Dopo aver ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea per la messa a segno dell’acquisizione di WhatsApp il buon Mark Zuckerberg ed il suo team hanno fatto sapere di non essere intenzionati ad introdurre pubblicità o servizi a pagamento sull’oramai celebre piattaforma di instant messaging. La lieta notizia è stata data dal giovane CEO del social network in persona durante un incontro in India sul tema dell’espansione della connettività nei Paesi del terzo mondo.
Facebook, quindi, non cercherà ulteriori tentativi di monetizzazione e si “accontenterà” del canone annuo di 0,99 centesimi di euro che i possessori di WhatsApp già pagano per l’utilizzo dell’app a partire dal secondo anno.
La volontà di non introdurre pubblicità o servizi a pagamento in WhatsApp risulta abbastanza sensata oltre ovviamente che corretta. WhatsApp è un’applicazione che si è sempre distinta dalle altre per la sua estrema semplicità di funzionamento e per il suo essere esente da banner pubblicitari, sponsor e quant’altro possa risultare invasivo e fastidioso per l’utente chiedendo però in cambio un mini canone da pagare. Tale modus operandi ha permesso all’app di guadagnare, mese dopo mese, un enorme numero di utenti sparsi in tutto il globo. Apportare delle modifiche ad un sistema di questo tipo introducendo elementi che potrebbero andare a ledere il successo di WhatsApp sarebbe dunque decisamente controproducente per Facebook.
I timori che Mark Zuckerberg avrebbe rivoluzionato la piattaforma di messaggistica mobile acquisita si sono dunque rivelati infondati, almeno per il momento. Chiaramente non è da escludere l’ipotesi che in futuro qualcosa possa cambiare ma per il momento WhatsApp non si tocca.
Via | Engadget