Google Translate for Animals, interpretare il linguaggio degli animali utilizzando un applicazione per Android

Ad oggi, la comunicazione costituisce senz’altro uno degli elementi fondamentali ed universalmente accessibili mediante cui più individui hanno la possibilità di interagire tra loro, qualunque sia il mezzo utilizzato.

Tuttavia, se per “individui”, in questo caso, si intende anche “animali” allora il concetto di interazione ed informazione potrebbe divenire ancora più esteso, permettendo di abbattere quelle che sono le cosiddette barriere del linguaggio.

Sulla base di queste considerazioni, uno strumento quale Google Translate for Animals potrebbe essere tanto illuminante quanto innovativo.


Si tratta infatti di un apposita applicazione per Android lanciata da Google qualche giorno addietro, che, com’è facile intuire dando uno sguardo al video dimostrativo, consente di tradurre tutto quanto gli animali (cani, gatti, cavalli, uccellini e molte altre specie) andrebbero ad esprimere ogni qual volta emettono dei versi.

L’applicativo permette di eseguire esattamente quanto appena accennato andando a riconoscere i suoni comunicativi comuni ad una data specie animale e trascrivendo e riproducendo il tutto a portata di uomo.

Alla base di questo progetto vi è un retroscena di lavoro e coperazione a stretto contatto con studiosi della linguistica cognitiva degli animali, esperti in sintesi superiore della lingua e borsisti Bodleian Library in Oxford, andando dunque a risultare una vera e propria ricerca piuttosto che una semplice coperazione.

Per sperimentare immediatamente il funzionamento, seppur’ancora agli albori, di Google Translate for Animals non dovrete far altro che scaricare ed installare l’applicativo direttamente sul vostro smartphone Android, così da poter testare personalmente anche l’effettiva affidabilità del progetto che, sicuramente, in apparenza potrebbe suonare piuttosto bizzarro alla maggior parte degli utenti.

44 commenti su “Google Translate for Animals, interpretare il linguaggio degli animali utilizzando un applicazione per Android”

  1. Pingback: Google Translate for Animals, interpretare il linguaggio degli animali utilizzando un applicazione per Android | bruno trani dot info
  2. "Si tratta infatti di un apposita applicazione per Android lanciata da Google qualche giorno addietro"… infatti era il Primo di Aprile…

    Rispondi
  3. Ma infatti è stato sfruttato il primo aprile per pubblicizzare quest'applicazione… ovviamente le frasi "tradotte" degli animali sono ipotetiche e anche ironiche (basta dare uno sguardo ai video pubblicati da Google)… in ogni caso l'applicazione è realmente scaricabile quindi per quanto possa essere un simpatico scherzo rimane comunque una trovata divertente e perchè no, anche un modo per sperimentare qualcosa di molto più consolidato per il futuro 😉
    Non credo che la stampa italiana sia ridotta così male (anzi…), in fin dei conti non ho mai affermato che si tratta di uno strumento serio ed affidabile… infatti l'invito è quello di testarne l'effettiva funzionalità 🙂

    Rispondi
    • "Alla base di questo progetto vi è un retroscena di lavoro e coperazione a stretto contatto con studiosi della linguistica cognitiva degli animali, esperti in sintesi superiore della lingua e borsisti Bodleian Library in Oxford, andando dunque a risultare una vera e propria ricerca piuttosto che una semplice cooperazione." Beh non mi sembra proprio che si intendesse che le frasi tradotte erano ipotetiche o ironiche.. 😉

      Rispondi
  4. Comunque non è da escludere che non si tratti di un pesce d'aprile.

    Si pensava che fosse uno scherzo anche il 3D di Google Maps, invece è una reale funzione che hanno lanciato il 1° aprile.

    D'accordo che questa è un'applicazione veramente stupida, però non mi sembra giusto azzardare conclusioni di cui non si è certi.

    Rispondi
  5. Ragazzi, visto che doveva essere un pesce d'aprile anche Street View in 3D, non è che magari sia vera anche questa applicazione di Google? In pratica un altro scherzo nello scherzo, ovvero una cosa reale fatta uscire ad arte il primo di aprile in modo da avere comunque grande pubblicità (tutti pensano allo scherzo… facce ride) e un pizzico di di goliardia per prendere in giro una giornata che in effetti è un giorno come un altro nel quale le vere novità non hanno il coraggio di uscire 🙂

    Rispondi
  6. OK e con questo vi rimuovo definitivamente dalla lista dei siti che tengo d'occhio… una cosa di questo tipo fa ridere anche i sassi!!!!

    Rispondi
  7. Damiano se ti fa ridere ridi assieme hai tuoi sassi,certe tecnologie quando escono dai laboratoi sono già vecchie di anni,come ha detto nomecognome per google maps.dietro ci sono anche questioni di diritti per l’invenzione ecc.e passono anni prima che esce. comunque se vi fa ridere ridete

    Rispondi

Lascia un commento