Facebook ha acquistato la famosa applicazione di messaggistica istantanea sborsando una strepitosa cifra. La notizia ha sconvolto il mondo del web e in particolare gli utilizzatori di Whatsapp che, ovviamente, temono per la propria privacy. La vendita sembra ormai andata in porto, quindi gli utenti intimoriti dalle mani, a volte troppo lunghe, del social network non possono far altro che scegliere delle altre applicazioni, come ad esempio l’ormai famosa Telegram.
L’acquisto, però, potrebbe essere a rischio: dei gruppi statunitensi che tutelano la privacy degli utilizzatori hanno contattato personalmente la Federal Trade Commission, l’antitrust americana, per bloccare l’acquisizione! Con precisione, le associazioni che hanno richiesto lo stop sono la Electronic Privacy Information Center e il Center for Digital Democracy ed il motivo, ovviamente, è sempre vincolato alla privacy:
“La nostra denuncia chiede alla FTC di indagare se la privacy degli utenti sarà realmente tutelata e, quindi, Facebook non potrà accedere ai dati degli utenti WhatsApp che, secondo molti, è stata la caratteristica che ha reso l’applicazione così attraente agli occhi del social network.”
Dopo queste importanti proteste, Facebook ha nuovamente chiarito la posizione dell’applicazione di messaggistica istantanea ed ha dunque sottolineato che Whatsapp resterà totalmente indipendente, quindi il team che si cela dietro l’app continuerà a garantire massima privacy agli utilizzatori. Attualmente la FTC non ha ancora risposto, ma raramente denunce di questo tipo sono rimaste inascoltate.
E voi, che cosa ne pensate: credete realmente nelle parole, o per meglio dire nelle promesse, lanciate dalla società di Mark Zuckerberg? In molti hanno tantissimi dubbi, proprio per questo hanno deciso di abbandonare l’app.
[ Via | cnet ]
[ Photo Credits | Webagency Jablabs ]
#1bego
Pessimo articolo! La privacy mi sembra l’ultimo dei problemi.
Che differenza fa che i dati ce li abbia facrbook o google o la Tim o la Banca?
Ce li hanno per definizione. Se vuoi la privacy non usi facebook.
Semmai il problema riguarda la libertá di concorrenza per i player minori, da cui un problema di antitrust
#2zigzag
@bego: non è questo il punto. Il discorso sulla privacy al giorno d’oggi sarebbe lunghissimo, e non vedo cosa c’entri la banca, secondo questo modo di ragionare la mia tessera sanitaria la espone anche di più.
Qui ci si chiede: se non uso facebook proprio perché non apprezzo la sua policy, devo vedermelo entrare in casa usando un programma di messaggistica fino a ieri indipendente?
La preoccupazione per la tutela dei dati è più che lecita, se si considera il riguardo che ha dimostrato di averne la società di Zuckerberg.
E no, non credo a una virgola della propaganda che sta facendo facebook. Al contrario, ne beneficieranno i concorrenti minori, e non per speciali meriti.
#3PaceyIV
@bego:
Non uso Facebook e nessun tipo di social network di gossip e affini di questo tipo. Solo Wikipedia, forum, sharedtalk.
Sono stato costretto a installarmi Whatzapp per non essere escluso totalmente dalla mia cricchia di amici che sono tutti pro-Zuccone per cui è per me un grosso problema ke i miei dati, il mio numero di telefono e tutte le mie conversazioni finiscano nelle mani del fondatore di questo cancro della società.
La maggior parte degli amici che frequento sono troppo infettati da questo per convincerli ad usare alternative come Telegram.
La denuncia è comunque arrivata troppo tardi! Qualche giorno dopo l’acquisizione il servizio è andato totalmente off-line per qualche ora. Giusto il tempo x risucchiare tutti i dati personali e metter le prime radici di questo cancro.
Non so per quanto ancora il mio sistema immunitario potrà resistere a tutto ciò!
#4Cris
@bego:
Senza contare che puoi anche non usare FB e non avere WhatsApp. Ma se un tuo amico ha WhatsApp, i dati che ha quest’ultimo su di te finiscono comunque a WhatsApp che sommati ai dati di FB formano un database enorme di informazioni.