Sin dagli albori, dal momento in cui l’amico Zuckerberg mise per la prima volta online la sua oramai celebre creatura in blu, il binomio privacy-facebook ha fatto discutere, e non poco, generando dubbi e creando dissapori tra utenti ed autorità. Tenendo conto di ciò molto probabilmente non tutti si stupiranno della singolare vicenda accaduta al collega Giuseppe Benevento e raccontata, proprio qualche ora fa, sulle pagine di The Apple Lounge. Eppure, considerando la gravità della cosa, lo stupore c’è, eccome!
Detta in breve, anzi brevissima, l’esperienza di Giuseppe mette ben in risalto una grave falla, chiamiamola così, di Facebook ed i rischi derivanti dal fatto che qualcuno, per mero “diletto” o per puro errore, possa creare un account sul tanto amato social network con l’indirizzo email di altri utenti non registrati ed operare indisturbato per tutta una serie di giorni, i fatidici tre ed oltre entro i quali dovrebbe esser confermato l’indirizzo di posta elettronica indicato ed ancor di più quelli necessari al team del buon Zuck affinché si accorga che qualcosa, effettivamente, non sta andando proprio come dovrebbe.
Pur non avendo mai creato alcun account su Facebook Giuseppe si è infatti ritrovato a dover fronteggiare una valanga di messaggi di posta elettronica inerenti le attività (richieste di amicizia accettate di dubbio gusto ed iscrizioni a gruppi del tipo “MILF ESIBIZIONISTE E VOGLIOSE IL RITORNO!!” che lasciano ben poco spazio ad eventuali dubbi) eseguite su Facebook da un altro account registrato, ma non confermato, con il suo indirizzo di posta elettronica e, cosa ancor più importante, a dover cercare di scampare il rischio che la sua immagine potesse esser lesa.
Per comprendere in toto la faccenda vi rimandiamo alla lettura del dettagliato articolo pubblicato su TAL. Naturalmente non esistate a dire la vostra a riguardo.
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