Rivoluzione in casa Opera Software. L’azienda norvegese ha deciso di abbandonare il suo motore proprietario denominato Presto e di convertire Opera Browser al WebKit, il motore di rendering open source che rappresenta il cuore di Safari e Google Chrome. L’annuncio è stato dato dal CEO del gruppo Jars Boilesen, secondo cui non ha più senso profondere energie nello sviluppo di un engine proprietario quando si può lavorare in sinergia con la comunità open source per far crescere WebKit e farlo diventare sempre più veloce.
Nonostante il suo spirito innovativo e l’indubbia bontà del lavoro svolto dagli sviluppatori nel corso di tantissimi anni, Opera Browser è rimasto una cenerentola nel mercato dei browser non riuscendo mai a scalfire il monopolio di Internet Explorer o, dopo l’avvento di Firefox, a contendere fette di mercato al navigatore di casa Mozilla, che successivamente è stato protagonista di un testa a testa con Chrome, l’ultimo arrivato.
Secondo gli ultimi dati di Net Applications, il browser della “O” rossa possiede una market share di appena 1,47 punti percentuali su Desktop, mentre in ambito mobile le cose vanno decisamente meglio. Al punto che questa svolta verso WebKit è arrivata in concomitanza con il raggiungimento di 300 milioni di utenti complessivi in ambito fisso e mobile (per i più pignoli, la quota d mercato di Opera Mini, sempre secondo Net Applications, è del 9,84%).
Un primo assaggio del nuovo Opera si avrà già da questo mese, quando Opera Software presenterà al Mobile World Congress di Barcellona (25-28 febbraio) la nuova versione di Opera per Android. Aspettiamo di conoscere la data di rilascio del nuovo Opera anche in ambito Desktop. Chissà se questo cambio “sotto il cofano” aiuterà anche i numeri nelle classifiche. Voi che dite?
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#1Carmine
uhm, interessante e devo dire che è stata una scelta coraggiosa. Opera
è sempre stato un gran browser immeritatamente sottovalutato.
Onestamente se da una parte posso apprezzare il cambio dall’altra manco è bello
pensare che tutti i browser alla fine “sotto” sono fatti della stessa pasta.
In pratica cambia la skin….
#2Giacomo
da una parte mi dispiace, ma dall’altra sono contento.
Se riusciranno ad unire la classica usabilità, velocità, personalizzazione ed utilizzo limitato di RAM, con la bontà di WebKit, Opera potrà finalmente dare del filo da torcere agli altro browser.
Anche se forse se la può giocare, ormai, giusto con Safari.