Windows 7 non avrà un Service Pack 2, l’indiscrezione arriva da The Register che cita fonti molto vicine a Microsoft. Il colosso di Redmond avrebbe dunque deciso di interrompere il suo classico ciclo di update – quello seguito da XP e Vista – e di riservare al penultimo nato fra i suoi sistemi operativi un trattamento inedito.
Al posto del solito “paccone”, Microsoft si appresterebbe a rilasciare singoli aggiornamenti mensili fino alla data di morte del sistema operativo, attualmente fissata per il 2020, o quantomeno fino alla scadenza del supporto principale (due anni dopo il rilascio del SP1, a febbraio 2013).
Ad alimentare il sospetto che Ballmer e soci abbiano deciso di accantonare la distribuzione dei Service Pack, c’è anche un semplicissimo dato di fatto: sono passati tre anni dall’uscita di Windows 7 (era l’ottobre del 2009) e nessuna edizione precedente di Windows ha aspettato così tanto prima di avere il suo SP2. Vista per le sue innumerevoli magagne ha dovuto aspettare solo ventiquattro mesi, XP invece due anni e dieci mesi. Quasi tre anni, ma non oltre.
Insomma, sembra proprio che Microsoft abbia deciso di dare un colpo di reni al suo ruolino di marcia e di adottare prima del previsto quel sistema di aggiornamenti simil-Apple senza Service Pack di cui vi parlavamo qualche giorno fa, quando in Rete rimbalzò una notizia secondo la quale il colosso di Redmond avrebbe detto addio ai Service Pack in Windows 8.
A questo punto andrebbe capito se questa (per ora presunta) scelta di non rilasciare Windows 7 Service Pack 2 servirà ad una migliore gestione dei due sistemi operativi o se Microsoft vuole far cadere presto nel dimenticatoio Seven per lasciare tutta la scena a Windows 8. Probabilmente lo scopriremo prima di quanto immaginiamo.