Un vero e proprio tormentone quello relativo alla questione privacy WhatsApp, alla luce di una nuova normativa che sta spingendo molti utenti verso Signal, come avete notato con il nostro articolo di pochi giorni fa. Ci sono due questioni da affrontare per lo staff, perché da un lato il Garante in Italia vuole vederci chiaro sull’aggiornamento dei nuovi termini e, almeno per ora, pare non sia convinto del messaggio che tanti utenti stanno ricevendo. Per non parlare dei recenti fatti in India.
Ancora privacy WhatsApp: problemi in Italia e in India
Mentre la questione privacy WhatsApp impone di utilizzare al meglio l’app, sfruttando ad esempio i consigli forniti da Bufale, altri scenari prendono piede all’orizzonte. WhatsApp sta affrontando una sfida legale in India, il suo più grande mercato, dopo che una petizione è stata presentata giovedì davanti all’Alta corte di Delhi per l’imminente modifica della politica di condivisione dei dati dell’app di proprietà di Facebook.
La petizione sostiene che i nuovi termini che WhatsApp richiede ai suoi circa 450 milioni di utenti nel Paese di accettare è una violazione dei loro diritti fondamentali alla privacy e rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale.
Attraverso un avviso in-app, WhatsApp ha chiesto nei giorni scorsi agli utenti di accettare nuovi termini di condizioni che concedono all’app il consenso a condividere con Facebook alcuni dati personali che li riguardano, come il numero di telefono e la posizione. Il creatore della petizione relativa alla privacy WhatsApp ha affermato che i nuovi termini garantiscono agli ideatori dell’app un “profilo a 360 gradi sull’attività online di una persona “senza alcuna supervisione del governo”. Staremo a vedere come evolverà questo nuovo fronte che evidenzia la delicatezza del momento.