I giovani della “generazione Google”? Sono impazienti e intolleranti verso il Web
I giovani della “generazione Google” sono impazienti e intolleranti verso internet. Parola dello University College di Londra, che ha svolto una ricerca sull’utilizzo della rete da parte dei ragazzi di oggi. Ventenni che sicuramente si trovano a proprio agio con il computer come nessuna delle precedenti generazioni, ma che forse proprio perché si trovano troppo a proprio agio, si trovano sempre più a commettere degli errori.
È quasi ovvio che i ventenni di oggi diano “del tu” al computer molto più che i ventenni di cinque o dieci anni fa. Poi, però, se leggiamo bene tra le righe della ricerca, capiamo che utilizzare di più il computer non significa essere più inclini all’uso del computer, anzi. “Gli studenti di oggi – si legge – passano molto più tempo al computer, ma mostrano anche un’incredibile impazienza verso la ricerca e la navigazione, e tolleranza zero nei riguardi di qualsiasi ritardo o problema che impedisca loro di soddisfare entro pochi secondi i propri bisogni di ricerca”.
Il Web come sappiamo bene è una grandissima risorsa per cercare informazioni e documentarsi; sembra, invece, che soprattutto i ragazzi di oggi non si soffermino sugli articoli, ma li selezionino secondo chissà quale criterio (probabilmente quello della fretta) scegliendo solo quelli della prima pagina del motore di ricerca. Questo fenomeno l’ho notato anch’io nei confronti di tanti coetanei e ragazzi anche molto più giovani di me, che dicono di “non aver trovato niente” su internet solo perché si sono limitati a guardare la prima pagina dei risultati di Google o ad aver fatto una ricerca semplice su Wikipedia.
Mentre noto, al contrario, che molte persone in avanti con l’età che si accostano a internet, vedono il Web come un libro o come un giornale, e quindi tendono a leggere tutte le righe di tutto quello che gli capiti davanti. Ovviamente non è positivo né il primo comportamento né il secondo; ma chiaramente poi il tempo e la pratica sono gli unici maestri della navigazione e della ricerca in rete. Oggi (per altri motivi) ho visitato per lavoro una scuola elementare di Roma con una splendida aula d’informatica: la mia speranza è che insieme alle “periferiche di input e di output” i bambini e i ragazzi imparino anche come utilizzare e sfruttare al meglio la rete. Avete degli esempi da portarmi? Che ne pensate?
Via | Slashdot
Categorie:
Google, Motori di Ricerca, Problematiche Tags: Educazione, giovani, Google, Internet, ragazzi, ricerca, studenti, |
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#1Zeruhur
E’ possibile che l’atteggiamento ci sia, non dico di no. Riconducibile peraltro ad un’imperante superficialità che ormai vedo applicata a diverse attività e comportamenti.
Però devo dire per esperienza personale che anche le persone over 30 non sanno usare internet molto bene, sopratuttto per quanto concerne le ricerche: parole chiave sbagliate, spesso si fermano al primo risultato ed è già un lusso se esso sia la voce di wikipedia
#2Marco
Sono assolutamente d’accordo e aggiungo: vedo ventenni che si vantano di essere dei maghi del computer solo perchè navigano una decina di siti (i soliti) e passano la giornata a chattare e postare. Se poi sanno usare Emule si sentono delle divinità.
Provate a chiedergli come hanno impostato il firewall, di eliminare qualche applicazione dal tray o impostare qualche regola per la posta in arrivo … buonanotte.
Molti ventenni (non certo i navigatori di questo sito) hanno col PC un approccio un po’ da scimmie: ” faccio questa operazione, il risultato è buone e va bene , ma non chiedetemi perchè e per come”
Marco
#3Simone
Da ventenne quale sono non posso far altro che essere pienamente d’accordo! Faccio l’ultimo esempio in cui sono incorso proprio la scorsa settimana…Studio informatica all’università e domani ho un esame di Reti. Dovevo fare una tesina sulle HiperLan e dovevo trovare materiale in rete. Effettivamente mi sono fermato alla prima pagina e ho detto: non c’è niente! se avessi visto fin da subito le pagine oltre la prima avrei finito molto tempo prima la mia tesina! Purtroppo è vero, non abbiamo pazienza di cercare…forse proprio perchè siamo troppo abituati ad avere tutto e subito..e se ci penso questa non è una bella cosa…sia con il pc che nella vita reale!
#4Beef
Quoto interamente Zeruhur e Marco.
Aggiungo una frase che ripeto molto spesso quando discuto di questo argomento: oggi le persone, ed in particolare gli under 30, sanno perfettamente come collegare il computer, ma hanno dimenticato come collegare il cervello e lasciano che sia il pc a pensare al posto loro.
Il che significa nient’altro che al posto di quella fetta di persone che un giorno dovra’ mandare avanti il mondo, sta pensando qualcun’altro……… fate vobis.
#5Sevenissimo
Quale giovine di esattamente 20 anni, non posso che darti ragione: anchio se sto cercando qualcosa su internet, mi aspetto che funzioni tutto, subito e, possibilmente, che i risultati utili siano in prima pagina (beh, altrimenti ci sarebbe da chiedersi cosa servono i continui sviluppi degli algoritmi di ricerca…).
…ed è vero, tolleranza zero: non riesco a sopportare che una ricerca nella pagine italiane, presenti tre pagine di pubblicità e offerte da e-shop, quando quelli sono risultati che probabilmente non interessano a nessuno (credo, oppure c’è da chiedersi perchè sono lì…), mentre con la stessa ricerca fatta con le keywords in inglese, basterebbe l'”I’m feeling lucky”…
Fortunatamente la mia informatizzazione (in parte scolastica, in parte per esigenze scolastiche) mi ha insegnato a selezionare i risultati usando il cervello e non solo il pagerank, quindi ben o male, perdendo più o meno tempo, trovo sempre quello che cerco.
Quindi ritengo che sia questa la strada: non invitare gli utenti di google e wikipedia ad abbandonare un determinato corso di laurea (notizia di questi giorni…) ma creare una cultura, per cui i giovani sappiano usare gli strumenti della nostra epoca (google, wiki) come, non so, nel medioevo sapevano maneggiare una spada…
PS. riguardo a quelli che si sentono guru dell’informatica perchè installano un programma/gioco (secondo loro: “programmano un computer”)… semplicemente non ho più parole…
#6Pio Alt
Limitarsi alla prima pagina dei risultati di Google non sarebbe il peggio se la ricerca fosse fatta almeno con due o tre parole sensate…
– Operatori boleani?
– Quelli solo se sei geniere elettronico!
Devo ammettere che scrivo qualche parola nella barra degli indirizzi di FF, se esce la pagina di Google mi scoccio un po', mi aspetto che esca subito la pagina che cerco 🙂
Ho un'età… non sono un ragazzino, ma poi non desisto.
#7matteostringher
Io sono un tredicenne e devo assolutamente dire la mia.
Io sono d’accordo che la nuova generazione si sta spostando verso il web e il computer.
Quello che dici è vero.
All’ultima ricerca di ed. tecnica molti si sono trovati con la stessa roba. Perchè??? Scrivono su google, ortaggi e il primo risultato per loro è parola santa.
Io che scrivo pagine web e sto imparando a programmare con PHP e Java sono paziente, e se non capisco un concetto mi fermo. Riprovo e riprovo.
Per l’argomento di prima è come le espressioni in matematica forse un po’ diverso. Se il risultato non viene chi se ne frega.
Qualcuno conferma a quello che ho detto???
#8fedemello
sarò succinto: la ricerca dell’University college mi sembra un misto di luoghi comuni misto a cazzate