Tiscali presenta la Social Mail

Tiscali ha presentato ieri un’innovazione nella sua webmail che dovrebbe far vergognare i big del web per non averci pensato o comunque per non averla ancora introdotta.

L’email, già si è discusso altre volte, è il centro del nostro network, la nostra identità sul web in definitiva. Anche se molti dei nostri contatti oggi non approdano neanche alla nostra email, collegandoci a loro direttamente tramite i social network come Facebook, l’email rimane il centro essendo il modo in cui Facebook ci riconosce sulla rete.

Spesso capita di voler condividere i contenuti di un’email, degli allegati o semplicemente delle conversazioni sui nostri social network preferiti. Così che si comincia con le frustranti operazioni di copia/incolla, url shortening, file hosting etc. Ciò rende la condivisione dal centro della nostro network noiosa e oscura per buona parte degli utenti.

Tiscali nella sua Social Mail ha pensato bene di integrare la condivisione diretta sui social network attraverso un click. I messaggi che condividerete potranno essere editati in tutte le loro parti e si potranno condividere in automatico anche gli allegati.

Secondo il comunicato stampa la Social Mail di Tiscali è in grado di condividere su “tutti i social network”. A dire il vero ci sembra un’affermazione eccessiva, dal momento che non c’è al momento una sorta di API panteistica, ma non vogliamo essere scettici, chissà che Tiscali non si sia inventata qualcosa.

Certo è che nonostante eventuali esagerazioni nella comunicazione la possibilità di condividere su Facebook, Twitter, Delicius, Linkedin e MySpace (i social network citati nel comunicato stampa) fa di per se la Social Mail di Tiscali uno strumento estremamente utile. Certo per avere una casella di posta Tiscali dovrete sottoscrivere un contratto con la medesima compagnia telefonica e non credo che molti cambierebbero operatore telefonico per una casella di posta. Gli attuali utenti Tiscali però possono condividere con noi le proprie impressioni sul servizio e chissà che per una volta non siano i big di oltreoceano a seguire quelli di casa nostra.