Molto probabilmente, ogni volta che accendiamo il PC, non pensiamo minimamente all’impatto che abbiamo sull’ambiente, o meglio, ci pensiamo ma cerchiamo di giustificarci ripetendo a noi stessi che stiamo comunque facendo qualcosa di utile. E, nella maggior parte dei casi, abbiamo ragione. Già in passato Geekissimo si era dimostrato estremamente favorevole alla causa ambientalista, dedicandogli addirittura una serie, Isola Ecologica, ideata e scritta da Angelo Iasevoli. E se l’impatto ambientale di Internet fosse molto più grande di quanto ci aspettassimo?
Secondo quanto scritto da Ecologiae, il blog del nostro network dedicato all’ecologia e all’ambiente, recenti studi avrebbero portato alla luce le emissioni reali di CO2 per quanto riguarda gli utenti del Web: mediamente, si stima che ogni secondo in cui qualcuno naviga in un sito Web semplice, genera circa 20 milligrammi di CO2. L’emissione totale di tutti gli apparecchi informatici in tutto il mondo arriva a coprire il 2% delle emissioni globali, quasi quanto la quantità di CO2 generata da tutti gli aeromobili esistenti in volo. Nota negativa anche per i Datacenter, responsabili di ben 76 milioni di tonnellate di anidride carbonica dispersa nell’atmosfera ogni anno.
Se vogliamo preservare il nostro pianeta, da bravi Geek dobbiamo cominciare a pensare più all’ambiente e al risparmio energetico, evitando di sprecare energia con gadget inutili, i quali hanno il solo effetto di aumentare le emissioni. Eh si, incluso il cagnolino meccanico che ha rapporti sessuali con la sua presa USB. Mi raccomando, non dimenticatevi di dirci cosa ne pensate nei commenti!
#1MaRsElO
Penso che queste questioni non devono essere sollevate all’1 di notte, non si è abbastanza lucidi per ragionarci xD
#2Valerio Caruana (Superkick)
@ MaRsElO:
Hai pienamente ragione, purtroppo le disposizioni redazionali vanno rispettate 😀
#3Carlo Ruggeri
Balle.
I dati sono stati confutati da Google, che dichiara 0,2 mg a ricerca. Sarebbe interessante sapere come lo “studioso” ha considerato il client che effettua la ricerca, netbook, pc da ufficio, pc geekkoso con dodici ventolone otto dissipatori, tre monitor e un bollitore usb, un palmare? Mah.
Comunque sia, presentare i dati così ha senso come ascoltare una conferenza stampa di Calderoli, una persona, mediamente, produce circa 900 grammi al giorno.
Respirando.
Lo studio è stato pubblicato da un certo Jerry Hannan, il valore è la media di un campione di 1000 rilevazioni effettuate dal dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, l’USDA.
http://www.faithscience.org/Articles/Articles%20Pdfs/HANNA002.pdf
#4Strageek
Allora non vi visiterò più. XD
#5Lorenzo
Ahah fantastica la pennetta!
#6Similgoogle
@Carlo Ruggeri
Mi sembra ovvio che Google non sia d’accordo con questi dati.
Comunque in questo articolo non è stato calcolato un fattore importante: la conoscenza. Internet ci aiuta a sapere di più e meglio, anche sui problemi ambientali, e spinge ognuno di noi a comportarsi meglio rispetto alla natura.
#7Carlo Ruggeri
@similgoogle
Certo, ma se non si pubblicano, non è informazione.
Concordo con te sul resto, gli esempi da citrare sarebbero migliaia.
Ho voluto puntualizzare, perché le correnti ortodosse e retrograde di un certo tipo di ambientalismo, a mio parere, non fanno altro che ritardare la formazione di coscienza ambientale individuale.
#8cicabu
“qual è” si scrive senza apostrofo…
#9QUAL E’
Qual è si scrive senza apostrofo…
#10Siti web
Tempo fa lessi un articolo che parlava appunto di questo.. Si parlava dicendo che se Google cambiasse il colore di sfondo della sua homepage si risparmierebbero diversi Kw/h! tutto per via del colore bianco che fa consumare più energia elettrica..