In terra a stelle e strisce il mercato PC ha fatto registrare piccoli segnali di ripresa grazie ai Chromebook. Nei paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) il cambiamento sembra invece essere dotato dai notebook tradizionali o almeno questo è quel che si evince dal più recente report pubblicato da IDC.
Nel dettaglio, il merito della cosa sarebbe da attribuire all’utenza aziendale, mentre le richieste di laptop da parte degli utenti consumer continua a diminuire. Tra i maggiori produttori mondiali spiccano i risultati positivi di HP e ASUS.
Nello specifico, HP ha consegnato oltre 4 milioni di unità nel secondo trimestre, raggiungendo una quota di mercato del 25,4%. È quindi aumentato il distacco da Lenovo e Dell che hanno invece perso circa il 7% di market share in un anno. Per quanto concerne ASUS, il trimestre si è rivelato particolarmente positivo (+14,4% rispetto al 2015) e presto potrebbe presto scavalcare Dell al terzo posto. La classifica viene chiusa da Acer, che ha fatto registrare un calo del 3,5%
Per il resto, in Europa Occidentale, la crisi del settore sembra aver rallentato (-0,8%), mentre negli altri paesi la percentuale è ancora molto negativa. Molte aziende hanno scelto di sostituire i computer desktop con i notebook. Questo spiega dunque l’aumento delle consegne di modelli basati su Windows 10. Rimangono tuttavia da valutare le conseguenze della Brexit e la svalutazione della sterlina.
Nonostante tutto, IDC ha rilevato performance ancora negative anche nel secondo trimestre del 2016, seppur ben inferiori alle attese. Infatti, tra aprile e giugno sono stati consegnati 16,1 milioni di unità con un calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2015.
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