Lucy Koh, il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti ne è pienamente convito: Samsung ha il diritto di competere ma non ha il diritto di farlo in maniera scorretta andando ad immettere sul mercato prodotti che, in un modo o nell’altro, vanno ad infrangere la legge e, in questo caso specifico, quella relativa ai prodotti Apple
È questa la nuova sentenza emanata che condanna Samsung ed il suo Galaxy Tab 10.1 che, stando a quanto dichiarato nella nota di ingiunzione, d’ora in avanti non potrà più essere commercializzato in terra a stelle e strisce sino a nuovo ordine.
Trattasi, nello specifico, di un’ingiunzione preliminare alla quale, molto probabilmente, seguirà un ricorso in appello da parte di Samsung ma che, almeno momentaneamente, impedisce alla sudcoreana di commercializzare il tanto contestato Galaxy Tab negli Stati Uniti.
Quella in questione va comunque a configurarsi come una vittoria di particolare rilevanza per Apple, impegnata da diverso tempo a questa parte con casi legali facenti riferimento alla sudcoreana accusata in svariate occasioni di aver violato la proprietà intellettuale della ben nota azienda della mela morsicata immettendo sul mercato prodotti troppo simili all’iPhone e all’iPad.
Samsung, in ogni caso, sarà tutelata da Apple grazie ad un’apposita cifra corrispondente a circa 2,6 miliardi di dollari stanziata dal gruppo statunitense al fine di fare da garanzia per i danni a cui la sudcoreana sarà inevitabilmente soggetta nel corso delle prossime settimane nel caso in cui i giudici dovvessero sovvertire la sentenza.
Diversamente dal Samsung Galaxy Tab 10.1 la nuova edizione dello stesso sembrerebbe non essere coinvolta nella sentenza grazie al nuovo design adottato e ad alcune modifiche di varia tipologia che gli sono state apportate e che, appunto, lo rendono immune dalle accuse di Cupertino.
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#1Anima
Bella mossa fApple…
#2Alessia
Continua la guerra tra i due titani della telefonia. Dopo la causa intentata da apple nei confronti di Samsung per il nuovo modello di Galaxy S III oggi la guerra si sposta sul terreno dei tablet e dei device