OneSwarm: il P2P sicuro
L’altro giorno, analizzando insieme la condanna inflitta agli amministratori di “The Pirate Bay“, è prepotentemente tornato alla ribalta il problema relativo alla sicurezza e alla privacy degli utenti sulle reti P2P. Un problema che l’amico Quique ci ha prontamente consigliato di risolvere sfruttando il servizio OneSwarm ideato dagli studenti Tomas Isdal, Michael Piatek, Arvind Krishnamurthy e Tom Anderson dell’Università di Washington, che quest’oggi abbiamo deciso di presentarvi in maniera un po’ più dettagliata e “critica”.
Siamo infatti al cospetto di uno dei maggiori esponenti del mondo F2F (friend to friend), quello che secondo molti sostituirà relativamente presto il peer to peer. Principali tratti caratteristici di quest’ultimo: la possibilità di scaricare e far scaricare file agli altri utenti con il massimo grado di privacy, consentendo l’accesso solo ai propri amici (magari pescati al volo dalla lista dei contatti di gTalk), agli amici dei propri amici e agli amici degli amici dei propri amici. Un gruppo abbastanza ampio di persone ragionevolmente fidate che opera su di una rete sicura che non sbandiera a destra e a manca l’indirizzo IP degli utenti, insomma.
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Come potete ben vedere nel video che campeggia qui sopra, OneSwarm ha un’interfaccia web-based estremamente semplice da utilizzare e può essere utilizzato liberamente su tutti i maggiori sistemi operativi. Consente di avere un’anteprima “al volo” dei file in download (convertendo, ad esempio, spezzoni di video in flash, in modo da non necessitare di codec aggiuntivi).
Maggior difetto del sistema, almeno per ora, la scarsa popolazione della rete F2F e la conseguente penuria di file rintracciabili in quest’ultima. In secondo piano, ma nemmeno tanto, c’è poi l’impossibilità di controllare la banda riservata a ciascun file in download.
Ad ogni modo, se casi di cronaca come quello di “The Pirate Bay” continueranno tristemente a verificarsi in giro per il mondo, potete starne sicuri: il grado di diffusione di questa tipologia di servizi aumenterà vertiginosamente a stretto giro.
Allora, che aspettate a provare questo OneSwarm e farci sapere cosa ne pensate?
Via | MakeUseOf
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#1white-rabbit
Molto meglio usare ANts a stò punto.. 🙂
#2corrado
@white rabbit:
per quali ragioni sarebbe meglio usare ants? in che cose oneswarm difetta nei suoi confronti?
Non conosco nessuno dei due, e mi interesserebbe capire la bontà di questi strumenti.
Grazie 🙂
#3quique
Fa davvero piacere che voi redattori teniate molto in considerazione il pensiero e il parere degli utenti 😉
#4Sir g@briel
quique dice:
Ci sono redattori e redattori.
Naqern è uno di quelli con la R maiuscola! 😉
#5vinnie costante
Che cosa inutile, hanno scoperto l’acqua calda.
La rete deve essere sicura a priori, non ti puoi basare sul fatto che tra gli amici, amici degli amici, amici degli amici degli amici non ci sia un infiltrato.
Questo programma fa pena, molto meglio ants come dicevano sopra a questo punto.