Zeitgeist 2007: ma davvero gli italiani cercano YouTube e Beppe Grillo?
Questi giorni giornali e telegiornali hanno dedicato ampio spazio alla pubblicazione, da parte di Google, degli Zeitgeist del 2007. Zeitgeist, se non lo sapete, è una parola tedesca che significa “Spirito del tempo” ed è un’espressione, “spesso adottata nella filosofia della cultura otto-novecentesca, che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca” (da Wikipedia). In questo caso viene utilizzata da Google per calcolare quali sono le tendenze dei propri utenti in tutto il mondo e, quindi, le tendenze (più o meno) globali della nostra epoca.
Sono un po’ scettico a dir la verità su queste tendenze. Ma andiamo con ordine. Non so se eravate già a conoscenza degli Zeitgeist 2007 in Italia, che secondo Google indicano “uno specchio d’interessi e curiosità dell’Italia che naviga e che usa Google come vettore d’informazione”. Primo assoluto in classifica è Beppe Grillo, seguito da YouTube, Badoo, Inps e Agenzia delle Entrate. Poi, ancora, MySpace, Inter, Alitalia, Milan e Superenalotto. Ma quanto sono attendibili per rappresentare uno specchio dell’Italia? Poco, a mio parere: di seguito vi spiego perché.
Questi risultati provengono dalle ricerche su Google, giusto? E quindi rappresentano coloro che, per andare sul blog di Beppe Grillo, passano attraverso Google piuttosto che andare nella barra degli indirizzi a scrivere www.beppegrillo.it. Non vi sembra strano? Non vi sembra questo – semmai – un comportamento da persone che vanno una volta ogni tanto sulla rete? Posso capire per l’Agenzia delle Entrate, posso capire per l’Inps e per il Superenalotto… ma il resto delle chiavi di ricerca sono talmente banali che stento a credere che tutti noi “navigatori della rete” passiamo per Google per chiedere qual è l’indirizzo di YouTube o quello dell’Alitalia.
Gli Zeitgeist sono sicuramente un documento importante per monitorare cosa cerca non tutta l’Italia, ma una parte dei suoi navigatori. E probabilmente, aggiungo io, c’è tutta un’altra parte che su Google cerca cose molto più complesse. Non so se il mio ragionamento è condivisibile da tutti; per questo mi piacerebbe avere una vostra opinione in merito. Come sempre, capita che i grandi mezzi di comunicazione (e, in quanto giornalista, ve lo dico perché conosco molto bene come funzionano) si facciano “infinocchiare” da tutte le notizie “curiose” che riguardano internet e ne parlino solo per dare un po’ di colore alle proprie pagine.
Via | Google Italia blog
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#1Serendipity
Negli ultimi giorni per ben due volte
da Tony Siino prima e da Mauro Lupi poi ho sentito “la storia” degli utenti che pur conoscendo il nome di un sito (il nome di youtube) lo inseriscono nel motore di ricerca invece che nella barra degli indirizzi, da una parte per diminuire i click che si devono effettuare per entrare in un sito e dall’altra per evitare di fare errori (di digitazione e di sbagliare il dot it/dot com.)
Quindi non credo che chi cerca youtube su google sia solo qcuno che naviga raramente.
Chi invece cerca cose ben più complesse credo che si perda nella coda lunghissima di google.
#2Walimay
io sono d’accordo con te.
Purtroppo una larga parte degli utetni ignora totalmente che esista una barra degli indirizzi.
A cominciare dal mio direttore di stabilimento che se non ha l’icona sul desktop non sa entrare nella intranet (un igneGNEre che sa usare bene il pc, a detta della direzione) per finire alla mia compagna, che per entrare su gmail va si google e creca welcome to gmail (!?!?)
credo che siano un campione rappresentativo degli utenti italiani della rete. 😀
#3Manuel84
E i bookmarks a che servono allora? 😉
#4Ziopeppe
Ciao
devo dire ke anch’io, pur avendo un po di esperienza di navigazione, accedo ai siti direttamente da google + ke usare la barra degli indirizzi; secondo me è più veloce, anke perkè generalmente ho sempre aperta la mia pag di igoogle.
Certo è che il mio 1° canale di accesso ai siti internet è tramite bookmarks sia personali ke sociali
#5claudio
Confermo,
Dove lavoro molti hanno scoperto il web solo da poco. Accendono il pc con la prima pagina impostato su google e magari digitano “libero.it” sul campo di ricerca per accedere poi alla loro casella di posta …
vi risparmio altri racconti folcloristici.
#6Qualsiasi
Secondo me non si può ignorare poi il fatto che, scrivendo nella barra degli indirizzi di firefox una keyword, come ad esempi youtube, firefox automaticamente fa una query del tipo “mi sento fortunato” a Google, sicchè anche noi utenti più smaliziati finiamo per generare delle hit su google, quando inseriamo nella barra degli indirizzi semplici keyword come “youtube” o “gmai”, va da se che gli utenti meno smaliziati nemmeno sappiano che questo metodo “passa attraverso Google” attribuendo questa funzione di Firefox a non meglio precisati poteri automagici.
#7Napolux
Io invece la penso diversamente: le zeitgeist che ci danno sono epurate.
Secondo me la gente cerca più “porno” che “beppe grillo”: ma questo non ce lo diranno mai.
#8Daniele Interario
Assolutamente d’accordo con te. Le zeitgeist non possono rappresentare l’Italia intera, ma solo chi cerca con Google, anche per siti molto banali. Quindi smettiamola di dire che sono lo specchio dell’Italia.
Complimenti per il post.
#9Francesco
Ho fatto un esperimento con AdWords puntanto sulla parola chiave “Youtube”. Beh in poco piu’ di ventiminuti la mia pubblicita’ e’ stata visualizzata ben 20,000 volte!!!
Poi il bid e’ salito a 8 euro per click ed ho dovuto sospendere la campagna.
Ero un po’ scettico sui trend di Google, dopo questo test mi sono ricreduto.
Francesco
#10andrea gori
ottimo post shor…
daccordo sul porno e poi ci metterei pure DIO!
Anche io non so che senso però abbiano queste classifiche ma forse come dite voi rispecchiano un uso di internet che è quello veramente mainstream. Chi non ha sentito parlare di beppe grillo quest’anno? e immagino che anche i più lontani dal web siano andati a curiosare sul suo blog (non a leggerlo…) ma solo per capire chi è che radunava 100mila vaffanculo in piazza.
Il problema è che questo zeitgeist non è quello del web ma quello della tv e dei giornali RIPORTATO sul web…
#11Pascal
io spesso non digito il prefisso www e il suffisso .com/.it/.croce ma semplicemente il nome del sito:
scrivendo beppe grillo nella barra degli indirizzi, firefox mi rimanda al blog del comico, passando per la funzione “mi sento fortunato” di google.
E questo fa statistica
(no, non m’interessa tenere il blog di grillo nei bookmarks)
#12Paolo
Secondo me, invece, il dato non è da buttare via. Anche perché quella ricerca “alitalia” comprende tutte le ricerche “vendita alitalia”, “sciopero alitalia” e simili.
Inoltre tiene anche conto delle ricerche all’interno dei siti del gruppo google (youtube: e qui beppe grillo “va a manetta” ), siti che utilizzano una funzione di ricerca fornita da Google, come il Corriere della sera, vari portali e servizi simili
#13Steid
Perfettamente d’accordo con te. Su google si cerca altro (fatto salve eccezioni come quelle descritte dagli altri).
#14Shor
@Francesco: interessante, per curiosità come monetizzavi poi le visite provenienti da gente che cercava youtube?
@andrea gori: grazie ma questo articolo è di D@di 🙂
#15Liberamente
questi dati dicono qualcosa d’altro:
http://www.google.com/trends?q=beppe+grillo%2Cyoutube%2Cbadoo%2Cinps%2Cagenzia+delle+entrate&ctab=0&geo=IT&geor=all&date=ytd&sort=0
#16Diridea
Nella classifica americana compare in vetta PARIS HILTON…a questo punto direi che ci è andata bene!!
Meglio un Beppe che una Paris
#17el gabro
ragazzi svegliatevi ma non vi sembra strano? come mai cercano grillo e you tube? la gente in italia cerca informazione ma quella vera e non quella confezionata su misura, l’italia si sta muovendo verso un’altra direzione finalmente la gente sta capendo che questi giornalisti SONO VENDUTI! se l’italia sta cadendo in un cumulo di m… è anche colpa di questi giornalisti da strapazzo.
#18Monte
Basterebbe escludere dalla classifica le ricerche con mi sento fortunato…
#19Francesco
@Shor
La landing page aveva dei programmi di affiliazione! 😀
Essendo la pubblicita’ allettante perche’ mirava su guadagnare senza spendere ha catturato l’attenzione di molti ed ha avuto molti click nel breve lasso di tempo che e’ stata visibile.
Ero l’unico che pubblicizzava con la keyword Youtube!!!
CPM non altissimo naturalmente, ma con 20,000 visualizzazioni non e’ stato male.
La conversione e’ stata altissima, e sono riuscito a coprire il costo per click.
Non avendo pero’ la keyword Youtube nella landing page ha portato il bidding price a livelli troppo alti da sostenere a causa del page quality. All’inizio pagavo solo 0.12 per click!!! 😀
L’esperimento e’ riuscito, ed e’ stato pure divertente!
Francesco
#20alessio
La sua soddisfazione è il nostro miglior premioooo
#21Michele
Personalmente, facendo assistenza agli utenti, rilevo una diffisissima tendenza che è quella di confondere la barra degli indirizzi di explorer/firefox con il campo cerca di google. Mi spiego meglio: rilevo tantissimi casi di persone che scrivono su google http://www.nomedominio.it e poi cliccano sul primo link della SERP che è ovviamente quello del sito. Mi domando: come le conisdera google queste ricerche?
#22Pipppetto
posso comprendere e tenere per buona la classifica così com’è; in fin dei conti più o meno può essere indicativa degli interessi dell’italiano medio
ma badoo al terzo posto, cosa ca.cc.hio è ? – se devo andare apposta a vedere su google
non mi pare di vivere fuori dal mondo, visto che passo parecchie ore al giorno su internet sia per lavoro che per diporto, ed è la prima volta che lo sento nominare
poi, ritengo che quantomeno sia una ricerca “purgata”, perchè certamente nei primi 10 posti DEVE esserci almeno 1 termine che abbia a che fare con sesso/porno, considerando le percentuali mondiali di utilizzo di internet
#23steta
sono assolutamente d’accordo con serendipity.
Secondo me gli utenti della rete possono dividersi in 3 categorie molto grossolane:
1) utenti occasionali della rete
2) utenti abituali della rete per il tempo libero
3) utenti (non saprei dire) abituali per lavoro, interessi specialisti, ecc, comunque utenti più esperti e paratici della categoria precedente.
Gli utenti 3), almeno penso la maggior parte di loro, talmente esperta che utilizza segnalibri o completamento automatico nella barra degli indirizzi, ed utilizza google solo per cercare siti di cui non conosce l’URL, e quindi rientra solo occasionalmente nella classifica stilata da google
Gli utenti 1) e 2), invece, penso siano coinvolti appieno nella ricerca di google, e rappresentando questi ultimi gruppi sicuramente più del 50 % degli utenti della rete, penso che l’indagine di google sia abbastanza indicativa.
Certo, per definire realmente le tendenze dell’italia, secondo me, andrebbe fatta un’analisi dei siti effettivamente visitati.
Un’analisi tipo quella di google credo sia abbastanza incompleta e superficiale, per quanto corretta.
Ciao a tutti!
#24Vittorio
Da giornalista a giornalista: la maggior parte dei miei colleghi usa google persino per cercare il sito di repubblica. E lo fa per semplice pigrizia, visto che nella maggior parte dei casi google è impostato come pagina iniziale del browser. E lo usano addirittura per raggiungere la homepage del sito per cui lavorano, visto che la mia è la redazione di un quotidiano online! Non sono certo persone che accedono saltuariamente alla rete (anche se molte di loro non hanno alcuna conoscenza del web e dei computer in generale, il ché è tutto dire, visto il lavoro che fanno): sono soltanto pigre.
#25Karim
Ma i dati veri li avete letto??
Youtube in vetta non Grillo, sveglia
http://www.google.com/trends?q=beppe+grillo%2Cyoutube%2Cbadoo%2Cinps%2Cagenzia+delle+entrate&ctab=0&geo=IT&geor=all&date=ytd&sort=0
Poi leggete accanto al grafico!!!
la gente non cerca direttamente youtube ma per esempio:
1.Apple TV e google riporta la notizia: Apple bringing YouTube to Apple TV
2.Anti-Piracy Filters e big G riporta: YouTube Unveils Anti-Piracy Filters
Questi dati non sono attendibili direttamente se io cerco so google la parola ebay non mi viene solo fuori quello che sto cercando ma mi può venir fuori qualsiasi sito che citi ebay e dopo questo commento se cerco di nuovo ebay tra le 20mila pagine e le tante ‘o’ di Goooooooogle troverò anche gekissimo pensate se cercate magari il blog del vostro amico che magari ha scritto anche una sola volta YOUTUBE lo zeitgeis lo conteggia uindi è quasi normale che con servizi di queste dimensioni lo zeit geist lo trovi 30milioni di volte.
Con questo passo e chiudo ho scritto anche troppo…
#26Rintintin
capita che ?
Ma che capita che….e’ che un giornalista tira acqua al suo mulino (fino a che non inizia ad avere entrate e nteressi precisi scrivendo su internet ) e ha tutt lpinteresse di questo modno
COME DEL RESTO e’ evidentissimo osservando il media tv
a mettere in risalto solo le scemenze di internet….
Ovviamente viene cambiat per professinismo e di fatto lo e’
esattamente come quello delle sokkole….
SEMPLICE.
Ma…come mai sti tentativi di trasformare il blog in un forum?
Che anche qui si inizi a fare “professinismo”?
Occhi che secondo me state scendendo non poco ultimamente…..
io non facci il giornalista…em em pero’ facci web da quando e’ nato piu’ o meno
Realizzi?
Ciao ne…..
#27nik24nik
il problema, cm sempre in italia quando si parla di technologie, è che chi le usa non le sa usare e chi ne parla non le conosce se non per luoghi comuni e sentito dire. se pensiamo che la maggiorparte degli utenti del pc lo usa come una macchina da scrivere o poco più non mi stupisco di sentire che la gente passa da google per andare anche su siti di cui conosce l’url.
Povero google cmq, cosi maltrattato e sottoutilizzato…mette tristezza sentire certe cose.
#28Rintintin
mha…
a me e’ capitato un disastro di volte di mettere geekissimo nel google
eppure se vuoi giocartela con l’utilizzo di un pc
non ci sono problemi.
E non certo sol come macchina da scrivere….
Anzi mi pare evidente che scrivere e la cosa che mi piglia di meno e sto traduttore vocale ancora di meno….
Il vero problema e’ ,come per altri settori
valutare qualcuno sulla base di minkiate che uno non farebbe mai.
Mi sann molto del tipo
“va come tiene il volante quello…..sara’ mica un autista….”
Usare google per trovare un sito che si conosce benissimo e’ del tutto “normale”
magari non per qualsiasi sito
per molta gente su…
ma non diciamo scemenze..
in Italia mica in Italia…..
qui di anormale c’e’ solo prendere in considerazine ste minkiate di classifiche
quello si
e pure di scambiare un blog per un forum….hihi
#29Paologaz
Io navigo molto in Internet e quando ho bisogno di fare una ricerca uso ovviamente google, ma non solo. Per le visite successive però uso il completamento automatico delle url nella barra degli indirizzi, capisco però quelli che usano poco internet che continuano a servirsi dei motori di ricerca.
Va ricordato anche che molti siti hanno titolo del sito e indirizzo completamente diveri tra di loro, per cui si rende necessario, a volte, l’ uso dei motori di ricerca.
Paologaz
#30Tinny
Io abitualmente preferisco scrivere “alitalia” o “ferrovie stato” in alto a destra per andare su google e fare un click piuttosto che scriverlo nella barra degli indirizzi.
E navigo da anni e per lavoro.