Pete Townshend, chitarrista dei The Who, durante un’intervista alla BBC, ha descritto iTunes, probabilmente prendendo spunto dalla passata notte di Halloween, come un “vampiro digitale” poiché, a suo dire, non fornirebbe alcun aiuto alla musica ma, piuttosto, avrebbe contribuito a svuotarla di risorse conseguenzialmente ai margini troppo alti praticati sui prezzi dei contenuti.
Si ritorna quindi ad affrontare una questione in corso da anni e che, a quanto pare, va a spazzar via, in maniera più o meno definitiva, ogni buonismo conseguenziale alla recente morte di Jobs.
Pete Townshend ha poi continuato scagliandosi contro Apple ed affermando che la celebre azienda della mela morsicata ha si contribuito a rivoluzionare notevolmente il settore musicale permettendo una distribuzione fenomenale dei contenuti ma, al contempo, ha anche assunto una posizione prettamente parassitaria divenendo inoltre irresponsabile nei confronti del comparto.
iTunes, in altri termini, non provvederebbe a veicolare gli artisti conducendoli verso la strada per il successo cosa che, invece, le case discografiche fanno.
Pete Townshend, sostanzialmente, chiede quindi ad Apple di investire risorse nella ricerca di talenti, di mettere a disposizione la propria forza ed influenza per alimentare la base del settore e, infine, di assumersi la responsabilità appartenente, un tempo, solo e soltanto alle case discografiche.
A parte questo l’attacco di Pete Townshend contro iTunes va anche a configurasi come un’aggressione, in linea ben più generale, nei confronti di internet e del file sharing poiché, a suo dire, la rete avrebbe distrutto il copyright.
Il chitarrista, poprio per tale ragione, va infine a scagliarsi contro i consumatori conseguenzialmente alla loro riluttanza a pagare di più.
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#1Stefano Semeraro
"non fornirebbe alcun aiuto ala musica"
"ha si contribuito ha rivoluzionare"
rileggiamo su
Per quanto riguarda Townshend…mi sembra un idiota
#2J@ck
menomale che non tutte le persone sono cieche …
#3Gianda
Articolo interessante, ma “ha rivoluzionare” è inguardabile 🙂
#4Ryuzaki
"…mela morsicata ha si contribuito ha rivoluzionare notevolmente…"
ha senza h 😉
#5Fabxo
mah, mi sembra na caxxata… Personalmente sarei disposto a pagare un prezzo più alto per la musica, ma SOLO dopo che gli stipendi (su base reale) minimi siano saliti almeno al costo reale della vita… Finchè non sono paritari w il file sharing o alternative varie. Personalmente odio la house e tutte le produzioni musicali ultime (da quell’obbrobrio di X Factor et similia), mi tengo la mia musica anni ’90, non aggiornato ma contento…