La realtà virtuale, in quanto tale, è in grado di creare, per i sensi di uno o più utenti, un ambiente simulato tridimensionale all’interno del quale ci si può muovere in egual maniera a quanto avviene nel mondo reale. L’utilizzo di una soluzione di questo tipo trova terreno fertile in svariati ambiti. L’uso della realtà virtuale può ad esempio rappresentare un ottimo strumento mediante cui informare, educare, trasmettere contenuti e far vivere in prima persona esperienze lontane nel tempo o per le quali sia particolarmente difficile l’approccio. L’esatta sintesi di tutto ciò è senza ombra di dubbio il progetto chiamato in questa fase provvisoria Witness: Auschwitz.
Ma di che cosa si tratta? Come in parte si può intuire dal nome, Witness: Auschwitz è un’esperienza in realtà virtuale unica nel suo genere che permetterà all’utente di entrare in prima persona nel campo di sterminio “testimoniando” una piccola parte di quanto accadde ad Auschwitz. Un approccio piuttosto innovativo alla didattica della Shoah.
Witness: Auschwitz va a configurarsi come un percorso altamente immersivo, denso di informazioni raccolte da fonti autorevoli e testimonianze dirette, che permette all’utente di interagire con l’ambiente circostante, oltre che con le persone e con se stessi, e di diventare testimone di quello che è stato uno dei più tragici eventi della storia dell’intera umanità. Il tutto senza che se ne avverta la finzione scenica e senza che siano utilizzate scene di violenza esplicite. Anzi, il tema è trattato in modo accurato e responsabile, consapevoli che si è di fronte ad un tema immenso, con il quale è estremamente difficile misurarsi.
Per poter raggiungere tale realismo, la (ri)costruzione degli ambienti, tuttora in fase di sviluppo, prevede l’utilizzo di software estremamente avanzati adibiti alla generazione dei contenuti 3D in tempo reale.
Il progetto, ideato dalle aziende italiane Centounopercento e IsayWeb, gode dell’alto patrocinio della Comunità Ebraica di Roma e ha subito catturato l’interesse di grandi aziende, media e istituzioni.