Site44, creare un sito web utilizzando le cartelle di Dropbox

Dropbox è, senza alcun dubbio, uno tra i migliori servizi di cloud storage attualmente disponibili.

Di default, così come già saprà la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, offre 2 GB di spazio gratuito che, eventualmente, possono essere ampliati mediante una serie di escamotage o, in alternativa, acquistando spazio extra.

Oltre a poter impiegare Dropbox come risorsa mediante cui archiviare i propri file ed accedervi sempre e comunque a prescindere dal dispositivo in uso, il celebre servizio di cloud storage può anche essere sfruttato per creare un sito web.

Si, esatto, avete proprio capito bene: Dropbox può essere utilizzato anche come hosting per un proprio spazio online ma per farlo sarà necessario ricorrere all’utilizzo di Site44.

Di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!

Freename, rinominare file in batch sfruttando qualsiasi editor di testo

Modificare il nome di uno o più file è sicuramente un’operazione molto semplice da eseguire ma può trasformarsi in un qualcosa di molto scocciante nel caso in cui ci si ritrovi a dover fare i conti con un’immane quantità di elementi.

Rinominare i file è un’operazione molto importante da eseguire al fine di poter individuare facilmente quanto d’interesse ed evitare inutili perdite di tempo alla ricerca di ciò che occorre ma, tenendo conto di quanto precedentemente accennato, spesso molti utenti evitando di eseguire un’operazione di questo tipo.

Per poter ovviare a tale situazione è però possibile utilizzare Freename, un software totalmente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi oeprativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che permette di rinominare i file in batch sia in maniera automatica sia manuale, il tutto in modo davvero semplicissima e nel giro di qualche click.

Kaspersky sistema operativo

Kaspersky è al lavoro su un suo sistema operativo inattaccabile

Kaspersky sistema operativo

Kaspersky è una tra le migliori software house in fatto di antivirus ma, a quanto pare, il team della nota società russa, ha deciso di dedicarsi ad un ulteriore ed interessante progetto mirante alla sicurezza in ambito industriale e, questa volta, a differenza di quanto proposito sino a questo momento, si tratta di un vero e proprio sistema operativo.

I rumors in merito alle presunte intenzioni del team di Kaspersky circolavano in rete già da un po’ di tempo a questa parte ma nel corso delle ultime ore Eugene Kaspersky, CEO e fondatore dell’omonima azienda, ha annunciato ufficialmente che la sua squadra è al lavoro su un software destinato ai sistemi di controllo industriali.

L’OS di Kaspersky, quindi, non andrà a configurarsi come un concorrente di Windows, di OS X o, ancora, di Linux ma sarà un prodotto diverso andando ad aggiungere un layer di sicurezza supplementare alle piattaforme già esistenti.

Considerando, ad esempio, che i cracker sono in grado di superare le protezioni di sicurezza in uso sui computer e di prendere il controllo dell’intera postazione direttamente da remoto nel caso in cui si ritrovi ad avere a che fare con una normale rete di computer è sufficiente, dopo aver individuato il malware, isolare i PC che sono stati infettati e tentare di individuare una soluzione alla problematica.

Microsoft Surface

Microsoft, per realizzare Surface sono stati necessari 3 anni

Microsoft Surface

Al lancio di Microsoft Surface, il super tablet della redmondiana, orami manca davvero poco (anche se l’Italia non sarà tra i primi paesi a poterlo veder comparire sugli scaffali degli store) ed oltre alle più recenti informazioni inerenti la produzione, i prezzi e la campagna di marketing durante gli ultimi giorni sono stati diffusi anche alcuni dettagli relativi alla progettazione del device.

Stando a quanto riportato da Engadget, infatti, Microsoft ha iniziato a considerare l’idea di realizzare un suo tablet già a partire dall’estate del 2009 quando, appunto, cominciò a lavorare su un prossimo device touchscreen basato su Windows RT.

Tenendo conto di tale informazione e stando sempre a quanto riportato da Engadget Microsoft sapeva quindi, già anni fa, che il prossimo sistema operativo che avrebbe immesso sul mercato sarebbe stato l’oramai tanto atteso Windows 8 e che l’OS sarebbe stato basato, prevalentemente, su un’interfaccia touch.

Google, la trimestrale pubblicata per errore ed il fulmineo crollo in borsa

Google errore conti controllo in borsa

Quanto verificatosi nel corso delle ultime ore è stato un evento tutt’altro che piacevole per gli azionisti Google: il gran colosso di Moutain View, infatti, ha pubblicato in anticipo, quando ancora i mercati erano aperti, dei conti trimestrali tutt’altro che entusiasmanti caratterizzati da utili in calo e ricavi molto al di sotto delle attese.

Lo “scivolone” ha causato, inevitabilmente, un immediato crollo del titolo in Borsa che ha chiuso a -8,01% a 695,00 dollari e ha proseguito in calo nelle contrattazioni after-hour.

Il rilascio dei risultati, che solitamente avviene a trattative concluse, è stato effettuato in anticipo poiché, così come spiegato qualche ora dopo, la procedura è stata effettuata senza le debite autorizzazioni.

Il documento, infatti, doveva ancora essere definito nei dettagli e mancavano le dichiarazioni ufficiali da aggiungere firmate dal CEO.

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Samsung non copia, Apple dovrà dichiararlo pubblicamente

Apple perde ricorso design Samsung Galaxy Tab

Apple sarà costretta a pubblicare appositi annunci sul suo sito web, sui quotidiani e sui periodici britannici per scusarsi pubblicamente con gli utenti e con Samsung per aver dichiarato e portato avanti la causa secondo cui la sudcoreana ha copiato il design dell’iPad riproponendolo sul suo Galaxy Tab.

Apple, nello specifico, dovrà pubblicamente dichiarare che Samsung non è una “copiona” inserendo un’evidente notifica sul suo sito Apple.co.uk e sulle principali testate britanniche, tra cui sono comprese il Financial Times e T3 Magazine, pagando spazi pubblicitari a sue spese.

A deciderlo è stato, proprio durante le ultime ore, il tribunale di Londra che ha respinto il ricordo di Apple e, in tal modo, ha confermato quanto precedentemente deciso dal giudice Colin Briss che, mesi fa, aveva fatto parlare molto di sé non soltanto per la decisione presa e dichiarata ma anche per l’aver affermato che il Galaxy Tab non viola alcun brevetto Apple poiché “non è altrettanto cool” e per aver affermato che i prodotti della sudcoreana “non possiedono l’estrema e raffinata semplicità tipida dei prodotti con design Apple“.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google vuole boicottare i siti di news francesi

Google contro editoria francese

In Francia si sta vagliando una proposta di legge che qualora venisse approvata obbligherebbe i motori di ricerca a pagare per poter includere tra i risultati le notizie offerte dai media e Google, il numero uno in fatto di search, sembra non volerci proprio stare.

Big G, infatti, ha spiegato, in merito alla faccenda, che piuttosto che rispettare la nuova presunta legge provvederà, molto più semplicemente, ad omettere i siti web francesi coinvolti e, ovviamente, le relative news dal proprio motore di ricerca.

La comunicazione è stata data da Google mediante un’apposita lettera inviata all’agenzia di stampa AFP nella quale, appunto, viene spiegato che una situazione di questo tipo è inaccettabile e che le conseguenze alle quali i siti web francesi andranno incontro saranno, appunto, quelle esplicate dal colosso di Mountain View.

Microsoft, l’ultima trimestrale prima di Windows 8

Microsoft trimestrale

Quella che nel corso della serata di ieri è stata comunicata da Microsoft va a configurarsi come l’ultima trimestrale della redmondiana prima che l’azienda dia inizio alla tanto auspicata quanto decantata nuova era.

La prossima trimestrale sarà infatti quella della nuova Microsoft ovvero quella di un’azienda che, così come dichiarato da Ballmer giorni fa, concentrerà tutta, o quasi, la sua attenzione su Windows 8 ed sul lato hardware.

Proprio per questo l’ultima trimestrale comunicata da Microsoft pur non essendo particolarmente positiva è anche quella che va a configurarsi come meno significativa.

Le cifre, infatti, sono in calo ma si tratta di previsioni che erano già state fatte dagli analisti e, ovviamente, dalla stessa Microsoft proprio in vista del lancio di Windows 8 e dell’universo annesso al nuovo sistema operativo.

Lumia trimestre in rosso

Nokia, trimestrale ancora in rosso e vendite dei Lumia in calo

Lumia trimestre in rosso

I risultati finanziari annunciati ieri mattina hanno dato ulteriori conferme in merito al periodo tutt’altro positivo che Nokia sta attraverso: il bilancio nel terzo trimestre fiscale è in rosso ma di buono c’è il fatto che il trend appare in controtendenza rispetto agli scorsi mesi.

I dati, infatti, sono ancora caratterizzati dalla presenza del segno negativo e le perdite operative totali ammontano a 576 milioni di euro, un valore questo inferiore rispetto ai -826 milioni del secondo trimestre del 2012, ma le cifre sono comunque superiori alle ancor più negative aspettative degli analisti.

Le vendite degli smartphone Lumia, però, sono state tutt’altro che soddisfacenti e la colpa, a quanto pare, è tutta da imputare a iOS ed ad Android.

Nel terzo trimestre del 2012, infatti, il colosso finlandese ha venduto appena 2,9 milioni di device mobile appartenenti alla neo gamma Lumia, una cifra questa che evidenza una riduzione ci circa il 28% rispetto ai 4 milioni di smartphone venduti durante i tre mesi precedenti.

Ad essere particolarmente critica è la situazione dell’azienda negli Stati Uniti dove i 600 mila smartphone venduti durante il secondo trimestre dell’anno scendono a quota 300 mila rivelando quindi una riduzione del 50%.

Larry Page Zeitgeist Americas

Larry Page torna a parlare in pubblico

Larry Page Zeitgeist Americas

Dopo diverse settimane dall’annuncio dato da Eric Schmidt in merito alla presunta afonia di Larry Page l’ad di Google è tornato a “dar voce” alla sua azienda.

Nel corso dell’ultima edizione della conferenze Zeitgeist Americas in Arizona dedicata ai vari partner di Google, Larry Page è intervenuto parlando senza sosta per circa 40 minuti e ponendo l’accento sui cosiddetti “temi caldi” dell’anno relativi, appunto, a big G cercando di rassicurare il più possibile gli investitori.

Durante questi lunghi 40 minuti, Page, seppur con voce debole e dal tono abbastanza basso, ha avuto modo di discutere delle recenti indiscrezioni in base alle quali i membri della Federal Trade Commission sono pronti a dare il via ad un’indagine antitrust a causa di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato del search a livello globale, una questione questa in merito alla quale l’ad ha dichiarato che Google, qualora necessario, collaborerà pienamente fiduciosa di quanto fatto sino a questo momento.

ModernUI Start Screen Changer, applicare uno sfondo personalizzato alla Start Screen di Windows 8

Windows 8, il nuovo sistema operativo di mamma Microsoft, verrà rilasciato tra pochissimi giorni (evviva, l’attesa è finita!) e porterà con sè, così come già ribadito diverse altre volte qui su Geekissimo e così come molti tra voi lettori avranno avuto modo di sperimentare personalmente, tante interessanti novità tra cui risulta compresa anche la nuova Start Screen.

Al fine di rendere la schermata d’avvio il più congeniale possibile ai gusti ed alle esigenze di ciascun utente Microsoft ha messo a disposizione degli utilizzatori di Windows 8 diverse ed apposite opzioni mediante cui applicarvi alcune personalizzazioni, sia per quanto concerne i colori da utilizzare sia per quanto riguarda gli sfondi.

Nonostante il buon grado di personalizzazione, però, non è possibile applicare uno sfondo personalizzato.

Per ovviare a questo piccolo ma fastidioso problemino è però possibile utilizzare un nuovo ed apposito strumento quale Windows 8 ModernUI Start Screen Changer.

Apple, l'iPhone registrerà video da 120 fps

Foxconn, l’iPhone 5 è troppo difficile da assemblare

iPhone 5 troppo complicato da assemblare

A dare risposta ai tanti consumatori che hanno iniziato ad interrogarsi circa il motivo in base al quale il numero di unità di iPhone 5 attualmente disponibili sul mercato sia carente ci ha pensato la Foxconn mdiante un’apposita dichiarazione che ha iniziato ad impazzare in rete, e non solo, proprio nel corso delle ultime ore.

Infatti, dopo lo sciopero dei giorni scorsi e dopo la vicenda inerente la presenza di lavoratori minorenni sulle linee di produzione, la Foxconn torna a far parlare di sé, a parlare di sé e a parlare di Apple.

La carenza di unità di iPhone 5, così come spiegato da un responsabile anonimo di Hon Hai, il gruppo a cui fa capo il marchio Foxconn, al Wall Street Journal è imputabile alle difficoltà inerenti l’assemblaggio del nuovo iDevice.

L’iPhone 5, a quanto pare, è troppo complicato da assemblare, sopratutto a causa del nuovo rivestimento della scocca che lo rende particolarmente sensibile ai graffi, e la difficoltà è tale da non riuscire a soddisfare l’alta domanda in entrata a cui il device è andato incontro praticamente sin dal primo minuto di esordio sul mercato.

The Pirate Bay cloud

The Pirate Bay si affida al cloud

The Pirate Bay cloud

Censure imposte dalle varie nazioni a parte l’effettiva preoccupazione del gruppo alle spalle di The Pirate Bay, il più popolare sito di file sharing al mondo, è sempre stata un’altra: il ripetersi della vicenda avuta luogo nel 2006 quando, appunto, la polizia fece un raid presso il provider che, all’epoca, ne ospitava i server sequestrando tutto il materiale.

Proprio per questo il team di The Pirate Bay, così come annunciato mediante TorrenFreak nel corso delle ultime ore, hanno deciso di spostare tutto direttamente “tra le nuvole”, nel cloud.

La Baia, in tal modo, ha la possibilità di spostarsi di nazione in azione oltrepassando tutte le frontiere senza downtime.

I server, infatti, non devono nemmeno venire ospitati dallo stesso provider e non è necessario che siano riuniti nel medesimo continente.

Allo stato attuale delle cose i server della Baia sono ospitati da due aziende di hosting collocate in due differenti nazioni ed all’interno di macchine virtuali il che permette a The Pirate Bay di tagliare, e non di poco, i costi e le eventuali complessità.

Google data center

Google, una visita virtuale tra i data center

Google data center

Google ha deciso di aprire le porte (nel vero e proprio senso della parola!) ai suoi data center permettendo a chiunque di poter comprendere quanto possa essere complessa ed altamente tecnologica l’infrastruttura mediante cui viene gestito l’intero motore di ricerca e, ovviamente, anche la raccolta completa dei servizi che il gran colosso di Mountain View mette ogni giorno a disposizione dei suoi utenti.

Ad annunciare la buona nuova è stato un post pubblicato da big G sul blog ufficiale mediante cui il gruppo invita gli utenti a sfogliare le immagini realizzate dalla fotografa Connie Zouh e disponibili sul nuovo sito web Where the Internet lives o, per dirla all’italiana, “Dove batte il cuore di internet” e raccolte nella galleria allegata.

Sul sito web sono infatti presenti svariate ed affascinanti foto, visionabili tutte insieme o per categoria, mediante le quali è possibile ammirare i data center dell’azienda, la sua rete fisica, gli innumerevoli chilometri di fibra ottica ed i tantissimi server che sono alla base del celebre motore di ricerca.