Andrea Guida (@naqern)
11 Febbraio 2010
Internet 100 volte più veloce per tutti. Incredibile ma vero, non si tratta dell’ultimo slogan di
Silviuccio, bensì della promessa che
Google ha fatto ai suoi futuri clienti.
Ebbene sì, cari amici geek, avete letto bene. Non contento di aver appena lanciato sul mercato un potenziale killer di
FriendFeed ed altri
social network di portata mondiale (
Google Buzz), il colosso di Mountain View ha deciso di gettare scompiglio anche nel mondo degli operatori telefonici statunitensi, annunciando
sul suo blog l’intenzione di voler entrare nel mercato della
banda larga.
Il progetto, che è ancora in fase sperimentale, dovrebbe consentire a ‘big G’ di portare entro quest’anno una connessione di 1 gigabit al secondo a circa 500.000 utenti (ma le località in cui verranno svolti i primi test non sono ancora state scelte). I prezzi del servizio, fanno sapere dal Googleplex, saranno estremamente competitivi.
A questo punto, però, viene da chiedersi perché
Google abbia deciso di gettarsi in questa nuova avventura. La risposta, articolata in tre punti, ce la dà lo stesso colosso di Mountain View sul suo blog:
- Applicazioni di nuova generazione: Google vuole scoprire cosa gli sviluppatori e gli utenti riescono a combinare avendo a loro disposizione una connessione così veloce, in modo da creare nuovi rivoluzionari servizi Web (gli ologrammi 3D con gli adsense sulle chiappe?).
- Nuove tecniche di sviluppo: il colosso dei motori di ricerca vuole sperimentare nuovi modi per costruire e posare i cavi in fibra ottica, per poi condividere le sue esperienze con il mondo.
- Libertà di scelta: Google asserisce di voler operare ad una rete ad accesso libero, lasciando agli utenti la possibilità di scegliere il proprio gestore preferito e gestendo la propria rete in maniera trasparente.
Avendo la certezza che noi italiani vedremo una cosa del genere solo quando inizieranno a montare i primi teletrasporti tra New York e Tokyo (sempre ad opera di Google, ovviamente!), non ci resta che attendere incuriositi l’esito di questo nuovo esperimento di ‘big G’.
#1M4ik
Comunque ce lo farebbero pagare 100 € al mese! In Italia è cosi che funziona anzi che non funziona! E poi non lamentiamoci della fuga di cervelli, questo è il paese dei raccomandati!
#2Marco Rinaldi
Concordo, da noi in Italia queste cose non arrivano mai uff 🙁
#3Yadokari
Ahahah, bell'articolo! Google dominerà il mondo! XD
#4claudio
benvenga se riusciremo a usuffruirne anche noi italiani (sono in uan zona "sfigata" e non ne posso più della lentezza di fastweb!!)
#5R4MP4G3
Mmm…e se invece, fosse solo un'altro modo per poter controllare i siti che visitiamo? Naturalmente, solo per "migliorare" il motore di ricerca…
#6Christian Micocci
Ma scrivono Nome e Cognome nel loro database??? Solo il tuo ip.
#7Stefano_93
Con una richiesta al provider (tipo telecom italia, fastweb, ecc.) egli deve dare nome e cognome dell'intestatario. Per fortuna ciò può accadere solo in seguito ad una denuncia, ma se il provider è google stesso come la mettiamo?
#8Lorenzo
"gli ologrammi 3D con gli adsense sulle chiappe?" ahahahahahah lol!
#9Silver D
Se cerco "Banda larga internet" su un dizionario italiano non lo trovo, come mai? Ho un ignobile connessione tiscali che corre su cavi telecom mantenuti in una maniera indegna, è tanto se in download mi fa 80 kb al secondo ed in upload 30 :'''D, e a quegli strozzini della tiscali mi tocca ingrassarli con 30 euro al mese x)
Benchè lo critichi di voler monopolizzare troppo il mondo di internet trovo lodevole una cosa del genere da Google, mi risparmio la speranza che arrivi anche qua in italia una cosa del genere perchè tanto non arriverà 🙂
#10Daniele
Annuncio importante! Google ha appena sostituito l'attuale presidente del consiglio Silvio Berlusconi!
#11Sergio Donato
L'articolo è un po' capzioso, però dovremmo effettivamente chiederci (ovviamente partendo da un'ottica tutta italiana) perché lasciare in mano il monopolio di una struttura a un privato piuttosto che non farla amministrare pubblicamente?