Geekissimo

Anonymous svela i dati di accesso di Radio Vaticana

 
Andrea Guida (@naqern)
13 Marzo 2012
6 commenti

Ebbene sì, anche quest’oggi la cronaca internettiana ci spinge ad occuparci di Anonymous. Dopo aver attaccato i siti di Trenitalia ed Equitalia durante lo scorso fine settimana, il noto gruppo di hacktivisti è tornato ad occuparsi di una sua vecchia “passione”: il Vaticano.

Come rivendicato sul blog di Anonymous Italia, nella giornata di ieri (12 marzo 2012) è stato messo nuovamente sotto scacco il sito Vatican.va ed è stato reso noto parte del database di Radio Vaticana, il cui sito però è rimasto attivo. Nel database i dati di accesso di decine di utenti del sito radiovaticana.org.


Anche questa volta, le motivazioni che hanno spinto Anonymous ad entrare in azione sembrano essere molteplici. Si parte da una semplice ripicca nei confronti della società americana Imperva che gestisce la sicurezza dei siti del Vaticano e aveva definito il precedente attacco di Anonymous come “un insuccesso” a tematiche più serie di interesse comune.

Le motivazioni che ci hanno spinto a dedicarci a voi non sono solo di così frivola natura“, si legge nel comunicato di Anonymous Italia rivolto a Radio Vaticana. “Senza entrare nel merito dei messaggi che la vostra radio diffonde vogliamo ancora una volta ricordare alla gente COME questi messaggi vengano diffusi”.

“Purtroppo – continua il post – è ormai un fatto conclamato che usiate ripetitori con potenze di trasmissione largamente fuori dai limiti di legge, ed è altresì tristemente nota la correlazione fra l’esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l’insorgere di gravi malattie neoplastiche quali la Leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie“. Un video della rivendicazione è stato altresì pubblicato in Rete.

Per chi non ne fosse ancora al corrente, Anonymous aveva attaccato il sito del Vaticano già la settimana scorsa mandandolo offline per un bel po’, e vista la situazione non è escluso che possano esserci nuovi piani per lo stesso obiettivo da realizzare in tempi brevi. Lo scopriremo di sicuro nelle prossime settimane.

Categorie: Internet
Tags: Anonymous,  hacker, 
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  • #1TheQ.

    Ecco, già meglio come motivazione per attaccare il Vaticano. Certo, l’aveva già fatto striscia la notizia circa 10 anni fa, facendo notare i mistici citofoni di palazzine che ricevono radio vaticana e il 20% di incidenza di leucemie (non cancro…tutt’al più altre forme di tumori). Ad essere pignoli si doveva indicare anche la legge sulle emissioni elettromagnetiche, che è quella italiana, mentre per quanto riguarda le antenne si trovano in teoria nel territorio dello Stato del Vaticano, ovvero quello stato attaccato dall’Italia per riunire il paese, i cui rapporti sono regolamentati da appositi trattati di valenza internazionale e leggi costituzionali.
    La legge + ben più complessa di un’azione anonima, così come l’argomento trattato da striscia la notizia e report in edizioni passate non ha mai subito di un’oscurantismo di informazione…. semplicemente si è sempre arenato nei trattati fra i rapporti Italia-Vaticano.

    13 Mar 2012, 2:05 pm Rispondi|Quota
  • #2Anonymous

    fanno soltanto bene, attaccano gli “inattacabili”, coloro che uccidono e si difendono solo perchè sono potenti, il brutto è che siamo tutti noi a dargli potere…

    13 Mar 2012, 5:02 pm Rispondi|Quota
  • #3Alberto

    La mia scuola è vicina a un ripetitore di Radio Maria… appena ti ci avvicini di 200m la tua stazione radio cambia automaticamente in Radio Maria. Non penso che sia un caso che mia zia, che abitava vicino alla scuola, si sia presa un tumore…

    13 Mar 2012, 8:35 pm Rispondi|Quota
  • #4Carlo

    @Alberto
    RadioMaria NON c’entra nulla con RadioVatica (molti le confondono).
    RadioMaria è una radio privata su territorio italiano.

    14 Mar 2012, 7:48 pm Rispondi|Quota
  • #5Alberto

    @Carlo
    Fatto sta che secondo me trasmette a onde troppo piccole…

    14 Mar 2012, 8:27 pm Rispondi|Quota
  • #6Carlo

    @Alberto
    Considerando che si trova su territorio italiano è sottoposta alle leggi italiane sulle emissioni elettromagetiche come altri impianti di altre radio private, quindi presumo che sia in regola.
    Altrimenti si deve cambiare la legge e stabilire limiti più stringenti facendo riferimento al “principio di precauzione”.
    Di immissioni elettromagnetiche siamo pieni (ripetitori di telefonia e Tv, wireless, campi magnetici indotti), difficile stabilire nessi di causalità.

    16 Mar 2012, 12:07 pm Rispondi|Quota