Visualizzare suggerimento ricerca youtube omnibar

OmniTube, cercare i video di YouTube dalla omnibar di Chrome

Visualizzare suggerimento ricerca youtube omnibar

Avere la possibilità di sfruttare la barra degli indirizzi anche come mezzo mediante cui effettuare ricerche in rete ed ottenere suggerimenti è sicuramente una gran bella comodità che Google ha deciso di offrire a tutti gli utilizzatori di Chrome, il suo browser web.

I suggerimenti, però, fanno riferimento solo e soltanto alle ricerche su Google tagliando fuori qualsiasi altro tipo di servizio.

Tenendo conto di ciò, chi, tra voi lettori di Geekissimo, bazzica spesso tra i meandri di YouTube e potrebbe trovare utile implementare ai suggerimenti di ricerca visualizzati dalla omnibar anche quelli inerenti i filmati disponibili sul noto portale video allora troverà senz’altro molto interessante una risorsa quale OmniTube.

Si tratta infatti di un’estensione specifica per Chrome che, così come suggerisce lo stesso nome, permette di sfruttare i suggerimenti di ricerca della omnibar cercando i video di YouTube direttamente dalla barra degli indirizzi del browser.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, polemiche sul termine ogooglebar

Google googlare ingooglabile

Che la parola “googlare” sia oramai comunemente impiegata dalla stragrande maggioranza degli internauti vi sono ben pochi dubbi così come anche sul fatto che il suo utilizzo nel vocabolario comune sia frutto del trionfo di big G nella cultura sociale.

Nel corso del tempo, infatti, Google è diventato un successo a livello globale tale da rendere il verbo googlare, che corrisponde esattamente all’effettuare ricerche online, un elemento parte integrante dei codici comunicativi in adozione.

Se però la parola googlare è stata ben accolta da big G stesso, il termine “ingooglabile”, che fa invece riferimento a qualcosa che non può essere trovata sul web tramite l’utilizzo del motore di ricerca, non è stato visto di buon occhio tanto da spingere Google stessa a far richiesta di rimuovere tale terminologia allo Språkrådets, ossia l’istituto svedese per i neologismi corrispondente all’italiana Accademia della Crusca.

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

Jeff Bezos brevetta il tablet del futuro

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

In un futuro probabilmente non molto lontano i tablet e gli e-reader saranno dei “semplici” display utili a veicolare informazioni verso l’utente e privi di intelligenza, caratteristiche queste che potrebbero segnare una vera e propria rivoluzione del concetto di mobilità.

A pronosticare questa nuova visione del settore mobile è stato Jeff Bezos, il CEO di Amazon, che proprio nel corso degli ultimi giorni ha depositato un brevetto presso l’ufficio brevetti USA che risulta sicuramente degno di nota per la forte carica innovativa che lo contraddistingue.

Il brevetto, archiviato con numero  20130069865, va a delinare un nuova funzione per i tablet del futuro trasformandoli in periferiche di un’unità intelligente centrale sia in termini di accesso alle informazioni sia in fatto di energia.

Microsoft IDC software contraffatto

Microsoft, il 33% del software è contraffatto

Microsoft IDC software contraffatto

Stando a quanto emerso da un recente studio condotto da IDC per conto di Microsoft circa un terzo del software mondiale è contraffatto.

La ricerca, mirante a portare in primo piano le conseguenze negative derivanti dall’utilizzo di software pirata, ha messo in risalto i pericoli per la sicurezza relativi agli utenti consumer e alle aziende mettendo inoltre in evidenza una realtà che era già ben nota a molti: pirateria e malware vanno a braccetto.

Portando avanti due dviersi sondaggi in ben 10 paesi ed ottenendo risposte da 1104 utenti privati, 973 utenti business e 268 manager IT, IDC ha mostrato, sfruttando i dati ottenuti, come la diffusione dei malware mediante software non originali avvenga in maniera sempre più capillare unitamente ai costi associati alla rimozione delle infezioni.

Secondo le stime, quindi, esiste circa 33% di probabilità di installare malware sul proprio computer in seguito all’utilizzo di copie pirata dei software.

gestire segnalibri firefox

Come ricordare perché una pagina web è stata aggiunta ai segnalibri

gestire segnalibri firefox

Sicuramente anche a voi, lettori di Geekissimo, sarà capitato di aver aggiunto una pagina web ai segnalibri del browser e di averne poi dimenticato, dopo qualche giorno, il motivo.

Aggiungere una pagina web ai preferiti è sicuramente molto utile al fine di potervi accedere immediatamente in un secondo momento ma potrebbe non esserlo più nel caso in cui si ritrovi a dover fare i conti con una situazione analoga a quella appena descritta.

Per fronteggiare eventuali vuoti di memoria e, sopratutto, onde evitare di estendere a dismisura e senza apparente motivo l’elenco dei segnalibri potrebbe però essere molto utile ricorrere all’utilizzo di Advanced Bookmarks…. a patto che venga impiegato Firefox come browser web.

Advanced Bookmarks, infatti, è un add-on per il browser web del panda rosso che, una volta in uso, permette di ricordare la ragione in base alla quale una data pagina web è stata aggiunta all’elenco dei segnalibri.

salvare e ascoltare musica online

Whyd: raccogliere, organizzare ed ascoltare musica online

salvare e ascoltare musica online

Giorni fa, qui su Geekissimo, abbiamo fatto la conoscenza di Songdrop, una risorsa in rete grazie alla quale raggruppare tutte le canzoni ascoltate online ed accedervi da un’unica posizione.

Chi, tra voi lettori, ha trovato interessante Songdrop sarà sicuramente ben felice di poter fare la conoscenza di un altro servizio analogo che, diversamente da quello precedentemente recensito, presenta un’interfaccia utente ancor più semplice ed invitante.

Si tratta di Whyd, un servizio web gratuito utilizzabile con un bookmarklet per il browser web che permette di aggiungere brani musicali da SoundCloud, da YouTube e da qualsiasi altra risorsa presente in rete che consenta di ascoltare musica.

Tutti i brani aggiunti mediante il bookmarklet possono essere ascoltati direttamente su Whyd, in un secondo momento e mediante l’apposito player multimediale annesso al servizio.

HP smartphone nuovi display ologrammi 3D

HP, ologrammi 3D grazie al display di uno smartphone

HP smartphone nuovi display ologrammi 3D

Nei laboratori di HP è nata un’interessante idea che in un futuro non molto lontano potrebbe andare a stravolgere completamente il concetto di smartphone, quello di display e quello di realtà.

HP, infatti, ha realizzato il primo prototipo di device mobile in grado di riprodurre immagini e filmati al di sopra del proprio schermo, un comunissimo pannello LCD, andando a generare ologrammi tridimensionali ed offrendo quindi un’esperienza d’uso completamente nuova.

I filmati e le immagini vengono proiettati in aria senza utilizzare alcun componente di movimento all’interno del dispositivo e permettendo all’utente di girarvi attorno.

Nel caso specifico delle immagini è stato possibile ottenere sino a ben 200 punti di vista differenti mentre per quanto riguarda i video ci si è fermati a 64 angolazioni con una velocità di riproduzione pari a 30 frame al secondo.

Apple brevetta un sistema per migliorare la durata della batteria

iOS 6.1.3, problemi di batteria per l’iPhone?

iOS 6.1.3 problemi batteria iPhone

Per iOS, a quanto pare, nell’ultimo periodo non esiste proprio pace: infatti, dopo le grane inerenti i bug che hanno permesso di bypassare la schermata di blocco dell’iPhone, nel corso delle ultime ore è emersa un’ulteriore problematica, questa volta, però, relativa alla batteria.

Stando infatti a quelle che sono le più recenti informazioni disponibili sembra che iOS 6.1.3, la versione della piattaforma mobile di Cupertino rilasciata alcuni giorni fa, stia dando non poche problematiche connesse all’autonomia dell’iPhone.

Molti utenti, infatti, lamentano il consumarsi in maniera estremamente veloce della batteria.

Tutti gli utenti che hanno riscontrato il fastidioso malfunzionamento hanno già provato a far fronte alla cosa mettendo in atto soluzioni, per così dire, “casalinghe”, come ad esempio il reset del device ed il ripristino tramite iTunes, ma a quanto pare nessuna di queste si è rivelata efficace.

Yahoo! acquisisce Summly

Yahoo! acquisisce Summly, l’app delle notizie

Yahoo! acquisisce Summly

Marissa Mayer, il CEO di Yahoo!, lo sta dimostrando a più riprese: il colosso in viola dovrà presenziare su smartphone e tablet in maniera sempre maggiore e per farlo è necessario alleggerire la piattaforma, far proprie le startup più interessanti ed acquisire nuove competenze e la recente acquisizione dell’app Summly ne è sicuramente un valido esempio.

L’app, che ha sviluppato una tecnologia per riassumere automaticamente le notizie su device mobile, è stata fondata da Nick D’Aloisio, un ragazzo londinese, a 15 anni compiuti e che, nonsotante la giovane età, ha saputo stupire tutti per l’intuizione sulla scarsa attrattiva del dover sfogliare notizie su cellulari con schermo touch, una caratteristica questa che non risulta altrettanto piacevole come altre.

Yahoo!, quindi, ha deciso di acquistare l’app poiché, così come spiegato da Adam Cahan, il vice presidente del settore telefonia del colosso in viola, “Per gli editori la tecnologia Summly fornisce un nuovo approccio di guida all’interesse per le notizie, e raggiunge una generazione di utenti mobili che desiderano informazioni in movimento. Nick e la squadra di Summly si uniranno a Yahoo nelle prossime settimane. Mentre l’applicazione chiuderà, la tecnologia prenderà vita in tutte le esperienze Yahoo! in mobilità”.

nascondere risultati ricerca google

Hide Unwanted Results of Google Search, nascondere i risultati di ricerca indesiderati

nascondere risultati ricerca google

Chi esegue numerose ricerche online e, sopratutto, chi, tra voi lettori di Geekissimo, si ritrova spesso ad avere a che fare con risultati indesiderati che per un motivo o per un altro sarebbe preferibile non visualizzare potrebbe essere particolarmente felice, quest’oggi, di fare la conoscenza di una risorsa ad hoc quale Hide Unwanted Results of Google Search.

Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo immediatamente!

Hide Unwanted Results of Google Search è un add-on per il browser web Mozilla Firefox che, così come suggerisce lo stesso nome, dopo essere stato installato permette di nascondere i risultati di ricerca indesiderati che vengono visualizzati con Google in maniera semplice, veloce e, sopratutto, reversibile.

gestire app metro windows 8

Windows App Boss, gestire le app di Windows 8 dal desktop

gestire app metro windows 8

Chi utilizza Windows 8 già da qualche tempo a questa parte avrà sicuramente avuto modo di notarlo: la start screen è l’unica sezione del nuovo OS da cui è possibile gestire le app dotate di interfaccia utente moderna.

Dalla start screen, infatti, è possibile bloccare e sbloccare applicazioni, rimuovere le relative tiles e, eventualmente, modificarne le dimensioni.

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, è però alla ricerca di un sistema alternativo mediante cui gestire le app “moderne” potrebbe prendere in considerazione l’idea di sfruttare Windows App Boss.

Si tratta infatti di un software totalmente gratuito che consente agli utenti di gestire le applicazioni di Windows 8 scaricate dal Windows Store direttamente e comodamente dal desktop.

Rumor Motorola Google X-Phone

Motorola X Phone, arriverà a novembre con specifiche da top di gamma

Rumor Motorola Google X-Phone

Continuano a circolare in rete le indiscrezioni relative all’X-Phone, il fantomatico super smartphone conosciuto anche come Motorola X o come Motorola X Phone su cui Google e la sua acquisita sarebbero al lavoro e che, a quanto pare, sarà in grado di dare del filo da torcere all’iPhone ed al nuovissimo Galaxy S4.

Infatti, stando a quelli che sono i rumors più recenti, provenienti da una fonte ben informata sul progetto, il device verrà immesso sul mercato a novembre dell’anno corrente e sarà dotato di specifiche tecniche caratteristiche di uno smartphone top di gamma.

Quindi, secondo le indiscrezioni, il Motorola X dovrebbe essere dotato di un display da 4,8 pollici in Full HD realizzato sfruttando una fibra di vetro e zaffiro mentre gli angoli della scocca dovrebbero essere rifiniti con una gomma speciale in grado di garantire una protezione estremamente efficace contro eventuali urti.

La parte posteriore del dispositivo, invece, pare verrà costruita in fibra di carbonio.

Sony brevetto occhiali realtà aumentata

Anche Sony pensa ad un paio di occhiali per la realtà aumentata

Sony brevetto occhiali realtà aumentata

Il fatto che l’arrivo sul mercato, ormai sempre più prossimo, dei Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G, abbia spalancato le porte al mondo dei dispositivi smart indossabili è indubbio così come lo è anche il fatto che un sempre maggior numero di aziende sta pensando di dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, in tal senso.

Google a parte, i principali esempi sono Apple, che secondo voci di corridoio si sta preparando alla commercializzazione dell’iWatch, Samsung, che ha fatto sapere di essere al lavoro su uno smart watch, e LG, che secondo i rumors sarebbe pensando ad un anti Google Glass e ad un orologio intelligente.

Da alcune ore a questa parte, però, ha iniziato a circolare in rete la notizia secondo cui anche Sony starebbe considerando la realizzazione di un proprio paio di occhiali per la realtà aumentata.

Stando a quanto emerso risulta infatti che questo 21 marzo Sony ha depositato, presso l’ufficio brevetti degli Stati Uniti, un brevetto riguardante una periferica chiamata Head Mounted Display, tradotto letteralmente “schermo posizionato in testa”, che ricorda molto i Google Glass di big G.

Apple acquisisce WifiSlam

Apple acquisisce WifiSlam e punta alla geolocalizzazione indoor

Apple acquisisce WifiSlam

È notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che Apple ha acquisito, per la cifra di 20 milioni di dollari, la piccola startup WifiSlam, attiva nell’offerta di servizi per la localizzazione indoor.

L’acquisizione non è stata ancora ufficializzata ma la notizia ha fatto parlare di sé sin da subito per quelle che potrebbero essere le possibili conseguenze a cui porterebbe l’applicazione delle tecnologie di WifiSlam sui prodotti della mela morsicata.

La tecnologia di WifiSlam, infatti, consente di identificare la posizione di un dispositivo elettronico all’interno di edifici ne iquali il segnale GPS non ne permette la localizzazione.

Il dispositivo, infatti, sfruttando una speciale fruizione dei segnali Wi-Fi disponibili va ad elaborare la propria posizione con un’approssimazione di 2,5 metri lineari.