Joaquín Almunia, l’attuale vicepresidente della Direzione per la Concorrenza nella Commissione Europea, ha inviato, proprio nel corso delle ultime ore, una lettera aperta a Google invitando Eric Schmidt e soci ad intraprendere tutta una serie di apposite misure correttive nei sempre più ampi mercati del search e della pubblicità online al fine di evitare di incorrere in uno specifico provvedimento di addebiti legato alle inflazioni antitrust.
La lettera, inviata conseguenzialmente a 18 mesi di approfondimenti sulle attività di Google e relativamente a tutta una serie di denunce depositate presso la Commissione Europea per presunto abuso di posizione dominante, invita big G a rispondere alle domande poste dalle autorità europee cercando una collaborazione onde evitare di incorrere in spiacevoli e fastidiose situazioni.
Nella lettera, nel dettaglio, vengono posti a Google quattro quesiti:
- Come vengono trattati i suoi servizi di search verticale?
- Come vengono sfruttati i contenuti altrui per poi farli propri?
- Come vengono intrapresi gli accordi per il piazzamento degli annunciati pubblicitari facenti riferimento a specifiche query di ricerca?
- Viene limitata la “portabilità” dell’advertising online dalla propria piattaforma AdWords a quelle gestite dai competitor?
Almunia conclude poi spiegando che se Google porterà alla sua attenzione dei rimedi efficaci la vicenda potrà essere risolta in maniera abbastanza rapida e big G non subirà alcuna penalizzazione.
Per il momento il team di big G ha fatto sapere di essere propenso a voler chiarire i dubbi della Commissione Europea pur non trovandosi d’accordo con le conclusioni.
A detta di Google, infatti, il livello di competizione e di innovazione nel settore non sarebbe mai stato così alto come quello attuale.
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#1TheQ.
io accuserei le concorrenti di posizione inefficiente… gli altri motori di ricerca non fanno niente per essere al pari di google.
#2LoGnomo
@TheQ.: Ma se io uso Bing da 1 anno e mi sarà capitato si e no 8 volte di andare su Google?? E pensa che la versione italiana è ancora in beta. E qui in famiglia navighiamo tutti i giorni in internet con IE9/10 + bing italia.
Poi se vai a vedere la versione completa che è per ora solo negli Stati Uniti ti spaventi.
E poi di cosa ti lamenti, anche con Microsoft hanno messo tutta una serie di imposizioni ad esempio sui browser nonostante Chrome ha superato la quota di IE. E noi utenti Ms dobbiamo subirci ancora quel banner del cavolo a inizio utilizzo di Windows