Andrea Guida (@naqern)
24 Gennaio 2012
L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Il giorno dopo la
morte di FileSonic come servizio di condivisione, l’ambiente intorno ai
servizi di hosting continua ad essere molto agitato ed altri siti si avviano verso la vecchia signora con la falce (che per loro è sempre meglio di quella con le manette). Gli ultimi della lista ad accommiatarsi dal proprio consueto pubblico sono stati
FileServe, che ha seguito le orme di FileSonic trasformandosi in un hard disk online attraverso il quale è impossibile condividere file, e
VideoBB che ha già cancellato dal suo database tutti i contenuti illegali e pare stia applicando anch’esso restrizioni agli upload.
Come abbiamo sottolineato ieri, queste misure non sono state imposte dall’alto. Sono delle precauzioni che i responsabili dei servizi di hosting stanno prendendo dopo la
chiusura di Megaupload da parte dell’FBI, in gergo tecnico vengono definite fifa marcia di finire in galera fregandosene degli utenti, degli uploader che dovevano essere remunerati (non necessariamente per aver condiviso materiale illegale) e degli abbonati che avevano pagato un abbonamento annuale.
Al momento, fra i servizi di hosting più famosi rimangono in attività: RapidShare, MediaFire, zShare, Netload. FileJungle, HotFile, DepositFile, FileSend, MegaShare, BitShare ed UploadStation. Sul fronte dei video in streaming, i servizi ancora in vita sembrano essere: VideoWeed, MovShare, Videozer, NovaMov e Putlocker. Ripetiamo però che si tratta di una situazione in continua evoluzione e quindi molti di questi siti potrebbero alzare bandiera bianca entro pochissimo tempo.
Chi non alza bandiera bianca, nel frattempo, sono gli hacker attivisti di Anonymous che continuano la loro crociata contro le autorità americane e passano – almeno pare – al contrattacco lanciando i progetti Anonyupload.com ed Anonyvideo.com, due servizi non ancora funzionanti che dovrebbero permettere di condividere file e video liberamente in Rete usando delle infrastrutture situate in Russia (quindi fuori dalla giurisdizione americana).
I servizi potrebbero essere aperti al pubblico entro un paio di giorni ma, per ora, l’attendibilità delle due iniziative è tutta da confermare. Appena ne sapremo di più e/o ci sarà qualche altro importante avvenimento nel panorama dei servizi di hosting, vi faremo sapere.
Aggiornamento 10:45
Come volevasi dimostrare: AnonyUpload ed AnonyVideo non sono progetti supportati ufficialmente da Anonymous (
Twitter), probabilmente si tratta solo di fake realizzati per guadagnare visibilità e soldi nel marasma di questi giorni. Grazie a Sarah e Mega per le segnalazioni.
#1Sarah
Anonymous ha appena twittato che Anonyupload.com è un fake… https://twitter.com/#!/YourAnonNews/status/161734720814723072
#2Mega
Basta seguire gli account Twitter ufficiali per leggere che Anonyupload è uno scam fatto da qualcuno per guadagnarci dei soldi sopra come del resto il già pluri-smentito megaupload.bz
https://twitter.com/#!/YourAnonNews/status/161734720814723072
#3M4ik
Mi aggrego, uno di quelli a cui hanno rubato i soldi.
#4TheQ.
4% di banda internet totale sparita in un giorno. 150 milioni di account (paganti) che si riversano da un sito ad altri in qualche giorno.
Fatto storico da ricordare, mai successo in internet.
L’FBI che ora ha un database con 150 milioni di dati di carte di credito di persone in tutto il mondo e relativi pagamenti
^_^”’