Spotify potrebbe estendere la versione gratuita del servizio (quella supportata da pubblicità) anche su piattaforme mobile. È quanto riporta The Verge, secondo cui i dirigenti dell’azienda svedese sarebbero in trattative con Sony, Warner e Universal per rivedere i costi delle royalties e consentire, per l’appunto, l’uso del servizio in versione gratuita su smartphone.
Attualmente, la versione mobile di Spotify è disponibile solo per coloro che sottoscrivono un abbonamento Premium per 9,99 euro al mese. Di gratis c’è solo una trial di 48 ore, ma a quanto pare il vero punto della questione è il modello di business del servizio, che non starebbe portando i risultati sperati.
A fronte di un raccolta fondi di 100 milioni di dollari, pare infatti che le revenue di Spotify non lascino alcun margine di guadagno all’azienda svedese con il 70% delle entrate che va a coprire le royalties dovute alle major della musica, il 20% va in “customer acquisition” e il restante 10% in altre spese, come salari e sviluppo della piattaforma.
Nonostante una base di utenti composta da oltre 20 milioni di consumatori (5 milioni dei quali paganti), Spotify, dunque, non riesce ad avere un modello di business solido capace di garantire dei guadagni, ed il miglior modo per cambiare l’andazzo sarebbe proprio espandere la versione gratis del servizio ai telefonini.
D’altronde, il mercato dei servizi musicali in streaming sta diventando sempre più popolato e l’arrivo di competitor come Rdio (con 10 milioni di utenti all’attivo) o come il paventato iTunes in Streaming costringe Spotify a rendere più appetibile la sua offerta globale.
Speriamo che non siano ancora una volta le major a rovinare tutto e bloccare lo sviluppo di uno dei servizi più interessanti degli ultimi tempi (almeno per noi italiani!).
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