Romolo Ganzerli (Seroban)
9 Maggio 2008
Vi avevamo parlato qualche tempo fa della
chiusura del torrent tracker TorrentSpy, a seguito della battaglia legale intrapresa contro la MPAA nel 2006, quando il sito era giunto all’apice del successo ed un giudice federare ordinò di rendere disponibili tutti i dati relativi alle attività dei propri utenti.
La chiusura del sito non ha comunque interrotto il corso giudiziario, anzi, ieri è stata pronunciata la sentenza ufficiale, che
condanna Torrent Spy a pagare 111 milioni di dollari.
Nonostante il servizio non ospitasse fisicamente sui propri server materiale protetto da copyright, ne facilitava lo scambio tramite la sua rete. Questo per i giudici è stato abbastanza per condannare TorrentSpy al pagamenti di 30.000$ per ognuna delle 3.699 instanze di violazione di copyright presentate nel corso del processo.
Paradossalmente è andata anche bene agli admin, sicuramente i file protetti da copyright che il sito ha consentito di scaricare sono migliaia e migliaia, non 3699; la multa sarebbe quindi potuta essere molto più salata.
Come era immaginabile, la società ha dichiarato la bancarotta per l’incapacità di pagare l’intero importo.
Sicuramente questa notizia farà discutere molto, e non sarebbe strano se d’ora in poi i motori di ricerca torrent si guardassero bene dal condividere o comunque dal trattare file protetti da copyright. 111 milioni di dollari sono una cifra non indifferente.
#1Luca Futura
Ahia. E’ importante come sentenza.
Me ne sono accorto proprio oggi, mentre cercavo la 11 di Lost…
#2Red
cazz… ma dove li trovano tt quei soldi?o.o
#3ciny2
hmmmm questo non fermera gli altri portaloni 😀
#4shivanking
peccato, comunque tutta questa opposizione contro p2p la vedo inutile: solitamente è comunque tutta roba reperibile per altre vie…
#5Sir g@briel
Meno male che non mi hanno identificato tra gli utenti utilizzatore 😀
Povero TorrentSpy…
#6kenzo
le altre vie sarebbe il noleggiare in videoteca e non rubare , prima o poi vi pinzano tutti, e poi ridiamo
#7sparty
Kenzo secondo me tu sei uno di quelli che “ruba” :/
#8Luca Futura
eheh, in realtà lost potrei vederlo anche su Fox… ma non ce la faccio proprio =)
#9shivanking
ma poi non vengono condannati gli admin di tanti altri siti veramente criminali… ma dai!
#10theQ.
l'IP TV ridistribuisce contenuti video nel web con scopo di lucro (canone 8 euro al mese), facendo pagare ciò che è gratuito (tv free rai, mediaset, la7, ecc…), peggio di coolstreaming o dei pirati di torrent spy che non chiedono denaro pay per view.
Quelle invece non vengono incriminate!