Dopo la buona notizia dell’imminente disponibilità di un nuovo aggiornamento software per i Google Glass quest’oggi si torna a discutere degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete e dei dubbi inerenti la questione privacy.
Che il binomio “Google Glass – privacy” abbia suscitato sin dal primo momento particolare interesse da parte degli utenti ma sopratutto delle autorità dell’intero globo terrestre non è sicuramente una novità. Lo scorso mese, infatti, le autorità garanti di tutto il mondo hanno inviato una lettera al gruppo di Mountain View chiedendo l’apertura di un confronto costruttivo.
Lo stesso ha fatto negli USA il Bipartisan Congressional Privacy Caucus, guidato dal membro del Congresso Joe Barton, a cui Google ha ora fornito una risposta mediante una lettera firmata Susan Molinari.
Grazie per la vostra recente missiva riguardante Google Glass e per l’opportunità di fornire una dimostrazione in prima persona del prodotto e delle sue funzionalità. Proteggere la sicurezza e la privacy delle persone è una delle nostre priorità. Sappiamo che nuove tecnologie portano con sé nuove domande, per questo abbiamo pensato attentamente allo sviluppo di Glass fin dall’inizio.
Nella lettera Google prende le distanze dalle accuse di aver messo a punto una tecnologia in grado, almeno in teoria, di violare la riservatezza degli utenti. Big G sottolinea poi che per effettuare azioni quali scattare foto e registrare video è necessario interagire con la mano o mediante comandi vocali, operazioni queste che permettono alle persone nei dintorni di rendersi conto di quel che sta accadendo.
Il nostro obiettivo con Glass è quello di fornire il controllo agli utenti e abbiamo già ricevuto impressioni estremamente positive dai primi che hanno testato il prodotto. Come lei stesso ha visto indossando Glass, sono richieste azioni specifiche per effettuare una ricerca in Rete, consultare indicazioni stradali, scattare una fotografia o registrare un video. Gli utenti pronunciano “Ok, Glass” seguito da comandi come “Google” per una ricerca su Internet oppure “Trova la strada per” in modo da visualizzare il percorso necessario per raggiungere una destinazione. Per immagini e filmati gli utenti premono un pulsante sul fianco di Glass oppure pronunciano “Scatta una fotografia” e “Registra un video”. Questo, insieme ad altri segnali integrati, permette alle persone nelle vicinanze di capire cosa sta facendo il dispositivo.
Per far meglio comprendere le modalità di interazione con il touchpad Google allega inoltre un apposito video dimostrativo già pubblicato settimane fa.
Google, infine, afferma di essere disponibile ad una discussione costruttiva sull’argomento Google Glass – Privacy sottolineando l’importanza del far emergere eventuali problemi proprio durante questa prima fase di test onde evitare di dover andare incontro a fastidiose grane durante la fase di commercializzazione.
Via | SlashGear