Le ultime statistiche di Net Applications sul mercato browser sono foriere di ottime notizie per Microsoft e di piccoli dispiaceri per Google. A febbraio 2013, si sono infatti registrate una crescita della market share di internet Explorer, che passa dal 55,15% di gennaio al 55,82% attuale, ed una flessione di Google Chrome, che perde l‘1,21% dei suoi utenti passando da una quota di mercato del 17,48% ad una del 16,27% in appena 28 giorni.
Sul secondo gradino del podio rimane Mozilla Firefox, che aumenta la sua percentuale di diffusione dal 19,94% al 20,12%. Così come accrescono la loro popolarità, seppur di poco, Safari (5,24% > 5,42%) ed Opera (1,75% > 1,82%).
Il dato di Internet Explorer è particolarmente importante, non solo perché il browser Microsoft ha sofferto molto negli ultimi mesi, ma anche perché la sua ripresa arriva nel momento in cui Chrome sembra aver messo i remi in barca ed Internet Explorer 10 è stato finalmente rilasciato anche su Windows 7.
Ora, profetizzare uno stallo definitivo di Chrome in favore di Internet Explorer sarebbe assurdo ma è indubbio che la lotta nel mercato dei navigatori si è rivitalizzata. E chissà che la prossima conversione di Opera al motore WebKit non porti ad altre sorprese.
Come Google avrà sicuramente imparato, nessuno può sedersi sugli allori.
#1rico
Flessione di Chrome? per me è dovuta anche alla “stretta” sulle sue estensioni: non è quasi più possibile aggiungerle senza essere loggati, e sono sparite dal chrome web store tutte quelle che riguardano il download da you tube.
#2Andrea
Ma smettiamola, chi è il pazzo che si scarica quello schifo di internet explorer… Non supporta niente, vede i siti completamente diversi da tutti gli altri browser, è lento, arretrato.. Di certo l’ascesa di chrome non si è fermata per via di internet explorer, bensi come ha detto rico, per le estensioni, login quasi obbligatorio, ecc..