Una delle principali questioni di oggi è come coordinare il lavoro a distanza di team che probabilmente non si incontreranno mai fisicamente. Potete immaginare dunque che vengono a mancare tutta una serie di presupposti che permettono lo svolgimento delle task assegnate ai team, questi presupposti vanno colmati o rimpiazzati.
I problemi più grandi si hanno nel momento in cui il lavoro da svolgere risulta complesso, come lo sviluppo di un software o la preparazione di un evento internazionale, e richiederebbe dunque un gran numero di interazioni fra gli utenti. Molti si avvalgono di alcuni strumenti di Google come i Docs e i Gruppi, ma quando le cose si fanno più dure non bastano.
Nasce così il mercato degli strumenti di collaborazione a distanza, nel quale lo stesso Google cerca di entrare con Wave. Social Text 4.0 è un esempio mirabile di queste soluzioni. Offre la possibilità di creare gruppi più o meno visibili al pubblico, questi gruppi però daranno vita a delle homapage proprie con tanto di stream, canale di micro-blogging dedicato e tutti i principali strumenti di comunicazione 2.0 al momento affermati.
La questione principale infatti è che gli strumenti di comunicazione al momento disponibili per tutti gli utenti sono ottimi, l’unico problema è che non sono completi e la loro integrazione, pur essendo notevole rispetto anche a solo sei mesi fa, al momento è ancora insufficiente per poter portare avanti un discorso produttivo e aziendale.
Social Text 4.0 promette una gamma di applicazioni sia web che mobile perfettamente integrate fra loro che renderanno lo svolgimento a distanza dei lavori di gruppo produttivo e organizzato.
Via | Techcrunch