Già dall’inizio dell’anno corrente, conseguenzialmente alla chiusura di MegaUpload e a quella di MegaVideo, i responsabili di RapidShare, uno tra i più conosciuti ed utilizzati servizi di file hosting, avevano deciso di limitare la velocità di download a soli 30 Kbit/s per gli utenti non in possesso di un abbonamento a pagamento al sito in modo tale da frenare il più possibile la diffusione di materiale pirata online evitando inoltre di mettersi in cattiva luce agli occhi della legge.
Da poche ore a questa parte, però, su RapidShare tutto, o quasi, sembra essere tornato alla normalità.
Alexandra Zwingli, il CEO di RapidShare, ha infatti comunicato che sono stati rimossi tutti i limiti di download per gli utenti free, una decisione questa che, tuttavia, non va a configurarsi come un passo avanti verso la pirateria, così come potrebbe sembrare, bensì come una mossa mirante, invece, ad incrementare la cosiddetta caccia ai pirati.
Il CEO di RapidShare spiega infatti che nuove e ben più efficaci contromisure sono state messe in atto per fermare l’attività dei pirati e tali misure, appunto, rendono praticamente inutile l’applicazione del limite di velocità.
Al momento non è ancora chiaro quali contromisure per contrastare la pirateria abbia scelto di adottare RapidShare ma Alexandra Zwingli ha fatto sapere che entro la fine dell’anno corrente verrano rilasciate ulteriori e ben più dettagliate info a riguardo.
Vicenda di Kim Dotcom a parte, nel corso degli ultimi anni, appare opportuno specificarlo, RapidShare ha comunque compiuto svariati sforzi per collaborare con i detentori di copyright e limitare, per quanto possibile, le violazioni dei diritti d’autore.
Via | Wwwhat’s new?