Cari lettori, credo che ognuno di noi sia dotato di una connessione ADSL ad una certa velocità. Purtroppo, non troppo tempo fa, ero costretto a navigare con una misera connessione 56 kbps. I consigli generali per coloro che si servono ancora di questa connessione sono pochi, ma efficaci:
- Disattivare il caricamento e la visualizzazione delle immagini
- Disattivare il caricamento e la visualizzazione dei contenuti dinamici (Flash)
- Aumentare la capacità della cache del browser
- Disattivare il caricamento e la visualizzazione di script (es. Javascript)
- Disattivare il caricamento e la visualizzazione dei fogli di stile (CSS)
Le soluzioni non si esauriscono certo qui, ma potremmo evitare di svolgere tutte queste operazioni rivolgendoci ad un servizio molto utile: si tratta di Finch. Vediamo insieme in cosa consiste il suo lavoro.
Colleghiamoci subito al sito di Finch. La pagina che ci si ritrova davanti non è certo delle più invitanti, ma si carica in un batter d’occhio: è questa la principale funzionalità che caratterizza il servizio. In breve, si tratta di un mix di tutti quei consigli che abbiamo elencato sopra. Senza artifici grafici sbalorditivi, il sito vanta una riduzione della home page del New York Times da 1.4 MB a 84 KB: siamo vicini al 94% di contenuti in meno da scaricare. Le sue limitazioni, come descritto nella sezione “What doesn’t finch do?”, sono essenzialmente due: non poter caricare contenuti dinamici e script di alcun tipo e non poter lavorare con i cookies. Ciò si traduce nell’impossibilità di visitare siti 2.0, sicuramente, ricchi di contenuti dinamici per definizione, e nell’impossibilità di poter lavorare correttamente in siti che richiedono login o dati di account.
Le regole di Finch non ne permettono l’utilizzo per delle categorie ristrette di siti. Dopo aver superato a pieni voti la parte teorica, passiamo a quella pratica: vediamo cosa si ottiene sottoponendo il nostro caro Geekissimo alle semplificazioni di Finch:
Non sembra più lui! Scarno, scialbo, piatto… Ma non per questo non interessante! 😀 Insomma, il servizio offerto da Finch è una soluzione drastica, simile a quella proposta da Google Mobile Transcoder, sebbene questo servizio sia rivolto a browser che lavorano su dispositivi mobile.
In definitiva, consigliamo questo servizio in particolar modo a coloro che pagano in funzione dei KB scaricati. Anche perdendo tutto il gusto di navigare in Web, almeno non sono costretti a pagare bollette esorbitanti! 😀 Buona navigazione, a presto!
#1permissiondenied
molto interessante.. 😉
#2che 00
non è per commentare il post, ma mi stan girando, com’è possibile che la gente legga i copioni?
avverto:
se qualcuno capitasse in un blog con il nome copiato dal mitico GEEKISSIMO che ha copiato anche il titolo cambiando solo una lettera, si trova davanti tutte cose che han scritto altre persone, tipo questo post e non menziona nessuno, quel blog è schifo per non dire altro.
…scusate per lo “sfogo”