Imparare testi e discorsi a memoria con l’aiuto di Swiftword

Per imparare a memoria un testo o una serie di informazioni esistono svariate tecniche, che sono il più delle volte personali e soggettive, diverse da individuo a individuo.
Esistono però delle tecniche di memorizzazione riconosciute come valide per tutti. Una di queste si avvale del Tachitoscopio, un dispositivo che mostra (solitamente proiettandola) un immagine o un testo per un dato intervallo di tempo.

Grazie a questa tecnica si è in grado di memorizzare meglio ciò che si visualizza e di migliorare la velocità di lettura.
Ispirato dal funzionamento del Tachitoscopio, Dean Heard ne ha creato una copia computerizzata, Swiftword, un software che ne riproduce esattamente il funzionamento, ed aiuta a memorizzare parole e discorsi molto più velocemente del normale.


Visualizzando una serie di parole in rapida successione, il cervello è stimolato a riconoscerle in pochissimo tempo, e poichè la successione delle parole è sempre la stessa e la loro posizione è sempre identica, gli occhi non hanno bisogno di rimettere a fuoco l’immagine.
In questo modo si risparmia molto tempo, ma soprattutto si riesce ad imparare a memoria molto più in fretta, in quanto il subconscio comincia man mano a cercare di anticipare la parola che sta per apparire prima che questa appaia realmente sullo schermo, e così la memoria comincia ad immagazzinare informazioni
.”

La spiegazione combacia perfettamente con il principio di funzionamento del Tachitoscopio.
Il software è davvero molto semplice, si tratta di una schermata nera in cui compaiono in successione ad una velocità preimpostata una serie di termini, inseriti ovviamente dall’utente o prelevati da un file di testo. L’utente può anche modificare il font e i colori.
Swiftword lo potete trovare gratuitamente a questa pagina, fateci sapere le vostre impressioni.

Via | PcRevenge

9 commenti su “Imparare testi e discorsi a memoria con l’aiuto di Swiftword”

  1. A parte chi ha problemi realmente fisici al cervello, la memoria non è assolutamente soggettiva.

    Non esistono persone che hanno più o meno memoria, quello che fa la differenza è come si usa la memoria, come si crea l’ordine per ripescare l’informazione che vogliamo.

    Per questo motivo, software come questo portano ad uno scarso risultato e risultano poco flessibili se paragonati a metodologie e tecniche che sfruttano la creatività (parte dx del cervello).

    Alternativa: fare un passo in libreria, dove esistono numerosi manuali sul tema, oppure seguire un corso sulle tecniche di memorizzazione.

    Ciao

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