Da ieri è disponibile anche in Italia il servizio di streaming musicale Rdio. Con un catalogo composto da oltre 18 milioni di brani provenienti da tutte le più importanti etichette discografiche, Rdio si pone nel panorama dei servizi musicali on-demand come una delle soluzioni più complete in grado di competere senza timori con il sempre più popolare Spotify. Per usarlo, basta collegarsi alla pagina principale del servizio ed eseguire il login con il proprio account Facebook (oppure crearne uno standard, inserendo il proprio indirizzo email).
Rdio viene offerto con un periodo di prova gratuito iniziale, in cui è possibile ascoltare quasi tutte le canzoni presenti nel catalogo del servizio (tranne qualche brano con limitazioni particolari) per poi passare ad un modello pay che prevede un canone mensile di 4,99€ per l’uso su Desktop (tramite Web App o applicazione dedicata per Windows e OS X) o 9,99€ per l’uso su smartphone e il supporto alla modalità di ascolto offline.
Il periodo di prova iniziale può essere esteso fino a 6 mesi su desktop, ma per usufruirne è necessario attivare l’applicazione su smartphone. In effetti, su questo punto i termini del servizio sembrano essere abbastanza generici ma non dovrebbero esserci problemi nell’ottenere l’estensione del periodo trial anche in Italia.
Rdio è stato fondato da Janus Friis, uno dei creatori di Skype, ed ha la sua sede principale a San Francisco. Supporta la creazione di playlist e, oltre che con Facebook, si connette anche a Twitter per le sue attività social (simili a quelle di Spotify).
Vi consigliamo di dargli un’occhiata. D’altronde più scelta c’è, anche nel campo dei servizi di musica in streaming, è meglio è per noi utenti.
LINK | Rdio