Wiki Lookup, tutti i contenuti di Wikipedia direttamente a portata di Chrome

Navigando lungo il web e trascorrendo dunque parte del proprio tempo online, può accadere di incappare in argomenti sconosciuti, termini mai visti prima e quant’altro possa andare a sollecitare la propria curiosità, altrimenti detta “sete di sapere”.

Al verificarsi di situazioni di questo tipo la prima cosa che, istintivamente, viene fatta, consiste nell’andare a ricercare il tutto mediante il motore di ricerca preferito, ottenendo come risultato, nella maggioranza dei casi, tutta una serie di indicazioni e spiegazioni inserite direttamente in Wikipedia, la nota enciclopedia libera.

Considerando dunque l’enorme potenziale offerto da Wikipedia e tenendo ben presente anche le esigenze dell’utenza sempre frenetica, impegnata ed alla ricerca di strumenti che possano facilitare la propria esperienza di navigazione online, è stato dunque ideato un pratico strumento, tutto dedicato agli utilizzatori di Chrome, il cui scopo consiste nel combinare l’efficienza del browser in questione ai molteplici ed interessanti contenuti offerti dalla nota enciclopedia online.

Jimmy Wales: l’apertura mentale non è nemica della qualità

Jimmy Wales

Negli ultimi tempi, a causa della scelta dello staff di Wikipedia di introdurre una nuova linea di editori per quanto riguarda gli articoli su personaggi viventi, si è alzato un coro di protesta da parte di molti utenti nei confronti dell’Enciclopedia Libera, ritenuta colpevole di non rispettare le stesse norme di principio che da sempre cerca di imporre, ovvero trasparenza e libertà di informazione. Jimmy Wales, co-fondatore di Wikipedia, ha rilasciato una serie di dichiarazioni, spostandosi a cavallo tra le due fazioni rivali.

WikiLook, includiamo un valido dizionario nel browser di casa Mozilla

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Sicuramente, la maggior parte degli utenti che navigano in internet, qualunque esso sia il motivo, si saranno ritrovati più di una volta a dover indagare circa il significato di una data parola, in lingua straniera o meno, al fine di una migliore comprensione del testo.

Di strumenti che consentono di eseguire tale operazione ve ne sono diversi, tuttavia, anche questa volta, se siete degli assidui utilizzatori di Firefox, potrete sfruttare un estensione perfettamente adatta a questo scopo.

Sto parlando di WikiLook, ossia un add-on esclusivo per il browser di casa Mozilla, la cui funzione consiste nell’ottimizzare il processo di visualizzazione della definizione di una parola, il tutto direttamente dalla pagina web in cui è presente l’oggetto della nostra attenzione.

Si tratta di un utile strumento che consente di risparmiare una notevole quantità di tempo per le nostre ricerche, offrendo inoltre la possibilità di poter essere sfruttato in una serie di modalità differenti.

Donne & Wikipedia? L’intesa ancora non c’è

Donne e Wikipedia

La parità dei sessi, ovvero le pari opportunità di sviluppo, apprendimento e lavoro sia da parte delle donne che degli uomini, ha trovato nella Rete fin dai primi tempi un terreno perfetto per la sua attuazione e la sua evoluzione, vista la totale uguaglianza di qualsiasi utente su Internet. Per quanto riguarda poi le celebrità online di sesso femminile, c’è solo l’imbarazzo della scelta: nei paesi d’oltreoceano troviamo Marissa Mayer, una delle prime impiegate di Google, presente con la società quasi dall’inizio, le mamme blogger, la star di YouTube iJustine, la cantante Esmee Denters (che ha raggiunto la notorietà proprio grazie a YouTube), e per quanto riguarda il panorama nostrano troviamo blogstar del calibro di Ilaria Giannattasio.

Nexplore Search, il motore di ricerca sociale e visuale

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In rete esistono una miriade di strumenti che permettono a ciascun utente di eseguire in maniera più o meno precisa, ed in base alle singole esigenze, ricerche di vario tipo, a partire dall’incontrastato colosso Google sino ad arrivare ai servizi meno noti o magari di recente creazione.

Tra essi, vi è uno strumento, poco conosciuto ma altamente efficiente, che credo meriti almeno in minima parte l’attenzione da parte di noi utenti, esperti e non.

Si tratta di Nexplore Search, un nuovo progetto che, sebbene sia ancora in fase di beta, costituisce un motore di ricerca del tutto diverso dai classici standard, il cui obiettivo sta nel permettere agli utenti di reperire informazioni in modo essenziale e mirato, operando in maniera più personale, più efficiente e più divertente.

Dall’interfaccia grafica colorata e gradevole, in perfetto stile web 2.0, Nexplore Search consente di effettuare ricerche suddivise per tipologia, quali siti, news, video, immagini, blog e podcasts, permettendo di visualizzare i risultati in maniera visiva, mostrandoli in anteprima, di salvarli in una lista di preferiti, per un successivo approfondimento, e di condividerli, caratteristica che conferisce a questo servizio web-based la definizione di “sociale”.

Wikipedia in Inglese raggiunge 3 milioni di articoli

Wikipedia

Nuovo traguardo raggiunto per Wikipedia, la famosissima enciclopedia libera online, la quale si trova ora a festeggiare il raggiungimento di quota 3 milioni di articoli nella versione inglese, un traguardo strabiliante che fino a poco tempo fa era totalmente impensabile. Probabilmente lo staff dell’Enciclopedia Libera ha deciso di proporre la nuova grafica proprio in vista di questo prestigioso traguardo, celebrando così il meritato successo planetario della creatura di Jimmy Wales.

Il tremilionesimo articolo è quello dedicato a Beate Marie Eriksen, attrice norvegese famosa per la sua partecipazione nella soap opera Hotel Cæsar. Cogliendo inoltre l’occasione per dare un’occhiata alle altre statistiche, si viene a sapere che il numero di utenti registrati di Wikipedia ammonta a 11 milioni, le visite giornaliere sono 60 milioni, le pagine 34 milioni (aggiornate 470 milioni di volte) e il numero totale di voci, incluse anche le altre lingue, è di ben 13 milioni.

Okawix, visualizzare Wikipedia offline

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Salve cari lettori di Geekissimo, vi siete ripresi da ferragosto? Se sì, oggi vi proponiamo un software freeware per poter visualizzare Wikipedia in maniera offline. Se volessimo essere veritieri in passato abbiamo già trattato l’argomento in questo post ma il programma utilizzato era differente. Oggi, vorremo proporvi una valida alternativa. Il suo nome? Okawix.

Okawix, come accennato prima è un software freeware che ci permette di scaricare tutto il contenuto di Wikipedia e consultarlo quando ne abbiamo necessità. In realtà però, il programma permette molto di più, in quanto oltre al download di Wikipedia, è possibile scaricare gli altri progetti che fanno parte della Fondazione Wikimedia, come Wikinews, Wikiquote, Wikibooks, Wikisource, Wikiversity e Wikitionary. La versione presente è compatibile con si sistemi Mac, Windows e Linux.

I passi da effettuare sono i seguenti:

1. Avviamo Okawix e come inizio dovremo selezionare la lingua tra quelle elencate, poi premiamo Select languages:

lingua okawix

Wikipedia si prepara al lancio del nuovo design, cosa ne pensate della Beta?

Wikipedia si prepara al lancio del nuovo design

Tempo di rinnovamenti grafici nel web: dopo il lancio della nuova grafica di Twitter, anche Wikipedia, l’enciclopedia online più famosa al mondo, decide di rinnovarsi lavorando su un’interfaccia grafica molto più pulita, compatta e web 2.0 della precedente. L’idea nasce grazie al progetto Wikipedia Usability Initiative, che ha appunto lo scopo di rendere Wikipedia più semplice da usare (e da modificare) anche per gli utenti meno esperti.

Per attivare la Beta, valida per tutti i progetti della Wikimedia Foundation, basta seguire questo link e selezionare l’opzione “Let’s Do It!“. Nel caso in cui non fossimo già registrati, potremo registrarci gratuitamente e procedere all’esplorazione della nuova interfaccia grafica semplicemente accedendo a Wikipedia e cliccando sul link “Prova Beta” in alto a destra.

Microsoft chiude Encarta, Wikipedia ha vinto!

Nessuno pagherà per avere un programma “inscatolato” quando, a costo zero, saranno disponibili molte più risorse sul Web. Quando il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales avanzava questa ardita ipotesi, cinque anni fa, molto probabilmente lo zio Steve Ballmer era impegnato a togliarsi i peli dalle orecchie.

Oggi, però, i crudi numeri hanno messo il nostro amato cugino primate con le spalle al muro. Encarta, la tanto famosa e celebrata enciclopedia virtuale di casa Microsoft, si avvia infatti verso una mesta chiusura. Un tramonto che la coinvolgerà sia nella sua incarnazione Web (su MSN), che in quella “inscatolata” a cui si faceva prima riferimento (“Student” e “Premium”).

La motivazione ufficiale di questa mossa è che “il mondo delle enciclopedie si è evoluto, così come il modo con il quale gli utenti ricercano le informazioni, che è profondamente diverso rispetto a quello degli anni passati“. Un alquanto imbarazzante giro di parole per dire che Wikipedia ha vinto.

Matt Cutts ci parla un pò di Google Knol

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Proprio qualche giorno fa mi ero occupato di Google Knol, il servizio che nei progetti del colosso di Mountain View, doveva sfidare Wikipedia, ma come abbiamo visto si è trasformato in un mezzo fallimento.

Ritorno sull’argomento in quanto Matt Cutts, capo del gruppo Search Quality, in Google, attraverso il suo blog fa qualche precisazione riguardo Google Knol, come a voler giustificare il passo falso fatto da bigG.

L’Enciclopedia Britannica sfida Wikipedia

In puro spirito 2.0 anche l’Enciclopedia Britannica entra a grandi passi nel mondo moderno con un annuncio a dir poco inaspettato infatti a partire da quest’anno agli utenti registrati sarà possibile modificare le voci della versione online dell’enciclopedia.

La notizia a dire la verità non è dell’ultima ora perché già a giugno scorso il CEO della Britannica aveva fatto intendere di voler percorrere la strada della collaborazione ma, sia chiaro, in modo assolutamente non democratico, dopo il salto vi spieghiamo il perché.

Google Knol: il punto della situazione

Google Knol è stato annunciato da Google a fine 2007 ed è stato lanciato ufficialmente a Luglio dello scorso anno, la differenza più importante tra Wikipedia e questo servizio è che su Knol gli autori non restano anonimi.

I primi dati che sono arrivati erano stati incoraggianti, infatti sono stati scritto oltre 100 mila articoli, e gli utenti che visitano Knol lo fanno da 197 paesi diversi ogni giorno. Ma dall’altro lato della medaglia, troviamo un sito che viene consultato poco, e i cui contenuti sono poveri rispetto a quelli di Wikipedia.

Wikipedia, obiettivo raggiunto

Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno se non quello di festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo di 6milioni di dollari di donazioni in favore di Wikipedia? L’enciclopedia libera più amata e discussa, infatti, è riuscita nell’intento di ricevere tante donazioni quante ne servono per poter andare avanti mantenendo indiscussi i principi che l’hanno resa tanto popolare.

Ultimamente l’enciclopedia è stata spesso al centro di polemiche riguardo la politica di totale rifiuto delle inserzioni pubblicitarie come fonte di sostentamento economico, tanto da doversi difendere dalle accuse di voler speculare sulle donazioni spontanee degli utenti, frutto dell’ottima fama di cui gode Wikipedia.

Wikipedia atto secondo (ed ultimo)

Siamo al secondo atto di una diatriba che vede sei importanti provider britannici contrapporsi a Wikipedia, accusata, come vi abbiamo raccontato, di diffondere pedopornografia.

Dopo la controversa inclusione di Wikipedia nella black list dei siti britannici, la Internet Watch Foundation è tornata sui suoi passi. Chiamata in causa qualche giorno fa per guidicare la pagina relativa un album dalla copertina discutibile, la commissione ci ripensa, revocando i precedenti provvedimenti di censura.