Arrivano nuovi alfabeti per il Web
L’alfabeto romano perderà a breve almeno un po’ della propria popolarità sul Web. Da lunedì scorso, infatti, l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha iniziato a testare undici nuovi alfabeti per gli indirizzi Web.
Tra le nuove lingue figurano il persiano, l’arabo, il russo, l’hindi, il greco, il coreano, l’hebrew, il giapponese, il tamil, il cinese tradizionale e quello semplificato. Si tratta, ha spiegato il presidente dell’Icann Paul Twomey di “uno dei più grandi e innovativi cambiamenti nella storia di internet”.
Attualmente nei domini di primo livello sono supportati solo i caratteri Ascii e le lettere dalla A alla Z. Quando il nuovo sistema sarà definitivamente testato e completamente attivo, invece, gli utenti avranno migliaia di caratteri a disposizione per creare gli indirizzi internet nella propria lingua.
Sperando che non porti troppa confusione, a mio avviso questa sembra una scelta democratica e anche di rispetto verso coloro che non utilizzano l’alfabeto romano: basti pensare che il 37 per cento degli utenti della Rete è asiatico (e il 2 per cento mediorientale) contro il 47 per cento degli utenti che si trova nelle Americhe o in Europa. Siete d’accordo con la decisione?
Via | Agence France-Presse
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#1Carmine
Mah, potrebbe essere una cosa interessante.
Difficile al momento capire se la cosa possa però portare effettivi vantaggi.
Per me si potrebbe anche usare l’alfabeto etrusco antico ma credo che sia meglio usare un solo alfabero che abbia, ovviamente, quanti più caratteri possibili.
Il fatto è che usando molti alfabeti può crearsi davvero molta confusione……chi vivrà vedrà
#2ellogallo
Anche a me pare che si rischi di creare tante macro-regioni in internet quanti sono gli alfabeti supportati per gli indirizzi. Certo è che noto sempre di più che per andare su un sito la gente digita il nome del sito in google, e quindi si potrebbe evitare di dover digitare l’indirizzo in cinese, ammesso che esistano dei contenuti scritti in alfabeto romano. Vedremo. Mi domando se questa strada sia contro il digital divide o non faccia che amplificarlo…
#3cyberflaz
Mi sembra giusto nei confronti di chi non utilizza l'alfabeto romano.
D'altro canto, però, io italiano che uso l'alfabeto romano, se volessi visitare il sito di un produttore asiatico? Non lo so, c'è il rischio di "dividere" Internet in tanti spezzoni quanti sono gli alfabeti che integrerà.
Lo so che sto per dire un'ovvietà, ma sarebbe così bello se ci fosse un unico alfabeto e un'unica lingua in tutto il mondo!
Ciao
#4Wolfark
Vorrei segnalare che esistono gia dei domini con caratteri diversi dall’alfabeto latino che supportano i caratteri cinesi e arabi che fino ad ora erano stati diciamo dimenticati dallICANN ma erano stati “salvati” dalla root cesidiana che oltre a risolvere i domini dell’ICANN risolve anche questi domini. E pensare che l’ideatore di questa root alternativa e’ l’italo-amercano Cesiodio Tallini
#5prostata
Mah, è un peccato che ci si divida anche sulla rete, ma tanto alla fine se un sito è in arabo dubito che un europeo possa trovarci contenuti per lui…
#6teo
Poco importa l’indirizzo del sito se poi il sito stesso nn e’ leggibile/consultabile.
Personalmente nn credo cambiera’ molto….i siti ad esempio cinesi hanno cmq contenuti scritti in cinese, se vogliono essere letti/consultati dall’occidente scrivono usando caratteri romani e questo avverra’ anche per i link, molto semplice.
#7Frankie
io sono contrario. alfabeti come quello cinese o giapponese hanno simboli per indicare una figura e sono pressochè infiniti, tantè che sapevo che molti che studiano quelle lingue non conoscono tutti i caratteri.
anche per noi italiani ci sono i caratteri accentati, ma pensate poi a fenomini di phising fatti con pòstèìtàlìànè.it e mi rendo conto che è difficile da leggere.
penso che ormai lo standard sia quello e gli utenti stranieri si siano comunque adattati, meglio non cambiare.
#8Sleeping
Se non crea troppa confusione con gli standard già presenti, mi sembra una cosa giusta 🙂
#9Nik24Nik
L’ennesimo inchino ai paesi in via di sviluppo, che ormai in tutti i settori di qualche rilievo economico tutti si affrettano a blandire, golosi di accaparrarsi una fetta di quei nuovi mercati. Creerà una grande confusione, e limiterà l’accesso alla rete globale. sottolineo globale perchè ora come ora esiste un solo standard per tutto il mondo. Usare l’alfabeto romano non è un privilegio dei paesi occidentali, deriva soltanto dal fatto che internet l’abbiamo inventato noi. Non mi sembra che qualcuno si sia azzardato a tradurre le posizioni dello yoga in altre lingue. In definitiva introdurre altre lingue e caratteri aumenterà la confusione, e diminuirà sensibilmente la usability dei siti di provenienza estera, in particolare da quei paesi con alfabeti diversi.
#10Fabri
Vediamo come andrà a finire…
#11Geko
Penso che dopo tanti anni di felice internet cambiare mi pare una stupidaggine.
1 E’ risaputo che la lingua di internet è l’ inglese;
ogni sito che si rispetti ha una versione accessibile
in lingua inglese.
2 Questo provocherebbe disagio solo agli utenti
europei, in quanto non abbiamo dimestichezza
con la simbologia di altri alfabeti, mentre non
cambierebbe nulla per gli altri popoli che già
sono abituati ad usare il nostro alfabeto.
3 Infine si avranno macro-sezioni di internet (inteso
come rete globale) le une completamente
inaccessibili alle altre, sia per difficoltà di
comprensione, sia per difficoltà pratica
Qualcuno ha mai provato a scrivere nella barra
degli indirizzi usando i caratteri arabi? Si
dovrebbe fare un copia e incolla dalla mappa dei
caratteri uno alla volta…. sai che p***e !!!
Ciao belli !!!
#12Franco
beh si credo sia giusto non solo perchè è nel rispetto di chi non utilizza il nostro alfabeto (e guardate che per un cinese o un giapponese non è facile imparare ad usarlo!), ma anche perchè potrebbe essere un modo di tenere ancora più vive le lingue che stanno scomparendo. Certo, probabilmente diventerà complicato andare da un computer con tastiera itaiana su Google Cina ad esempio, ma daltronde sono quasi certo che se avverrà questo cambiamento anche le aziende di computer si adegueranno e rinnovereranno gli attuali sistemi di imput in modo da essere utilizzabili facilmente con tutti gli alfabeti! (se vogliamo, anche oggi non è che sia difficile)