Quella che di tanto in tanto vede i Garanti della privacy europei impegnati nell’indagare sul comportamento di Google è oramai una pratica di cui da qualche tempo a questa parte si sente spesso parlare.
A tal proposito, nel corso delle ultime ore, è stato registrato un nuovo capitolo di questa spinosa vicenda.
Mediante un apposito comunicato il Garante della privacy italiano ha reso noto di aver chiesto a Google “maggiori e più puntuali dettagli” inerenti specifici aspetti relativi al trattamento delle informazioni sensibili.
A finire nell’occhio del ciclone è in particolare l’informativa e le modalità di consenso all’uso dei dati forniti dagli utenti unitamente alla loro conservazione ed al possibile incrocio tra quelli facenti riferimento a prodotti o servizi differenti.
Gli elementi che big G fornirà al Garante saranno quindi analizzati al fine valutare l’adozione di eventuali provvedimenti quali sanzioni ed azioni prescrittive.
Sarà quindi possibile saperne di più durante i prossimi giorni.
In ogni caso si tratta di una decisione che giunge a poche ore di distanza dalla lettera spedita a Larry Page contente l’invito a fornire un confronto inerente i Google Glass e la privacy degli utenti e dopo la task force costituita dalle autorità di protezione dati italiana, francese, tedesca, olandese, spagnola ed inglese.
Non è quindi da escludere il fatto che possano essere applicate ammende nei confronti del colosso di Mountain View, un’ipotesi questa che già altre autorità europee stanno valutando.
In Francia, ad esempio, è stata confermata la violazione delle disposizioni inerenti la protezione dei dati. Olanda, Germania, Spagna e UK sono invece ancora impegnate nella fase istruttoria.
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