CTI Encryption, criptare e decriptare testi impostando una combinazione di quattro password

Già altre volte, qui su Geekissimo, abbiamo ribadito che la sicurezza, per quanto riguarda quelli che sono i dati sensibili, non è mai troppa ragion per cui avere a portata di mano un valido ed apposito strumento grazie al quale crittografare del testo può rivelarsi molto ma molto utile in una gran varietà di circostanze e sopratutto se ci si ritrova a dover condividere la propria postazione multimediale anche con altri utenti.

Tenendo conto di quanto appena affermato una risorsa quale CTI Encryption potrebbe quindi essere quella più adatta da impiegare.

CTI Encryption, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta in uso, consente di criptare e decriptare testi impostando una combinazione di ben quattro password differenti ed agendo mediante una pratica interfaccia (ad inizio post è anche possibile visionarne uno screenshot d’esempio).

WindowPad: trascinare, spostare, ridimensionare ed organizzare le finestre con apposite hotkey

Se spesso e non tanto volentieri vi ritrovate ad avere a che fare con una gran quantità di finestre aperte sul desktop e se siete alla ricerca di un semplice ma efficace sistema mediante cui poterle gestire facilmente ed accedere il più rapidamente possibile a quanto d’interesse allora, cari lettori di Geekissimo, potreste provare a dare uno sguardo a WindowPad.

Questo software, totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows, permette, una volta in uso, di sfruttare apposite hotkey per trascinare, spostare, ridimensionare ed organizzare le finestre aperte sul desktop in modo tale da poterne gestire più di una contemporaneamente ed in maniera davvero semplicissima.

WindowPad non dispone di alcuna interfaccia utente e dopo essere stato installato risulterà immediatamente utilizzabile.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon ha un suo smartphone in cantiere?

Amazon smartphone

Anche Amazon, tra non molto, irromperà nel mercato degli smartphone o almeno questo è quello che potrebbe accadere stando a quanto reso noto da alcune fonti anonime proprio nel corso delle ultime ore.

Secondo le indiscrezioni, infatti, le procedure per lo sviluppo di un terminale targato Amazon sono oramai ben avviate ed entro tempi relativamente brevi l’azienda di Jeff Bezos potrebbe quindi annunciare il suo device mobile avventurandosi in un nuovo e fruttuoso mercato quale, appunto, quello degli smartphone.

Amazon, sempre attenendosi a quanto dichiarato dalle fonti, avrebbe affidato alla cinese Foxconn lo sviluppo del dispositivo e frattanto il gruppo si sarebbe impegnato nel processo di acquisizione di alcuni brevetti utili a difendersi dall’eventuale attacco della concorrenza qualora dovessero insorgere, successivamente, diatribe legali alle quali, già da qualche tempo a questa parte, si è soliti assistere.

Apple Microsoft

Microsoft VS Apple: lo studio sui rapporti di vendita tra PC e Mac

Apple Microsoft

Sino a qualche anno addietro e, per l’esattezza, sino al 2004, possedere un PC significava essere parte integrante della maggioranza mentre possedere un Mac significava essere parte integrante di un piccolo mercato di nicchia.

Dal 2004 in poi, invece, la situazione in questione ha poi iniziato a mutare, e non di poco, poiché è stato proprio a partire da quell’anno che che ha avuto inizio la scalata di Apple al dominio di Microsoft, un’impresa questa che, proprio durante gli ultimi tempi, è andata ad arricchirsi ulteriormente con l’arrivo di iOS che ha inciso in maniera particolare nell’economia della ben nota azienda della mela morsicata.

La situazione in questione è stata ben sottolineata nei grafici pubblicati da Asymco nei quali, appunto, viene mostrato il rapporto tra le vendite dei PC e quelle dei Mac evidenziando tutti i cambiamenti storici avvenuti a partire dall’oramai ben lontano 1984 sino al 2010 e mettendo inoltre in risalto la rivoluzione che, a quanto pare, è attualmente in corso.

Grazie a tali grafici, quindi, è stato possibile determinare l’andamento temporale del rapporto tra i sistemi della redmondiana e quelli di Cupertino, un rapporto che nel 1984, l’anno in cui debuttò il Macintosh, risultava pari a 6.

Nel 1984, infatti, per ogni prodotto Apple venduto Microsoft ne commercializzava ben 6.

Filelist Creator, creare elenchi di file aggiungendo informazioni extra

Sono diverse le circostanze in cui può rivelarsi molto utile creare un elenco di file evitando, ad esempio, di dover aprire volta dopo volta la directory di riferimento e visionarne il contenuto risparmiando inoltre una gran bella quantità di tempo prezioso.

Ovviamente creare manualmente un elenco di file può risultare tanto scocciante quanto, al tempo stesso, complesso, specie qualora ci si ritrovi ad avere a che fare con un gran numero di elementi.

Per poter eseguire l’operazione in questione in maniera semplice, pratica e, sopratutto, rapida è però possibile ricorrere all’impiego di Filelist Creator.

Brevetto occhiali Apple

Apple sfiderà gli occhiali per la realtà aumentata di Google?

Brevetto occhiali Apple

Gli occhiali per la realtà aumentata di Google sono stati presentati ufficialmente in occasione del Google I/O 2012 e pur trattandosi ancora di un prototipo possono già essere acquistati, al “modico” costo di 1.500 dollari, da eventuali sviluppatori interessati.

Nonostante big G sia stata la prima a proporre realmente un prodotto di questo tipo Apple, però, potrebbe decidere di rispondere al progetto Google Glass.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore risulta infatti che il 13 ottobre del 2006 Cupertino depositò domanda per un brevetto per un dispositivo di elaborazione indossabile mediante cui proiettare l’immagine su un apposito apparecchio di visualizzazione pensato, appunto, per essere applicato direttamente sul capo proiettando direttamente dinanzi agli occhi dell’utente le immagini.

Amazon Web Services

Amazon Web Services: tutti i dettagli sulle cause dei problemi a Netfix, Instagram e Pinterest

 Amazon Web Services

Durante le ultime ore Amazon ha pubblicato un dettagliato resoconto relativo agli eventi che si sono verificati lo scorso fine settimana e che hanno causato l’interruzione dei servizi offerti da Netfix, Instagram e Pinterest conseguenzialmente ad una violenta tempesta che ha colpito la zona nord della Virgina.

Stando a quanto reso noto la piattaforma cloud di Amazon, unitamente alle problematiche facenti riferimento alla mancanza di elettricità, ha avuto ulteriori intoppi dovuti al riavvio dei server.

Nel dettaglio, i data center che costituiscono l’infrastruttura degli Amazon Web Services sfruttano un sistema di alimentazione a doppio backup e quando si verifica un’interruzione di corrente o un picco di tensione così come quello dello scorso week end entrano in funzione prima i generatori di corrente e, eventualmente, gli UPS che sono collegati ai server.

La scorsa settimana, però, un data center è rimasto senza alimentazione per circa una decina di minuti poiché il generatore non ha fornito una tensione stabile e gli UPS si sono esauriti nel giro di poco tempo.

I 10 minuti in questione hanno causato non pochi problemi ad Amazon: le istanze EC2 sono infatti tornate online soltanto diverse ore dopo a causa di un collo di bottiglia nel processo di boot dei server ed i volumi di storage EBS sono stati attivati circa 60 minuti dopo.

Rivendere software usato è legale

UE, rivendere software usati è legale

Rivendere software usato è legale

Secondo quanto sancito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito ad una causa che vedeva contrapposte Oracle e la ben meno conosciuta azienda tedesca usedSoft, la rivendita dei software usati, contrariamente a quanto si possa immaginare, non è illegale.

Oracle aveva chiamato in giudizio usedSoft contestando la rivendita delle licenze software dei prodotti sviluppati dalla società di Larry Ellison relative ad applicazioni già precedentemente concesse ad altri soggetti.

La sentenza, però, ha dato torto ad Oracle.

iPad Mini

iPad Mini: secondo i rumors debutterà entro la fine dell’anno

iPad Mini

Delle presunte intenzioni da parte di Apple di immettere sul mercato un iPad in versione “mini” se ne parla già da qualche tempo a questa parte ma proprio nel corso delle ultime ore le indiscrezioni a riguardo hanno iniziato nuovamente ad impazzare online.

Secondo i rumors, provenienti da fonti autorevoli ed appartenenti ad ambienti molto vicino a quelli di Cupertino, un “fratello minore” dell’iPad potrebbe essere immesso sul mercato da Apple poprio entro la fine dell’anno corrente andando quindi a sfidare le ambizioni di Google con il suo Nexus 7 ma anche di Amazon con i nuovi presunti Kindle Fire in arrivo.

L’iPad Mini, sempre secondo i rumors, dovrebbe avere una dimensione compresa tra i 7 e gli 8 pollici ed un prezzo più o meno simile a quello della concorrenza, intorno ai 200 dollari.

Win + R Alias Manager: accedere rapidamente ad applicazioni, file e cartelle da Esegui

Creare appositi collegamenti sul desktop per poter accedere il più rapidamente possibile agli applicativi più utilizzati e ai documenti di maggior rilevanza è sicuramente molto utile in una gran varietà di circostanze.

Per accedere velocemente a specifiche applicazioni è inoltre possibile sfruttare l’hotkey Win+R grazie alla quale aprire la finestra Esegui e dalla quale si ha poi l’opportunità di aprire alcuni programmi semplicemente digitandone il loro nome.

In tal modo per impostazione predefinita è possibile accedere soltanto ad alcuni programmi predefiniti di Windows come, ad esempio, il Blocco note, e ad alcune applicazioni di terze parti quindi nel caso in cui si desiderasse accedere, sempre in tal modo, a cartelle, file e quant’altro questo non sarà possibile.

iFolder Changer, modificare facilmente le icone delle cartelle e delle sottocartelle

Windows, come ben saprà la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, permette di cambiare l’icona che contraddistingue le cartelle ma, purtroppo, tale operazione potrebbe non risultare di semplice esecuzione.

Se si considera poi il fatto che in una situazione di questo tipo modificando l’icona di una specifica cartella quella di tutte le varie ed eventuali sottocartelle all’interno resteranno invariate allora, sicuramente, la cosa diviene ancor più scocciante.

Per ovviare in maniera semplice e rapida a tutto ciò è però possibile ricorrere all’utilizzo di iFolder Changer.

Questo software, totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), permetterà infatti, una volta in uso, di modificare rapidamente le icone per ciascuna cartella selezionata permettendo di agire anche in batch, il tutto semplicemente trascinando e rilasciando gli elementi su cui si desidera agire direttamente nella finestra dell’applicativo.

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft e la delusione di aQuantive: 6,3 miliardi di dollari spesi male

Microsoft aQuantive pubblicità online

Dopo l’acquisto di Skype per una cifra pari a ben 8,5 miliardi di dollari l’acquisizione fatta da Microsoft qualche anno addietro era passata alla storia come quella più costosa decisa dai vertici della stessa: nell’oramai lontano 2007 la redmondiana si era assicurata il pacchetto azionario di aQuantive, nota azienda pubblicitaria con base a Seattle, per un valore complessivo di ben 6,3 miliardi di dollari.

Ora, circa cinque anni dopo, Microsoft ha ascritto a bilancio la quasi totalità dell’operazione di acquisto di aQuantive ed a quanto pare quello in questione è stato un affare che non ha portato alla crescita tanto auspicata, così come sottolineato dalla stessa azienda in un apposito comunicato diramato proprio nel corso delle ultime ore.

La divisione online advertising di Microsoft ha infatti perso circa 2 miliardi di dollari nel corso degli ultimi 12 mesi, una cifra questa che risulterà ancor più evidente durante il prossimo rendiconto trimestrale.

Nexus 7 violazione brevetti Nokia

Il Nexus 7 viola i brevetti di Nokia, parola della finlandese

Nexus 7 violazione brevetti Nokia

Il nuovissimo Nexus 7, il tanto chiacchierato tablet presentato ufficialmente proprio pochi giorni addietro da Google e realizzato in collaborazione con Asus, non è stato ancora rilasciato ma sembrerebbe esser già sotto attacco per la presunta violazione di alcuni brevetti.

Un nuovo capitolo della patent war sembrerebbe essersi aperto e, in questo caso, a scatenare le polemiche è Nokia.

La ben nota azienda finlandese, infatti, proprio nel corso delle ultime ore ha inviato una dichiarazione dicendo che il Nexus 7 non dispone di alcuna licenza mediante cui potersi servire dei brevetti Nokia.

A finire nell’occhio del ciclone sono, nello specifico, alcune soluzioni legate alla connetività Wi-Fi.

Amazon acquisizione UpNext

Amazon acquisisce UpNext, Jeff Bezos punta alle mappe 3D

Amazon acquisizione UpNext

In attesa dell’annuncio relativo ai nuovi presunti modelli di Kindle Fire Amazon sembrerebbe essere intenzionata a lanciare un servizio indipendente di mappe mediante cui arricchire la propria gamma di device mobile.

La conferma arriva dall’annuncio, dato proprio nel corso delle ultime ore, dell’acquisizione di UpNext, una startup di New York operante attivamente nel settore delle mappe tridimensionali che può già contare, allo stato attuale delle cose, su un ampio numero di collaborazioni importanti come, ad esempio, quella con la NFL.

Il gruppo, con le sue mappe 3D, è riuscito a coprire, ad oggi, già 50 città di cui 23 sono state arricchite anche di alcuni dettagli extra permettendo, tra le altre cose, di ottenere indicazioni stradali per la navigazione assistita attraverso quelle che sono le principali strade.