Devo essere sincero e premettere immediatamente che ero scettico, inizialmente, quando ho iniziato a testare il cosiddetto TicWatch Pro 3 Ultra GPS. Sarà un mio limite, ma in ambito smartwatch ho sempre avuto la tendenza a fidarmi dei produttori maggiormente consolidati. Tuttavia, il prodotto in questione mi ha fatto ricredere e dopo due settimane di utilizzo sento in buona sostanza di poterlo promuovere. Esborso economico non irrilevante, come potremo notare, ma il verdetto del sottoscritto è che il dispositivo valga l’attuale valutazione di mercato. Proviamo dunque a scoprire i suoi punti di forza e di debolezza.

Per quanto riguarda la scheda tecnica, abbiamo Snapdragon Wear 4100 e un sistema a doppio processore che si appoggia da un lato su una RAM da 1GB, fino ad arrivare a ben 8GB di memoria interna. Un discorso a parte per il display, in quanto il doppio strato da 1,4 pollici dà ampie garanzie in termini di affidabilità e di resistenza. Il primo è ovviamente quello più importante e si affida ad AMOLED a colori con risoluzione da 326ppi. Bisogna analizzare bene la batteria da 577mAh, destinata a durare più di quaranta giorni in modalità “essenziale”. Vi farò sapere in merito. Confermo anche la dotazione di connettività Bluetooth 5.0, WiFi e chip NFC, che potrebbe rivelarsi utile per i pagamenti con Google Pay.
Punti di forza di TicWatch Pro 3 Ultra GPS
Altro smartwatch da analizzare, dunque, dopo le novità del passato arrivate da Huawei. Provando ad analizzare pregi e difetti di TicWatch Pro 3 Ultra GPS più da vicino, ovviamente troviamo delle voci sia sull’uno, sia sull’altro versante. In primo luogo, parto da un plus legato a questioni pratiche. Ho utilizzato il dispositivo durante il running, un’uscita in bici e soprattutto nel corso di due partite di calcetto. Al di là dei limiti relativi al fatto che si parli di pratica amatoriale, ho apprezzato la leggerezza “percepita” e la resistenza.
Cosa vuol dire? Con un peso appena superiore ai 40 grammi, temevo che il dispositivo potesse risultare scomodo, se non addirittura limitate. Sbagliato, perché siamo al cospetto di un prodotto confortevole, di cui dimenticherete la presenza. Qualche piccolo urto durante la partita, ma zero problemi ad un display che appare protetto oltre gli standard di settore. Il Gorilla Glass, dunque, sotto questo punto di vista fa ampiamente il suo dovere.
Mi ritengo soddisfatto sulla durata della batteria, anche se uno smartwatch necessita di mesi di test prima che si arrivi ad una sentenza, a differenza degli smartphone. Anche sotto stress, infatti l’autonomia cala con apprezzabile lentezza.
Molto rapido anche il collegamento allo smartphone, consigliando la strada del bluetooth per incidere meno sulla stessa batteria. Anche se, come vedremo più avanti, su alcuni aspetti vanno fatti altri passi in avanti. Sul fronte interfaccia, mi piace l’ampia gamma di quadranti tra i quali potrete scegliere. Nelle impostazioni troverete anche gli sport più popolari in Italia, in modo da ottimizzare i vostri report.




