Complici la crisi economica e l’ampia diffusione dei tablet, il mercato PC non sta vivendo un periodo di particolare splendore ma forse la situazione è meno nera di quella che in molti tendono a descrivere: è più o meno questo il quadro dipinto da IDC nel suo ultimo report.
La nota società di ricerca prevede che entro fine anno il mercato PC segnerà un poco gradevole -10,1% andando leggermente più in basso di quelle che erano le statistiche precedenti (-9,7%) ma nel 2014 la situazione dovrebbe migliorare. Ci si aspetta, infatti, che le vendite globali dei computer non scendano oltre il 3,8% e che i numeri successivamente si stabilizzino.
Malgrado tutti parlino di un lento spegnimento di PC desktop e notebook, il mercato dovrebbe assicurare una vendita annua di circa 300 milioni di computer all’anno fino al 2017: numeri più che sufficienti per non dichiarare morto il settore e che consentiranno ai più grandi player del settore di prepararsi adeguatamente ad affrontare il vero futuro post-PC (se così lo vogliamo chiamare). Nel 2012 i PC venduti in tutto il mondo furono 350 milioni, per completezza d’informazione.
Tornando alle statistiche temporalmente più vicine a noi, c’è da sottolineare la grossa differenza fra mercato PC consumer e mercato corporate: il primo nel 2013 ha registrato un calo del 15% mentre il secondo non dovrebbe scendere al di sotto dei 5 punti percentuali. Merito, a quanto pare, della fine del supporto per Windows XP che sta portando molte (ma non moltissime) aziende ad aggiornare il proprio parco macchine.
Ricapitolando, le difficoltà ci sono ma il mercato PC non è morto. Anche perché – evidenzia il rapporto di IDC – il tempo passato dall’utente medio sui computer è ancora moto di più di quello passato attivamente su smartphone e tablet.
[TechCrunch] [Photo Credits | Intel Free Press]