buoni pasto elettronici

Buoni pasto elettronici: caratteristiche e benefici

I buoni pasto sono una delle più diffuse forme di fringe benefit aziendale e sono una soluzione adottata da moltissime aziende nelle quali non è previsto il servizio di mensa aziendale.

La loro introduzione nel mondo del lavoro risale agli anni Cinquanta e sono state le aziende britanniche le prime a distribuirli ai propri dipendenti e collaboratori. In seguito sono diventati una soluzione sfruttata a livello globale e nel nostro Paese sono sempre di più le realtà che offrono questo riconoscimento economico al proprio personale.

buoni pasto elettronici
buoni pasto elettronici

ColorSuckr, quali colori ci sono nelle foto?

ColorSuckr

Quella che vi presento oggi è una piccola chicca che farà comodo a chi si ritrova a dover utilizzare colori diversi ogni giorno, per lavori di grafica per siti web e non. Molte volte, ci capita di ritrovare dei colori veramente interessanti all’interno di alcune foto o alcune pubblicità. Oggi, grazie a ColorSuckr sarete in grado di creare uno schema dei colori contenuti all’interno di un’immagine.

ColorSuckr, è un servizio completamente gratuito, come la maggior parte dei servizi che presentiamo qui su Geekissimo quotidianamente. Oggi, andremo a conoscere ColorSuckr e vedremo come è facile da utilizzare. Dopo il salto, tutte le informazioni a riguardo.

Twittgeek, un boost per il vostro account Twitter

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Le dinamiche di successo su Twitter ancora non sono chiare. Si è portati a credere che più followers si abbiano più si stia andando bene, ma non è sempre così; si può credere che diventando follower di qualcuno si inneschi il meccanismo della gratitudine ed essere seguiti di risposta, ma non è così automatico.

Il modo in cui si muovono gli utenti su Twitter non è ancora svelato, il motivo principale è che Twitter non affronta la rete in modo 2.0, ma potremmo azzardare a dire che è una finestra su quello che sarà il web 3.0. L’approccio alla rete infatti non è più di tipo comunitario, ma individuale. Gli utenti di Twitter si possono dividere principalmente in due categorie, quelli che usano Twitter come un tracker e buzzano link o quelli che riversano il proprio “lifestream” 140 caratteri per volta.

Non potendo considerarsi una community quella di Twitter non si può fare a meno di notare che esistono delle connessioni fra gli di utenti. Non c’è nessuna struttura in grado di tenerli insieme, ma in qualche modo gruppi di utenti, accomunati dagli stessi interessi, si seguono fra di loro, dando vita a quelle che alcuni hanno chiamato crowd, ovvero folle.

O3D: Google prova a portare il 3D dentro il browser

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Da tempo si specula su cosa sia veramente il Web 2.0 e, più o meno dallo stesso numero di anni si specula anche su quale possa essere il Web 3.0. Al di là delle denominazioni, resta indubbia la volontà da parte di tutti noi di veder ancora sviluppare il discorso web. Il Web3D Consortium da anni immagina che il Web 3.0 sarà composto dalla tanto attesa visione tridimensionale della rete.

Il Web, secondo varie opinioni, si potrebbe trasformare in una serie di spazi in 3D, non tanto diverso da quanto già realizzato da Second Life. Questo potrebbe aprire nuovi modi di connettersi e di collaborare utilizzando spazi 3D condivisi. Uno dei più grossi ostacoli allo sviluppo del Web 3D sono le piattaforme a disposizioni degli sviluppatori e, in modo ancora più preponderante, la facilità con cui l’utente finale può raggiungere ed utilizzare simili contenuti. Second Life non può, a mio parere, essere considerato un esempio di vero 3D, poichè richiede il download di decine di Mb e l’utilizzo di un prodotto che è completamente scollegato da ciò che noi chiamiamo web, e cioè il nostro amato browser.

Google ha così realizzato un set di API completamente open source che permette di inserire all’interno di una pagina web dei componenti in formato 3D. Il progetto, denominato O3D, è presente sul web già da Aprile e l’interesse per questo nascente set si sta velocemente ampliando e durante la Google I/O Developer Conference, svoltasi il 27 e 28 Maggio a San Francisco, è stata inserita una sessione dedicata a questo suo nuovo prodotto. La gallery, inoltre, si sta velocemente popolando di tentativi da parte degli sviluppatori di utilizzare questo framework.

Aggiungiamo un Game Box nel nostro sito internet!

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Molti di voi sicuramente possiedono un Blog e ogni giorno, cercano qualche servizio in più da offrire ai propri visitatori. La moda di alcuni anni fa, era quella di permettere l’invio di SMS Gratis. Mi ricordo, lo scorso anno, quando ogni Blog italiano si “litigava” la fama di permettere di inviare sms gratis.

Sicuramente ci sono ancora blogger che cercano all’impazzata qualche nuovo servizio da offrire ai propri visitatori, e oggi Geekissimo vi vuole facilitare la ricerca presentandovi un ottimo sito che vi permette di aggiungere al vostro blog una Game Station virtuale.

Web 2.0 to Web 3.0: definizioni, bilanci, previsioni e aspettative per il futuro!

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Lettori carissimi, oggi è l’ultimo dell’anno. Tiriamo quindi le somme di un piccolo, grande ciclo della nostra vita per ricominciarne un altro, sperando che sia prospero e ricco di soddisfazioni, e che possa portare tante cose belle all’intera società. Auguri, quindi.

Giungiamo però in medias res da subito: parlavo di somme e di cicli della vita non a caso, cari geek. Perché, come avrete già capito, questo è un articolo che si discosta, per toni e temi, dai soliti che ci capita di scrivere qui su Geekissimo, vista proprio la particolarità di questa giornata.

Oggi vorremmo, insieme a voi, fare un resoconto di quello che è stato il tema più toccato da chi vi sta scrivendo qui. Vorremmo parlare di web, in particolar modo focalizzandoci sull’apparente ma imminente evoluzione del web 2.0 verso il web 3.0.

Prima di immergerci nel nostro viaggio, fissiamo dei concetti chiave. Spesso utilizziamo due “sigle” (web 2.0 e web 3.0, ndr) impropriamente, senza neanche accorgercene, e lo facciamo non conoscendo cosa c’è dietro a questi ormai non troppo nuovi appellativi.

In generale, possiamo definire il web 2.0 come web sociale, dove condivisione e facilità d’uso sono temi messi al primo posto dai fautori di questa net evolution. Web 3.0 significa invece altra, nuova internet: grafica 3D, intelligenza artificiale ma dalle “sfaccettature umane”, consultazione del web come grande database e, ancora, introduzione della semanticità, ossia, detto in parole povere, lo sviluppo di sofisticati meccanismi di interrogazione ed elaborazione automatica dei progetti online. (Per questi ultimi concetti, per chi sa l’inglese consiglio questo lungo ma interessante video).

Altomic ovvero creare video discussioni

Altomic ovvero creare video discussioni

Il web 2.0 è caratterizzato dalla possibilità d’interazione tra utente e autore, ma fino ad oggi abbiamo sempre assistito ad un interazione basata quasi sempre su commenti scritti, facili da scrivere e veloci da inviare, blog docet. Ma forse pian piano ci stiamo avvicinando ad un web d’intermezzo, qualcosa che si potrebbe definire web 2.5 cioè sempre interazione ma non più testo bensì video.

Almeno questa è l’idea di altomic, rivoluzionario servizio web che permette di affrontare varie tematiche di discussione e commentarle mediante dei video. In pratica un utente invia un proprio video in cui parla della politica italiana (argomento tanto discusso in questo periodo) ed io posso replicare ma non limitandomi ad un commento scritto ma bensì con un mio video.

Web semantico, Yahoo!, e il miraggio del Web 3.0

Fino ad ora abbiamo parlato continuamente di Web 2.0, di quell’insieme di tecnologie che hanno reso il web il frutto della completa interazione tra utente e contenuti, una rivoluzione che in pochi anni ha travolto internet mutandone il volto, da freddo involucro a variopinta manifestazione di contenuti digitali elaborati, rifiniti e scelti dagli stessi fruitori.

La nascita e l’ irrefrenabile sviluppo di Blog e Reti Sociali, di piattaforme per l’intrattenimento e lo studio, per la condivisione del sapere fino ad arrivare alle applicazioni web-based di cui tanto parliamo, sono solo alcuni dei traguardi raggiunti dal Web 2.0, oggetto di discussione in questo ultimo periodo alla luce della progettazione di una nuova forma di Web, che qualcuno ha azzardatamente soprannominato Web 3.0.
Questa volta l’interprete principale non è Big G, ma il suo eterno rivale, Yahoo!

Osiris: Rivoluzione nel mondo dei CMS (blog, portali, forum, ecc)

OSIRIS CMS

Osiris è un sistema gratuito che permette la creazione di portali che non sono “situati” su dei server. In Osiris tutti gli utenti hanno gli stessi diritti e poteri, cioè non esistono moderatori, amministratori, ecc. Ma mediante un sistema di valutazione tra utenti è anche possibile combattere eventuali spammatori. Anche se comunque è possibili istituire un portale con una gerarchia. Andiamo ad analizzare meglio le caratteristiche di questo CSM che può essere definito una rivoluzione dei portali:

  • I dati che compongono i portali di Osiris sono presenti su tutti i pc degli utenti collegati e registrati al portale. E inoltre le stesse parti di un portale sono presenti in più pc per evitare che la disconnessione di un utente causi un down del portale
  • Un portale creato in Osiris è presente in più copie all’interno della rete, cosi diventa possibile ricostruire l’intera copia del portale semplicemente reinstallandolo e allineandolo.Inoltre i dati sono presenti in locale e ciò garantisce sia la possibilità di consultare sempre i contenuti anche se non si è connessi ad Internet sia prestazioni fenomenali nella ricerca dei dati(ovviamente per avere i contenuti più aggiornati è necessario doversi collegare ad Internet).
  • La vera forza di Osiris è che permette di aprire dei portali gratuitamente, senza essere costretti a comprare un pacchetto hosting/housing, dato che le risorse hardware necessarie per il portale sono rese disponibili dagli stessi utenti che si registrano al portale.

Cloud computing nuova era del web?

Cloud computing nuova era del web?

“Immaginate se, ogni volta che volete un bicchiere d’acqua, doveste prima accertarvi di aver collegato una pompa al pozzo e di aver sistemato tutti i filtri. E se un paio di volte al mese quello che vi ha venduto la pompa bussasse alla porta per sostituire un pezzo difettoso e, prima di andarsene vi dicesse di fare attenzione che ci sono persone che avvelenano i pozzi e per questo di comprarsi una pistola“. Con questa ottima analogia inizia l’articolo sull’Espresso di Alessio Balbi, incentrato sul fenomeno del cloud computing.

Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta. Per la maggior parte degli utenti web i servizi online sono diventati fondamentali, sopratutto con la rivolta del Web 2.0; Sempre per questa filosofia installare e aggiornare programmi sul nostro computer, ed a volte mettendo a rischio la sicurezza stessa del pc (bug, virus etc) è un metodo antiquato. Per usare sempre la storiella dell’acqua uno ignora effettivamente come l’acqua arriva in casa, allo stesso modo i servizi di scrittura e calcolo dovranno arrivare sui nostri pc già pronti all’uso.