
Alterare arbitrariamente la data di creazione/ultima modifica di un file

Come da qualche tempo a questa parte, il servizio di oggi si rivolge essenzialmente a webmasters, professionisti o dilettanti (nell’accezione primitiva del vocabolo, ndr). Nel dettaglio, lo strumento che sta per essere introdotto è un utilissimo supporto per una corretta articolazione grafica del sito in costruzione/gestione.
CheckMyColours, infatti, fornisce elaborati analitici completi ed esaurienti circa alcuni parametri grafici del sito esaminato, come Luminosity Contrast Ratio e Color Brigthness, riferendosi a parametriche comuni e definite dal W3C (nei casi citati, rispettivamente WCAG 2.0 e 1.0).
Non ha bisogno d’alcuna presentazione Facebook, forse il più noto circuito sociale del pianeta. Come ben sapranno gli utenti, l’indirizzo del proprio profilo è costruito su un identificativo numerico generato in maniera del tutto casuale dai server del network. In virtù di questo, ogni profilo può essere raggiunto applicando la sintassi di digitazione http://www.facebook.com/profile.php?id=ABCDEFGHI, dove i caratteri che seguono il simbolo = sono da considerarsi numerici.
Da sabato 13 giugno, però (a partire dalle 6.01), le cose cambieranno: ogni utente sarà infatti libero di assegnare al proprio profilo un nome autonomamente formulato. Questa operazione, indubbiamente, faciliterà la ricerca, l’individuazione ed il raggiungimento del profilo stesso.
Una rapida notizia, cari lettori, sarà argomento di discussione della giornata. In tema browsers, segnaliamo la presenza della nuova versione beta di Firefox 3.5 (4), la ventura versione del software di navigazione alternativo più amato al mondo. Se ne parla in un avviso pubblicato sul blog del Mozilla Developer Center, qui disponibile.
Si deduce, da questo rilascio, che il passo verso la Release Candidate è davvero breve: si parla di un paio di settimane, in giro per la Rete. Qualche giorno in più, naturalmente, dovrà essere impiegato per il rilascio della versione stabile.
Tra i lettori, sicuramente, ci sarà qualcuno che, per diletto o per professione, si trova a gestire un sito web. Non necessariamente l’articolo di oggi è da ritenersi rivolto a webmasters professionisti, anzi: anche chi si occupa di una singola pagina, magari un profilo personale su un circuito social, farebbe bene a dare un’occhiata.
Il servizio che proponiamo oggi mette alla prova del nove un costituente fondamentale per la valutazione qualitativa del sito stesso: la velocità di caricamento. Non più segreti con Webslug, ma solamente calcoli (suscettibili d’errore, naturalmente).
Apprendiamo dalla blogosfera locale e internazionale di una notizia che molti di voi lettori stavano aspettando da tempo. Google Chrome, il più recente software partecipante alla guerra dei browsers, è finalmente disponibile nelle prime versioni (in via del tutto tecnica, come spiegato avanti) per Mac e Linux.
Sono costretto a spegnere gli entusiasmi, poiché abbiamo a che fare con due builds davvero particolari: rivolte solamente a sviluppatori interessati al lavoro sul codice, innanzitutto; di scarse potenzialità e grandi limitazioni (impossibilità di visualizzare video su Youtube, di modificare diverse impostazioni, etc.), oltre che potenzialmente instabili.
Abbiamo spesso elargito consigli e dritte su come organizzare meglio il proprio tempo, abilità fondamentale per un bravo geek. Oggi intendiamo arricchire questa raccolta, segnalando uno strumento cloud-based per task planning e project management particolarmente semplice e d’immediata operatività. Il servizio, denominato Thymer, può essere una vera manna dal cielo per coloro i quali hanno sempre desiderato gestire i propri impegni su un’agenda (virtuale, nella fattispecie) ma, per un motivo o per un altro, non ci sono mai riusciti.
Come vuole la tradizione ormai consolidata dell’affiancare una componente di social networking (ove possibile), anche Thymer permette di condividere i propri elenchi d’impegni, di cose da fare, progetti programmati o in corso di realizzazione, etc.
Miei cari lettori, dopo una (forzata) vacanza (di eziologia scolastica), finalmente ci si ritrova su questi schermi. I vostri, s’intende. In principio di stagione estiva, un pezzo di filosofia geek non è affatto refrigerante. Un’interessante notizia, dunque, sarà al centro delle nostre riflessioni, nel rendez-vous di oggi.
Opera, l’affermatissimo browser alternativo (alternativo persino a Firefox, per taluni – ndr), anticipa ai naviganti e ai suoi utenti il sapore della sua ventura versione (10), rilasciandone la prima beta pubblica. Qualche dettaglio e qualche link dopo l’interruzione.
Per la serie “applicazioni della domenica” (non nel senso peggiore dell’espressione, s’intende), ciò di cui si parlerà oggi non è un argomento del tutto estraneo ai lettori più affezionati. Già in passato si cercava di trovare rimedio alle distrazioni che non permettono di portare rettamente a termine una digitazione, una scrittura.
Con l’applicazione che stiamo per proporre, volendo, scrivere diventerà l’unica preoccupazione davanti allo schermo. Tutto ciò è ottenibile utilizzando FocusWriter, un software molto leggero e dal funzionamento elementare, che permetterà di strutturare in maniera attenta e precisa le proprie trattazioni.
Poiché il servizio di posta elettronica fornito da Google, GMail, è ormai diventato un servizio top utilizzato da milioni di persone in tutto il pianeta, è giusto soffermarsi sulla miriade di funzionalità che permettono di personalizzare a dovere il proprio sistema di gestione dei messaggi di posta. Tra le tantissime funzioni sperimentali fornite dalla scheda d’impostazione Labs, quella che proponiamo oggi unisce l’utile (o meglio, il necessario – ndr) al dilettevole.
Nella fattispecie, attivando la feature denominata “Anteprima di Posta in arrivo” (di Peter B), sarà possibile ottenere una fugace anteprima dei messaggi in giacenza nella cartella “Posta in arrivo”. Ulteriori informazioni sulla procedura di attivazione dopo il more.
Rifacendosi al popolare detto che valorizza adeguatamente i personali gusti di ciascuno (e volendo far retorica, come non citare il memorabile adagio latino “de gustibus (et coloribus) non est disputandum”?), il titolo dell’articolo di oggi vuole in qualche modo offrire una segnalazione, adeguatamente affiancata da un’immodesta riflessione in merito.
Secondo un gruppo di ricercatori operanti in Pennsylvania, il valore estetico di un’immagine è ottenibile grazie all’impiego di un algoritmo da essi sintetizzato e reso disponibile in Rete: si tratta di ACQUINE, ovvero Aesthetic Quality Inference Engine. ACQUINE è un sistema basato su una mole di dati già esistente, ai quali si tenta di conformare ogni immagine sottoposta a valutazione.
C’è gente che, per hobby o per professione, è spesso costretto a registrare domini e/o a rivolgersi a servizi di hosting. Sono davvero innumerevoli le risorse dalle quali è possibile usufruire dei servizi di cui in precedenza. L’orientamento del navigatore, naturalmente, è rivolto al servizio migliore offerto al prezzo minore.
Coloro che si occupano, quindi, di questi compiti possono seguire due scuole di pensiero: registrare sempre da un unico servizio (della serie: squadra che vince non si cambia, ndr) o esplorare l’immenso ventaglio di soluzioni proposte in Rete. Segnaliamo oggi un servizio molto interessante, Hostarting, di provenienza iberica: ottimo strumento per orientarsi tra le diverse offerte in modo razionale e personalizzato, in virtù delle proprie necessità.