Chissà quante volte, mentre scaricavate un file illegale, non avete pensato minimamente alle conseguenze che potevano avere gli artisti ai quali stavate rubando il lavoro, il frutto dei loro sforzi, e le profonde implicazioni morali riguardanti ciò che stavate facendo. Molto spesso infatti artisti, sia emergenti che famosi, si schierano contro la pirateria e il download illegale dei brani, venendo spesso tacciati come vecchi, invidiosi e poco aperti alle nuove tecnologie. Quello che non sanno gli autori di quegli insulti è che moltissimi artisti alle prime armi perdono il lavoro proprio grazie al p2p illegale, il quale li priva dei loro primi guadagni e di conseguenza degli stimoli e delle possibilità concrete di creare un nuovo album e continuare la propria carriera.
Ed è questo il concetto che vuole far capire ai giovani la SIIA, Software and Information Industry Association, con lo spot che vedete immediatamente sotto al paragrafo. Il titolo della canzone è “Don’t Copy That 2“, remake dell’ormai datato videotape “Don’t Copy That Floppy” del 1992, remixato per adattarsi al 2009, ed ovviamente interpretato da nuovi artisti. Nonostante diversi pareri negativi in giro per la rete, sembra che il video abbia raggiunto almeno parzialmente il suo scopo, vista la grande diffusione virale di cui è stato oggetto.
Oltre ai soliti concetti più volte ripetuti da personaggi contrari alla pirateria online, il video contiene anche un avvertimento fondamentale, senza dubbio molto più sentito (e concreto) negli USA che qui in Italia, ma comunque importante: ragazzi, non pensate di farla sempre franca. E’ abbastanza raro che qualcuno venga incriminato per reati del genere, almeno fino a poco tempo fa, ma quando succede, non c’è da scherzare per niente. Quindi, perlomeno per gli artisti che apprezziamo veramente, facciamo uno sforzo ed acquistiamo l’album originale, quasi sempre disponibile su iTunes per pochi spiccioli. E magari ci ringrazieranno con un nuovo, strepitoso pezzo nel prossimo album. 😀
#1sawyer
Non so fino a che punto scaricare materiale protetto da copyright sia un reato
diventa reato soltanto se ne traiamo profitto; non profitto nel senso di vendere il cd masterizzato ma nel senso che scaricando un album si trae profitto perchè risparmiamo dal non comprarlo.
cmq consiglio a tutti di non scaricare materiale protetto dal copyright dal p2p
con youtube abbiamo tutte le musiche con i video e anche molte serie tv
con molti servizi streaming online abbiamo tutti i film che vogliamo anche legalmente,
e le cose che vogliamo mettere nell’mp3/mp4 abbiamo il dovere di acquistarlo.
e i cd (non tutti) si stanno a poco a poco abbassando di prezzo e si trovano a pochi spiccioli in internet
perchè aggrapparsi al p2p ?
le cose si stanno mettendo male anche perchè l’italia è la seconda nazione dopo la spagna che ha un alta percentuali di scaricatori dalle reti del p2p
e questo ci mette una brutta nomina
#2Enrico
ma fa sboccare!
#3Picchio
ma andate a caga…, sensa offesa per gli artisti ma perché devo spendere se posso avere gratis? Se ad un bambino dite questa carmella costa 1 euro, mentre questa caramella uguale a quest’altra è gratis ma se la prendi fari impoverire dei già milionari gruppi musicali, secondovoi quale sceglierà il bimbo?
Ma fatemi il piacere se volevano che la pirateria smettesse di esistere non dovevano rendere illegale ne combatterla perché essa è espressione di tutti coloro che non possono o sono stanchi di pagare per cosa come la buon musica.
#4sara
@ Enrico:
non ho capito bene io ho ti sei spiegato male…oppure no ? se scarico un file secondo te per che cosa lo faccio ? la norma antipirateria in italia non cè, esiste una sentenza della cassazione che dice che tale è se l’utente finale o il soggetto aquirente ne trae profitto economico. Sottointeso che per profitto si intende: la vendita,l’uso in locali soggetti a pubblico (matrimoni e cerimonie varie comprese) noleggio ecc. ecc. L’uso personale è lecito cosi come lo scambio via P2P, e reato se l’ oggetto in questione ( file ) e depositato in un Server. I film in streaming non sono del tutto legali, anzi e la vera pirateria,sul TAG del video e riportato il tipo di file
CAM
Il film è stato ripreso dal cinema con una telecamera nascosta. Solitamente la ripresa è mossa e la lente non viene messa a fuoco correttamente. I colori sono tutt’altro che brillanti.
In breve: qualità bassa (anzi bassissima). I film italiani sono di questa qualità.
TS
Questo metodo di ripresa (chiamato anche telesync) è leggermente “migliore” rispetto al CAM.La telecamera usata per effettuare la ripresa è professionale ed è sempre fissa (anche se alcune volte possono esserci dei passaggi in CAM).
Qualità sufficiente.
TC
Qualità buona rispetto al TS e CAM. Il metodo (chiamato anche telecine) di ripresa del film è un po’ complesso:negli studi di riversaggi è presente una macchina capace di riversare le Super-8. Quando le bobine del cinema vengono
distribuite, la macchina le riversa.
R5
Tag conosciuto come “regione russa”: i film usciti nelle sale vengono da tempo commercializzati in Russia e anche in altri paesi asiatici. Nelle release italiane su P2P,il il tag LINE.ITALIAN indica che che l’audio proviene da una
fonte italiana. La qualità video di un R5 è pari a quella di un dvd,può contenere anche sottotitoli.
FS
Video a “schermo pieno” (FullScreen)
WS
Video a “metà schermo” (WideScreen)
DVD RIP
Non c’è bisogno di molte presentazioni per questo tag. La qualità del film è quella di un DVD.
SCREENER/VHS SCR
La fonte video proviene da una videocassetta (VHS) realizzata dalle major cinematografiche per soli critici. La qualità è
discreta, paragonabile ad un VideoCD solo che, come il DVDSCR, compaiono alcuni sottotitoli di copyright e alcune scene sono in B/N.
DVD SCR
Si tratta di un DVD realizzato dalle case cinematografiche per critici e censori. La qualità è buona anche se qualche scena è in b/n oppure vi sono sottotitoli indicanti i copyright.
HDTV RIP
Film registrato da tv in alta definizione (HD-Rip): qualità a dir poco eccellente.
PD TV/SAT RIP
Il film è stato registrato da Tv satellitare;la qualità è ottima.
TV RIP
Ripping simile al SAT RIP, solo che la qualità può variare a seconda di alcuni fattori.
VHS RIP
Film rippato da videocassetta (VHS).Qualità variabile a seconda del
codec usato nel ripping.
WP
Copia di un film in versione non definitiva,in fase di montaggio. Un esempio di workprint (WP) è American Pie (1999) rippato da EViL, che uscì su canali P2P tre (sì,avete capito bene TRE) mesi prima dell’uscita cinematografica.
Immagine Postata
Qualità CAM – Harry Potter e L’ordine della Fenice
Immagine Postata
Qualità TS – Spiderman 3
Immagine Postata
Qualità TC – I Fantastici 4 e Silver Surfer
Immagine Postata
Qualità R5 – Solo due ore
Immagine Postata
Qualità DVDSCR – Epic Movie
Immagine Postata
Qualità DVDRip – Eragon
Immagine Postata
Qualità WP – American Pie
TAG AUDIO
MD
L’audio è stato preso tramite microfono (metodo chiamato mic dubbed). La qualità è sufficiente ma può variare a seconda di alcuni fattori.
LD
Metodo denominato line dubbed. L’audio è stato preso tramite jack collegato alla macchina da presa.Qualità molto buona.
AC3
Audio in Dolby Digital 5.1. Preso da DVD in commercio.
TAG RIPPING
UNRATED
Il film rippato è privo di censure. Di solito questo tag viene messo nei film horror.
LIMITED
Il film è rippato in dvd, molto tempo prima della sua data di uscita nei negozi.
READNFO
Alcune note di ripping di un film vengono inserite in un file .NFO
STV
Il film rippato non è uscito nelle sale,quindi è specificato per l’Home Video.
REPACK
Tag che viene inserito quando il film è stato ripubblicato su canali P2P, ma corretto da eventuali imperfezioni.
INTERNAL
Tag che indica la presenza di imperfezione audio nel film rippato.
PROPER
Una crew quando non garantisce un ripping corretto di un film inserisce questo tag. Quindi il film potrebbe contenere varie imperfezioni come: mancanza di audio in qualche scena, desincronizzazione,ecc. Tag simile all’Internal.
SUBBED
Il film è sottotitolato in lingua specifica. (esempio Nomefilm.SUBBED.iTALIAN)
REMASTERED
Il film è stato digitalmente rimasterizzato. Tag presente in film classici come Via Col Vento,ecc.
Grazie a queste sigle potremo facilmente analizzare un film in Divx:
Saw.3.2006.iTALiAN.MD.DVDRip.UNRATED.XviD-SUNRiSE.avi
Eventuale “traduzione” del file: il film Saw 3 del 2006 è in italiano, ha l’audio preso da microfono ma la qualità video è da DVD. Il film non è stato censurato. E’ stato rippato con la codifica XviD dalla crew SUNRiSE.
Nota: in un film con audio e video da DVD non viene inserito il tag audio.
Esempio: Nomefilm.2006.iTALiAN.DVDRip.XviD.NomeCrew.avi
Presenza di film pirata su P2P:
CAM: Comune
TS: Molto comune
TC: Comune
R5: Rara
SCREENER/VHS SCR: Rara
DVDSCR: Comune
DVDRIP: Comune
VHSRIP: Rara rimane il fatto che diffido dai moralisti o pseudo tali
#5johnbuscema
il diritto d’autore così come è applicato oggi è anacronistico e deleterio per gli stessi autori, dato che la parte degli introiti a loro riservati è minima rispetto a quello che trattengono le major. – il diritto – nasceva per gli artisti come corrispettivo monetario alla propria arte nonché come incentivo a produrne sempre di nuova(spero non ci siano dubbi sui benefici che le opere artistiche recano all’umanità tutta). oggi però ci troviamo ad assistere un sistema economico dei consumi che produce opere artistiche a livello industriale, e nel quale gli artisti hanno diritti di poco superiori ai nostri di consumatori. la soluzione di sicuro non è di abolirlo completamente, ma bensì di modificarlo alla luce delle tecnologie di distribuzione odierne. non è detto che il fatto di trovare qualcosa gratuitamente impedisca allo stesso bene di avere una diffusione equa remunerativa. è il caso di Tim O’Reilly che ha pensato di distribuire il proprio libro on line gratuitamente, in contemporanea con la versione cartacea. risultato? il libro ha venduto le copie previste e allo stesso tempo più di 180000 persone hanno potuto scaricarlo (e quindi leggerlo) gratuitamente.(http://radar.oreilly.com/2007/06/free-downloads-vs-sales-a-publ.html)
le chiacchiere stanno a zero, con l’odierna facilità di comunicazione e scambi tra individui, il diritto d’autore non ha ragion d’essere così com’è se non per continuare ad alimentare l’industria dell’intrattenimento, che è cosa diversa dalla tasca dell’autore.
#6Akira
Si, ma se una persona nn puo permettersi di andare al cinema ogni settimana e di comprarsi degli album interi, perche magari gli iteressa una sola canzone, quindi non li comprerebbe in ogni caso una volta che li scarica che danno ha recato? sarà che in italia oramai stiamo diventando tutti poveracci (a parte chi magna, politici etc), visto che l’euro ha raddoppiato il prezzo della vita e non ha portato nessun beneficio nel cambio con il dollaro perche se una cosa costa 300$ te la vendono a 300 euro, gli stipendi sono i piu bassi di europa, si fà fatica anche a trovare un lavoro, sarà che siamo messi di merda e forse per consolarci almeno scarichiamo qualcosa prima di dover staccare anche la linea adsl per sopravvivere?
#7Pamo
Scusate, non è qualunquismo nè demagogia nè niente altro quello che sto per dire ma sicuramente non è il p2p che rovina gli artisti in quanto si tratta di una percentuale che si aggira, nei punti di massima attività e solo in qualche caso, intorno al 5% ma sono le case discografiche che strappano dei contratti ridicoli agli artisti e immettono sul mercato i loro cd a prezzi SMISURATAMENTE CARI.
Pensate che un cd FINITO costa alla casa discografica qualcosa come $1,80
e qui in Italia li vendono a prezzi che vanno dagli € 11 ai 20!!!!
Non veniamo quindi a dar sempre colpa alla pirateria la quale ormai è diventata una rarità scaricare cd musicali i quali per il 99% dei casi è solo spazzatura commerciale (IMHO) e quindi dopo pochi minuti vengono sistematicamente cestinati.
Per avere conferma a quanto scritto è sufficiente provare a scaricare un cd di qualche nuovo artista e verificare le fonti che lo hanno a disposizione; ebbene questo si riduce a qualche centinaio ed in qualche caso a un migliaio contro i milioni (o centinaia di migliaia) di cd venduti.
Il fatto è che gli rode molto non riuscire a controllare anche questo unltimo scampolo di libertà che ci è rimasto…
Buona giornata a tutti e buon p2p.
Palmo
#8@nonimo
@ sawyer:
1) Non sono d’accordo con te.
Per profitto s’intende guadagnare qualcosa vendendo il file scaricato e non ascoltandolo sull’MP3.
Non so se tu o qualcunaltro conosce e vede Forum. Tempo fa andarono un prete e un produttore di film. Il prete fu chiamato in causa perchè aveva fatto vedere ad un gruppo di tossicodipendenti un film scaricato da Internet gratuitamente. Il produttore chiese un risarcimento al prete…che non ottenne proprio per il fatto il prete non ci aveva guadagnato nulla facendo quella cosa.
2) Poi la pirateria non esiste solo per la musica, c’è anche per i software, i film, ecc. Un software non costa pochi spiccioli come dici tu e non sempre esistono alternative gratuite. Prendi ad esempio AutoCAD, che costa oltre 2000 €. Non esiste un software simile a quello in grado di fare le stesse cose. Io, che sono studente, e mi serve quel programma come faccio a comprarlo se non lavoro e dipendo dai miei genitori, che prendono non più di 1000 €/mese?
3) Chi usa ancora Emule e uTorrent, sappia che ormai sono superati. E’ nata la terza era del p2p: i servizi di storage online.
Un film, che prima lo scaricavo in 1 settimana con Emule o 5 giorni con uTorrent, ora lo scarico in 15 minuti o meno da Rapidshare, Megaupload, Mediafire, Megavideo, e chi più ne ha più ne metta!!!
Contro i servizi di storage online, le autorità non possono fare più nulla visto che non possono mettersi a vedere cosa scarica ogni utente da quei servizi; per non parlare poi se scarico qualcosa da un hosting cinese o giapponese!
4) Parere personale: il video è una schifezza (per non dire altro…)
P.S.: Voglio solo precisare che non ho la benchè minima intenzione di istigare la pirateria. Con questo commento ho voluto solo precisare alcune cose e basta.
@ quello che l’altra volta ruppe le scatole dicendo che muore di fame ora che tutti scaricano i film dal p2p: vai a pulire i portoni!!! LOL 😀
#9Camilla
Queste “pubblicità progresso”, IMHO, non servono a un tubo di niente.
La gente continua a bere come un cammello forato e a schiantarsi contro i platani, i giovano continuano a drogarsi, etc… anzi, hanno pure l’effetto opposto!
Per combattere la pirateria sevono 2 cose:
1) Artsti degni di questo nome (certe schifezze italiane (e non) gli fai pure un favore a tirare giù l’ultimo disco dal mulo giusto per vedere com’è, se ne vale la pena)
2) Prezzi onesti
Fatto questo allora puoi cominciare a cercare di “riaddomesticare” la gente all’onestà:
al giorno d’oggi tutti credono di essere più fighi se vanno contro le regole, poco o tanto, ma comunque contro. La segnaletica stradale è puramente indicativa, il galeteo è caduto in disuso, ci governa una cricca di ladri e truffatori, i delinquenti ritonano a delinquere a meno di 24 ore dalla cattura, etc…
Con queste premesse la pirateria informatica è l’ultimo pensiero!!!
Ma eliminare questa brutta tendenza generale richiederebbe azioni drastiche che nessuno ha voglia di prendere, come ad esempio impedire che un indagato vada a governare.
Bisogna partire dalla radice per instillare il senso di onestà nelle persone.
Io parlo per l’Italia, ma credo che negli altri paesi non stiano meglio!
Uscendo dalla polemica vorrei dire che senza il p2p non avrei mai scoperto artisti che poi ho regolarmente acquistato, e, tra parentesi, sudando le proverbiali 7 camicie perchè non hanno mercato in italia, alla faccia della globalizzazione.
Perciò vorrei dire a questa gente del video: meno banfare, più lavorare!!!
#10paciuli
e 15 o 20 anni fa, quando le piccole band emergenti non avevano altro veicolo per farsi conoscere a parte le fanzine e le riviste ultraspecializzate (e qualche radio alternativa)? Va là che hanno più chance adesso di allora, se valgono qualcosa… se poi vogliamo dire che la buona musica è sempre più seppellita da una maleodorante melma commerciale allora ok, ma non è certo colpa del p2p
#11PaceyIV
@nonimo
Solo un’obiezione al tuo 2 punto.
Quando ho fatto l’ITIS la scuola mi ha rilasciato una copia di AutoCad Lite firmando un documento.
Il costo della copia: costo di un CD vergine, e il tutto legale per il tipo di licenza che ha acquistato la scuola.
Ora faccio il Poli, c’è un accordo da Politecnico e Microsoft e posso scaricare Visual Studio in versione professionale e qualche altro software il tutto legalmente.
Senza contare che esiste anche molto rilasciato con licenza GPL and co, nella stragrande maggioranza dei casi completamente gratis.
Lo studente non se la viaggia così male….
Certo cmq non sono d’accordo con i prezzi del software: mi piacerebbe vedere un doppio prezzo, uno per uso lavorativo, un altro per l’uso del privato cittadino.
#12Federico__
Che triste questo video…. e la canzone ancora di più…. (puck)
#13mirkojax
@ Pamo:
la classica risposta che non poteva mancare. I cd costano anche a 20 euro e sono autorizzato a scaricarlo… e si, non esistono negozi dove ti permettono comprare le tracce singolarmente. NON ESISTONO!
e d’ora…. la classifica degli 10 luoghi comuni piu’ gettonati riguardo p2p
1) i musicisti prendono un 1-2 centesimi per ogni album venduto
2) il p2p aiuta a far conoscere artisti emergenti al pubblico
3) il p2p e’ l’unico metodo per scoprire nuova musica
4) i cd costano anche 20 euro e poi le tracce belle sono solo 1 o 2
5) i programmi professionali costano troppo ed io sono un povero studente
6) scaricare non e’ rubare
7) si scarica roba solo per provarla, poi la si compra e quella che non la compra, la si cancella.
8) chi scarica dal p2p compra piu’ cd e va piu’ al cinema
9) i musicisti se vogliono fare i soldi devono sudare e far concerti, non vendere i cd
10) gli unici che si arricchiscono in questo mondo solo le major
#14@nonimo
@ PaceyIV:
Forse alla tua scuola. Alla mia i programmi nei PC sono tutti craccati…figurati se devono darmi il CD con la licenza originale. Di scuole come la tua sono 1 su 3.000.
#15CoCaiNet
@ mirkojax
Alcuni di quelli che hai citato non sono semplici luoghi comuni ma verità.
Io personalmente scarico artisti che vengono citati per analogie in recensioni di artisti che seguo. Se mi interessano il disco lo compro. Se non mi interessano non li ascolto più e quindi li cancello non per fare il corretto ma per liberare spazio sul disco.
I singoli supercommerciali hanno già il loro mercato ed i ricavi maggiori non li hanno certo dalla vendita della singola canzone al consumatore medio.
I tempi sono cambiati e anche il modo di gestire il mercato della musica. Le superstar non muoiono certo di fame per il p2p e se valgono davvero la gente è invogliata ad avere l’album originale , per avere la massima qualità e per avere il “feticcio”. Le band emergenti hanno più visibilità e non è un luogo comune ma un dato di fatto. Moltissime sono cresciute con il passaparola su internet che come sistema indiretto predilige la meritocrazia. E questa possibilità vale molto ma molto di più di piazzare quella dozzina di dischi alla fine del concertino nel bugigattolo sfigato di periferia. E meno male che esiste questa strada altrimenti britney spears e affini rimarrebbero gli unici punti di riferimento musicale della gente comune che non va in cerca della musica ma la “subisce”
#16CoCaiNet
Cmq il video è molto più che patetico, è probabile che la gente si tagli le vene guardandolo più che smettere di scaricare
#17TheZero
Fin quando l’opera d’ingegno è concreta e la possiamo toccare è giusto difenderla.Ma quando diventa un flusso di bit dovrebbe essere libera da qualunque appropriazione.Non si può vendere ciò che non ha costi di produzione (gli 0 e gli 1).
Dobbiamo però ricordare che i nostri cantanti preferiti e chi li sponsorizza spendono soldi reali,dunque se vogliamo gli album è bene comprarli,come detto nell’articolo.
Non istigo alla pirateria,bensì esprimo solo il mio giudizio.
#18Timothy
Ok, se mi danno a un prezzo accessibile un formato NON protetto da DRM che posso ascoltare/vedere DOVE VOGLIO allora ci sto.
Altrimenti si attaccano e continuerò a scaricare…
#19sciacallo010
TheZero dice:
Ma che cazzo dici?
Il flusso di bit arriva dalle chitarre, bassi, batterie, microfoni dei musicisti che la fanno la musica.
In questo modo dici anche che un programmatore che ha lavorato 5 anni per creare un gioco-programma dovrebbe darlo gratis perchè tanto “è solo un flusso di bit”?
Quella persona che ha lavorato 5 anni deve avere qualcosa in cambio o no??
#20@nonimo
@ CoCaiNet:
Il fatto di provare un disco e, poi se non ti piace cancellarlo, non ti esonera dal comprlarlo.
A sto punto io mi scarico un film e me lo vedo, poi se non mi piace, lo cancello…intento però io mi sono visto un film nuovo e tu hai ascoltato un album, magari appena uscito!
@ TheZero:
Agli sponsor nessuno dice di spendere i soldi. Peggio per loro che lo fanno!
#21Valerio Caruana (Superkick)
Picchio dice:
Beh, con tutto il rispetto, il tuo discorso non regge molto. Parli della musica quasi come fosse un “diritto”, come l’acqua o l’aria, ma se vuoi la musica di un artista è giusto che la compri, visto che è il suo lavoro. Se non vuoi pagarla la musica, comprati una batteria, entra in una band e potrai avere tutta la buona musica che vuoi, gratis. Neanche io posso permettermi un viaggio a Las Vegas, eppure non me la prendo con le agenzie di viaggio perché non me lo prenotano gratis.
E comunque, bisognerebbe ricordare al bimbo che prendendo la caramella gratis potrebbe finire dietro le sbarre. Se tutti continuano a rubare la caramella, oltre a rischiare spiacevoli inconvenienti, il venditore di dolciumi fallirà, anche se dopo molto tempo, e allora non ci saranno più caramelle, per nessuno.
#22anonimo
Ma se tu il viaggio a Las Vegas potessi farlo a gratis… Non lo faresti ?
#23mirkojax
@ Timothy:
iTunes Plus è il nuovo standard di iTunes. I download di iTunes Plus includono canzoni e video musicali codificati in qualità 256 kbps AAC (il doppio della qualità audio della musica protetta acquistata) e senza la gestione dei diritti digitali (DRM). La musica di iTunes Plus può essere masterizzata su CD un numero illimitato di volte, può essere sincronizzata su dispositivi autorizzati AAC (come iPod, iPhone o Apple TV) e può essere riprodotta su qualsiasi computer Mac o Windows di tua proprietà.
Ok 1 in meno che da domani non scarichera’ piu!
#24@nonimo
@ Valerio Caruana (Superkick):
Ma magari falliscono tutte le società che fanno pagare i loro prodotti!!!
Sarebbe la fine di un’era storica.
Nascerebbero software simili ai precedenti, ma gratuiti e creati dagli stessi utenti che li usano.
#25gino
Scaricare non è reato, è reato pretendere soldi senza fare nulla.
Non è vero che i cantanti alle prime armi sono danneggiati dalla condivisione, è il contrario, se una canzone si diffonde in rete il cantante diventa famoso più che con i CD e potrà organizzare molti concerti.
I cantanti devono lavorare come tutti noi per guadagnare soldi, è ora che finisca sta pacchia di fare miliardi solo per aver inciso una volta canzonette orecchiabili.
#26mirkojax
@ gino:
beh certo diventare un musicista e’ facile.. uno si sveglia alla mattina e va fare i concerti.
allora prova te a comporre una canzone, parole e musica e senza loop gia’ fatti poi mettila in rete e vediamo se diventi famoso.
Oppure fai una app dell’iphone, te la scarichiamo tutti piratata. Vediamo se ne fai un altra o mandi tutto al diavolo?
(vabbe il tuo post era na’ trollata paurosa, ora torna a studiare che domani hai il compito in classe)
#27@nonimo
@ mirkojax:
Rispondo io al posto suo.
Semplicemente se ho il timore della pirateria, non divento musicista nè faccio un’app.
Poi, ci sono app in giro che non si trovano craccate o è molto difficile.
Prendi ad esempio GData, io fin’ora non ho ancora trovato un crack che funzioni.
Probabilmente, a differenza di Microsoft e altri, gli ingegneri che lo fanno s’impegnano in modo da evitare che venga craccato.
#28mirkojax
@ @nonimo:
quindi ti sembra giusto?
non posso diventare un programmatore di giochi perche’ c’e’ la pirateria.
Gia’ e’ difficile di suo, per la concorrenza, le tasse, in piu’ devo preoccuparmi della p2p. Piu’ che far morire il copyright, morira’ imprenditoria.
GData… e che fa? mai sentita…
probabilmente non c’e’ crack perche’ e’ una app poco diffusa tra un pubblico normale.
E non dire adesso che se una app non e’ crackabile non puo’ avere successo.
#29anonimo
Bhè puoi sempre diventare un programmatore che cracca i giochi allora, no ?
#30ibiscoT
4:31: HA-HA Tranny!
#31Mattias
@ mirkojax:
Mai sentito GData? quanto devi essere esperto… io sono per la pirateria, internet è un mondo parallelo, tutto ciò che è su internet fa parte di quel mondo senza leggi… non so se riuscite a capire o a vederla come me. in ogni caso io non compro cd o dvd o programmi, li prendo e basta. sono solo una precisa sequenza di 1 e di 0 NIENT’ALTRO
#32mirkojax
@ Mattias:
Gdata, mai sentito. Non si puo’ essere esperti in tutto. Te sei un esperto in pirateria e.. tanto di cappello.
Poi dal tuo commento si vede che sei una persona intelligente. Il “io li e prendo e basta” e’ un segno di onesta ed etica che non va trascurato.
Anche il tuo conto in banca e’ fatto di 0 e 1, (se ce l’hai), quindi se ti rubano tutti i soldi sara’ come non fosse successo niente e NIENT’ALTRO.
#33darkonte
Ho appena messo in download su torrent la canzone del video.
ahahahah
Mi spiace che i cantanti se la passino male per colpa della pirateria.
Effettivamente, il cantante aveva una catenina al colla che penso costi come casa mia.
E anche la corista… tra anelloni e ‘orecchioni’ non mi sembra stia proprio per tirare le quoie.
Meno ingordigia e meno moralismi.
#34KGB
Col cazzo che pago per un cd!!!!!
#35nessuno
Secondo me scaricare da progammi come emule ecc… e anche publicita per gli artsti mi spiego:
io scarico un film lo vedo per piu giorni se mi piace lo compro orginale altrimenti lo cestino.
io credo che la pirateria non ha colpa se si vende poco… ma e l'opera stessa che fa schifo….sono gli stessi artisti che non riescono piu a creare capolavori ma solo spazzatura.
io rigrazio la pirateria perche ci ha fatto risparmire tanti soldi perche ci ha fatto vedere un opera prima di aquistarla ….
io stesso ho tanti dvd originali ma di opere che hanno fatto la storia della musica e cinema ….
va premiata la vera arte non la spazzatura …
#36anonimo
Vorrei dire una cosa siccome qua c'è chi colpevolizza o chi trova scuse girando intorno intorno al vero problema materiale delle cose, il p2p esiste perchè esiste la povertà non mi sembra tanto difficile da capire. Oggi è in aumento per il semplice fatto che le cose stanno andando sempre più a rotoli e c'è molta gente precaria o cassaintegrata, e inutile quindi stare a cercare luoghi comuni per tentare di dire cose di cui un pò tutti ci si vergogna. La realtà è che i grandi cantanti, attori e artisti in generale hanno sperperato denaro e assottigliato risorse per anni, come tanti imprenditori e mò siamo tutti nella cacca. Quindi è inutile stare a dire che con la pirateria si favorisce la disoccupazione, tra poco saremo tutti disoccupati. Vorrei vedere, se si avesse 200 o 300 euro in più al mese da spendere in vizi se sta cazzo di pirateria avrebbe terreno fertile, a tutti piace la qualità e la genuinità della copia originale, ma se un si arriva a fine mese bhè purtroppo ci si arrangia.
#37Newton
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