dell’IT, e di guadagnare quindi un’ulteriore posizione sul podio delle società tecnologiche.

Il sorpasso è arrivato conseguenzialmente ad una crescita lenta ma, al contempo, graduale nonostante la crisi economica a livello globale in corso oramai da anni.

Facebook sbarco in borsa

Facebook, al via la quotazione in borsa a 38 dollari

Facebook sbarco in borsa

Dopo tanta attesa e dopo tante supposizioni il giorno dell’IPO di Facebook è finalmente arrivato ed il social network per eccellenza farà il suo ingresso a Wall Street con una delle più grandi Initial Public Offering della storia dell’IT, di gran lunga superiore anche a quella di Google.

Il prezzo iniziale per ogni azione è stato fissato a 38 dollari, una cifra questa che risulta superiore rispetto ai 28-35 dollari degli ultimi giorni e che dimostra il sempre maggiore interesse da parte del mercato.

Oltre 400 milioni di azioni sono quini state immesse sul mercato alla ricerca di nuovi fondi con i quali potranno essere contrattate sul NASDAQ col simbolo FB.

Mark Zuckerberg felpa Wall Street

Mark Zuckerberg, la sua felpa e le critiche di Wall Street

Mark Zuckerberg felpa Wall Street

La prossima settimana Facebook verrà quotato in borsa e Mark Zuckerberg, il giovane CEO del celebre social network, ha iniziato in grande stile, per quanto concerne numeri ed investimenti, quello che, comunemente, viene definito come “roadshow”.

Nonostante ciò sembrerebbe però essere finito sotto accusa l’abbigliamento giovanile e ben poco convenzionale per Wall Street di Zuck ed a metterlo in evidenza è Michael Patcher, un analista finanziario esperto del mondo dei videogames e salito più volte agli onori delle cronache per le sue opinioni particolarmente controverse.

Patcher, nel corso di una recente intervista rilasciata a Bloomberg, ha infatti dichiarato che il punto debole di Facebook è proprio Mark Zuckerberg con la sua oramai tipica felpa con il cappuccio e con la sua missione di voler connettere l’intero globo terestre.